Gli italiani rimarranno in quarantena fino al 3 maggio. II presidente del Consiglio ha ribadito la necessità di prorogare le misure restrittive perché ci sono segnali incoraggianti e un’inversione di tendenza nei contagi. Conte ha annunciato la costituzione di una cabina di regia con le parti sociali ed esperti che affiancherà il comitato tecnico-scientifico.
«Siamo tutti impazienti di ripartire. L’auspicio è che dopo il 3 maggio si possa ripartire con cautela, con gradualità, ma ripartire. Dipenderà dal nostro comportamento. Dobbiamo compiere questo ulteriore sforzo, continuare a mantenere le distanze sociali», ha detto il premier.
La proroga vale anche per le attività produttive. «Continuiamo a mettere la tutela della salute al primo posto, ma cerchiamo anche di ponderare tutti gli interessi in campo. Ci sta a cuore la tenuta del nostro tessuto produttivo. Allenteremo il prima possibile le restrizioni per far ripartire in sicurezza il motore del paese. Non siamo però ancora nella condizione di farlo. Dobbiamo attendere. Ma se prima del 3 maggio si verificassero le condizioni, cercheremo di provvedere di conseguenza».
C’è però qualche variazione sul fronte delle attività produttive: dal 14 aprile riaprono cartolibrerie, librerie, negozi per bambini. «Il lavoro per la fase due è già partito: non possiamo aspettare che il virus scompaia del tutto, siamo già al lavoro attraverso un programma articolato e organico. Superata la fase acuta, dovendo convivere con il virus, ci avvarremo di un gruppo di esperti con varie professionalità. Dialogheranno con il comitato tecnico-scientifico e in alcuni casi si affiancheranno per modificare le logiche riconsolidate del lavoro. Dobbiamo inventarci e proporre nuovi modelli organizzativi più innovativi».