Dopo un marzo 2020 dalle tinte fosche per il mercato dei veicoli e delle assicurazioni, il passaggio alla Fase 2 sembra aprire qualche spiraglio sul possibile recupero dell’intero comparto delle due e quattro ruote. D’altronde, causa lockdown, muoversi era fuori discussione e finché la data del 4 maggio non si è palesata con una certa sicurezza, guidare era un lontano ricordo.
Lo testimoniano i dati registrati dal comparatore Segugio.it per cui a marzo le ricerche per l’assicurazione di un mezzo nuovo sono calate del -86% per le auto e del -62% per le moto (percentuali in linea con i numeri, drammatici, delle immatricolazioni). Stesso picco negativo anche per il comparto usato: -76% per le auto e -48% per le moto. Eppure, non appena la fine delle restrizioni si è fatta più vicina, gli italiani hanno cominciato a riorganizzarsi.
«Nel corso di aprile abbiamo assistito a un graduale miglioramento», ha affermato Emanuele Anzaghi, vicepresidente di Segugio.it. Considerando i dati disponibili fino alla diciottesima settimana dell’anno (conclusasi il 3 maggio), emergono due evidenze che fanno ben sperare i professionisti del settore assicurativo e automotive. «La prima riguarda il comparto dell’usato che ha risalito la china e si è attestato a -61% per le auto e -4,5% per le moto», ha rivelato Anzaghi.
Insomma, nonostante i concessionari chiusi, gli italiani si sono preparati a riaccendere i motori premonendosi di avere un mezzo privato con cui tornare a muoversi e sostitutivo del trasporto pubblico locale. «Nei giorni successivi alla fine del lockdown c’è poi stato un vero boom per le due ruote usate assicurate che sono arrivate quasi a pareggiare i dati dello scorso anno», ha commentato Anzaghi. Detta diversamente: nessuno vuole rimanere imbottigliato nel traffico mentre fuori siamo in piena pandemia.
La seconda evidenza emersa nella fase di transizione fra la fine del lockdown e l’inizio della Fase 2 riguarda il ricorso al canale digitale: «Sulla scorta di quanto avvenuto per i generi alimentari e i beni di prima necessità, si è diffusa fra i consumatori italiani una maggiore fiducia negli strumenti digitali anche per quanto riguarda il settore assicurativo e finanziario. Sempre considerando la week 18, infatti, sul nostro comparatore abbiamo registrato un aumento della richiesta di preventivi: +29% per l’auto e +56% per la moto.
Un’accelerazione che nei prossimi mesi dovremmo monitorare per capire se si possa tradurre in un cambio di cambio di comportamento vero e proprio nelle abitudine dei consumatori», ha spiegato Anzaghi. Un ricorso alla tecnologia che dovrebbe beneficiare chi già opera online e sviluppare un nuovo rapporto fra cliente e compagnia assicurativa tradizionale, che nel frattempo si sta attrezzando per mantenere vivo anche un rapporto a distanza.
Volgendo lo sguardo un po’ più in là, il mercato assicurativo si aspetta anche il ritorno di quei guidatori che, prima, hanno goduto dell’estensione del periodo di tolleranza da 15 a 30 giorni e, successivamente, hanno optato per una sospensione della polizza.
Con un emendamento al Cura Italia, convertito a in legge a fine aprile, è stata estesa questa possibilità fino al 31 luglio. Una magra considerazione visto il ritorno alla mobilità (seppure limitata geograficamente) e la reticenza all’uso del trasporto pubblico con le persone che ben si guardano dal privarsi della possibilità di usare il mezzo privato. Magari full electric – il prossimo trend.