Non è vero che con il lockdown le nostre vite sono sospese. Tutto continua: in forme nuove, in spazi più ristretti e con meno persone vicino (almeno, dal punto di vista fisico). È quello che ogni giorno ci fa capire Michele Dalai, con il suo nuovo format: StayOm!.
Un gioco di parole che, spiega, è anche una scommessa: Om è la sillaba della meditazione, il viatico verso una nuova scoperta del mondo e di se stessi. Ma è anche un suono molto simile a “home”, la casa. Il risultato è “Stay Home” la raccomandazione più diffusa di questi giorni che diventa, con una piccola contorsione concettuale, anche un consiglio: rimani calmo, non spegnere il cervello, continua a pensare.
I dialoghi tra Michele Dalai e i suoi ospiti sono, a un tempo, un diario creativo della quarantena (promemoria: saranno giorni da ricordare, questi, nonostante ce ne si voglia liberare il prima possibile), un piccolo prontuario di idee e riflessioni, una collezione di esperienze.
A Stay Om hanno parlato in tanti, dedicato del tempo e dello spazio, ricordi, trucchi per la resistenza, consigli, immagini. Sono chiacchierate che diventano puntate monografiche, registrate con l’aiuto di Guido Bertolotti, «un bravissimo regista, con lui lavoro dai tempi di Ettore». Tutti insieme, inseguono l’ispirazione del momento. Lo si coglie: ascoltandole, il pensiero vaga – oltre le pareti domestiche, ben al di là di tutte le siepi possibili – e trova nuovi spazi e nuovi ripari.
Ogni puntata, per chi le volesse recuperare, si trova ora pubblicata nella libreria di Audible, con ascolto gratuito. Si comincia con un dialogo serrato con Gigi Datome, campione di pallacanestro, si prosegue con Matteo Soragna (ex cestista e ora telecronista), e via via con Martina Colombari, Saturnino, Frankie-Hi-NRG, Tito Faraci. Ce ne è per tutti.