Il Comune di Milano, sensibile alle difficoltà dei ristoranti e dei bar in emergenza coronavirus, ha stabilito con una delibera di concedere temporaneamente l’occupazione del suolo pubblico attiguo alle loro sedi in maniera gratuita, così da consentire loro di accogliere un numero maggiore di clienti e di poterli servire garantendo il distanziamento sociale e limitare i rischi del contagio. Allo stesso tempo, si offrono procedure semplificate per l’approvazione dei permessi, che dovranno arrivare entro 15 giorni dalla richiesta degli esercenti.
Il Comune decide così di rinunciare all’incasso della tassa COSAP, misura che punta a sostenere i commercianti nel rilancio dei loro affari, dopo mesi di chiusura per via dell’emergenza. L’iniziativa si inserisce all’interno del piano “Milano 2020” che la giunta ha aperto al contributo della cittadinanza per immaginare la ripartenza della città in tutti i suoi risvolti.
In una nota, Italia Viva si esprime a favore dell’iniziativa del Comune: «Cogliamo con grande interesse le richieste di Confcommercio Milano di questi giorni e le condividiamo appieno. Bene, infatti, la delibera che ha adottato la Giunta e che consente a bar e ristoranti l’ampliamento gratuito della concessione del suolo pubblico e le procedure semplificate per ottenere i permessi in 15 giorni», scrivono i coordinatori Roberto Cociancich e Alessia Cappello di Milano, insieme al coordinatore Comitato IV Bocconi Avanti Milano Francesco Caroli.
I rappresentanti locali però auspicano anche un passo in più da parte del Comune: «esortiamo l’Amministrazione a tentare di risolvere le criticità denunciate dai commercianti milanesi (magari in cambio, da parte dei ristoratori, di una collaborazione sul decoro urbano in prospettiva)», si legge nella nota.
In particolare, i coordinatori propongono che la misura sia estesa a tutti per l’intero 2020. «L’attuale delibera prevede la gratuità solo per lo spazio in più che si richiede. Spazio in più che, peraltro, serve a compensare il contingentamento dei tavoli che andranno eliminati all’interno e all’esterno per garantire il distanziamento sociale tra i clienti. Come Italia Viva, però, auspichiamo l’azzeramento totale della tassa COSAP (tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) per tutti fino a fine anno e ovviamente per i mesi di chiusura».
Nella visione degli esponenti locali del partito questo servirebbe a tutelare il tessuto produttivo, da considerarsi una priorità per la città in questo momento.
«Come dimostra l’esperienza cinese, già in fase 3, l’emergenza dei prossimi mesi sarà il dramma della disoccupazione», concludono Cociancich, Cappello e Caroli. «Interventi a pioggia, che si dissolvono nel nulla di pochi giorni, non vanno in questo senso e seppur fornendo lieve sollievo momentaneo, non forniscono al sistema strumenti per riprendersi concretamente. Per questo, nell’attesa di studiare e progettare le città del futuro, ribadiamo l’importanza di misure straordinarie, seppur temporanee, che vadano a vantaggio di chi produce lavoro», dicono i coordinatori.