Punto su puntoEcco il percorso per riaprire l’Italia e far ripartire l’economia

Giovanni Cagnoli, fondatore di Bain&Company Italia, ha elaborato un modello sanitario e uno finanziario per ripartire. Per cominciare bisognerà creare un database epidemiologico e dare un braccialetto verde per tutti i positivi al test immunologico

Tiziana FABI / AFP

Un programma per l’uscita dall’emergenza e la ricostruzione economica del Paese. A pubblicarlo è Giovanni Cagnoli, fondatore di Bain&Company Italy, e un gruppo di professionisti e imprenditori. Il testo prevede la creazione di un database sanitario con il registro nazionale dei malati Covid, la mappatura di letti e dispositivi medici disponibili e la previsione analitica della curva di contagi; un piano di riapertura territoriale delle attività economiche e dei trasporti con screening e testing; un piano economico di ricostruzione del paese basato su sostegno al reddito delle famiglie, liquidità alle imprese, incentivi agli investimenti e misure di fiscalità generale.

«Un contributo fattuale e concreto, senza retorica. Questo è il tipo di iniziativa a cui il Governo dovrebbe dare ascolto» commenta su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda, a proposito del programma.

Il primo passo affinché l’Italia possa uscire dall’emergenza, si legge, sarà la creazione per l’appunto di un data base epidemiologico. All’interno del quale trovare: il numero dei contagi, il numero degli ospedalizzati e quello dei parenti in isolamento, il numero dei decessi. A questo si deve aggiungere la situazione degli altri paesi, con la curva dei contagi e le sintesi aggiornate degli stati che hanno un diverso piano di lockdown, un clima diverso, una raccolta dati diversa e sistemi di tracciamento più evoluti. Per finire, dovrà essere redatto un registro nazionale dei malati Covid, al quale allegare un protocollo terapeutico e i relativi esiti medici.

Ad accompagnare il database epidemiologico ce ne vorrà anche uno di assistenza medica, dove registrare tutti le cifre legate alla logistica, all’amministrazione delle strutture ospedaliere e alla disponibilità delle strumentazioni mediche. Dopodiché si dovranno fare delle previsioni analitiche dei contagiati e degli immuni, in modo da mettere in atto il punto due: la riapertura del Paese.

Diversa per tipologia di attività, la riapertura dovrà puntare su alcuni criteri cardini. A partire dal coefficiente di rischio/beneficio, misurato sul Pil per categoria, fino all’introduzione di un braccialetto verde di “immunità” per tutti i positivi al test immunologico, così da mantenere protetti commerci e personale.

Rimangono attive inoltre tutte le disposizioni di distanziamento sociale e di protezione personale. Quindi, mascherine e misure igieniche sono la pietra angolare affinché l’economia del paese possa ricominciare a funzionare. Idem per i controlli a campione con i tamponi, della temperatura agli ingressi di punti particolarmente affollati e per l’obbligo di quarantena per 14 giorni per tutti coloro di ritorno dall’estero.

Solo allora, in un contesto di sicurezza sanitaria, si potrà attivare le misure di rilancio. Le quali comprendono un sostegno al reddito delle famiglie, la proroga delle scadenze fiscali di 4 mesi e rateazione delle scadenze in 12 rate successive. Dovrà essere fornito un budget da 20 miliardi per la sanità pubblica, un piano immediato di liquidità per le imprese e uno di sostegno alle banche in difficoltà (senza nessuna nazionalizzazione ma con una sottoscrizione di un tasso del 2% con scadenza decennale).

Nel programma di Cagnoli le imprese devono anche poter contare su uno sforzo di de-burocratizzazione dell’apparato statale e su incentivi validi. Come un super ammortamento sia per il 2020 sia per il 2021; un incentivo tipo industria 4.0 per investimenti di natura tecnologica; totale defiscalizzazione degli investimenti e delle spese.

Un aiuto concreto servirà anche al settore turismo: che necessita di un piano di comunicazione per attirare viaggiatori da tutto il mondo. Così come l’edilizia e gli investimenti pubblici dovranno essere sbloccati, e l’innovazione tecnologica affidata agli esperti del settore. Si dovrà dar maggiore spazio alle start up e promuovere un forte stimolo alla natalità nella popolazione.

Quanto a misure di fiscalità generale, il programma del fondatore di Bain&Company Italy prevede una spending review affidata a un commissario generale con pieni poteri, un piano di tracciamento per gli evasori, la revoca di tutte le tax expenditure (detrazioni e deduzioni fiscali) sopra i 150mila euro di reddito e l’applicazione di costi standard per la tecnologia sanitaria.

Ci sarò inoltre bisogno di una modifica di alcuni criteri del mercato finanziario, il reshoring immediato della aziende operanti in Italia con base all’estero (Google, Apple, Amazon, Netflix, Facebook e via dicendo) e l’aumento sostanziale di accise su tabacco e super alcolici.

Entra nel club, sostieni Linkiesta!

X

Linkiesta senza pubblicità, 25 euro/anno invece di 60 euro.

Iscriviti a Linkiesta Club