Dopo il lockdown, in questa nuova fase di gestione dell’emergenza si assiste ad una riapertura graduale, anche se ancora con le debite precauzioni e l’opportuno distanziamento sociale. Durante questo isolamento forzato, web e social network hanno rivestito un ruolo cruciale per le persone, sia da un punto di vista lavorativo che affettivo. In particolare è stato possibile tenersi in contatto con amici e persone care, sconfiggendo in minima parte la lontananza. Forse ci si è assuefatti al tal punto al contatto virtuale che questo ha preso il sopravvento e sostituirà ancora per molto tempo quello fisico? E una volta usciti dalla crisi, le persone correranno a riabbracciarsi oppure permarrà un certo timore nel riprendere il contatto fisico?
Persino “nelle culture latine in cui la vicinanza fisica è parte della comunicazione sociale e della consuetudine la paura e la diffidenza si manterranno per un bel po’ di tempo” ha affermato la Psicologa, Psicoterapeuta e Psicotraumatologa Antonella Pasqualini in un’intervista per propensione.it.
A maggior ragione quindi, l’esplosione del digitale a 360° cui si è assistito durante questa crisi (palestra, lezioni e concerti online per fare qualche esempio) farà ancora parte della quotidianità delle persone, soprattutto dopo averle abituate alla semplicità e alla comodità che contraddistinguono questo canale.
“Credo personalmente che molto verrà mantenuto anche dopo la crisi, con un evidente cambiamento e una ricaduta su alcune categorie professionali” commenta a riguardo la Dottoressa Pasqualini.
La stessa, infine, sottolinea l’essenzialità di ricominciare a pianificare a medio lungo termine per poter dare una direzione alla propria vita, ma quando sarà nuovamente possibile progettare per il futuro?
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