Riaprono dal 15 giugno (a meno che i dati aggiornati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità non consiglino lo stop) sale cinematografiche, teatri, circhi, teatri tenda, discoteche, arene e spettacoli in genere.
Il tutto con nuove linee guida che sono state approvate dalla Conferenza Stato Regioni e che verranno allegate al Dpcm che disciplina la Fase 3.
Per cinema e teatro sono permesse un massimo di duecento spettatori al chiuso, mille all’aperto e mascherine per il pubblico, per gli operatori che organizzano l’accesso del pubblico e per gli artisti.
Gli obblighi per gestori, operatori e clienti sono in linea con quelli visti fino ad oggi per le altre aperture. Mantenimento del distanziamento interpersonale di un metro, misurazione della temperatura corporea e utilizzo obbligatorio di mascherine, periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi anche tra un evento e l’altro nella stessa giornata.
Aereazione naturale, ricambio d’aria e rispetto delle raccomandazioni sui sistemi di ventilazione e di condizionamento, sistemi di disinfezione delle mani accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento, divieto del consumo di cibo e bevande durante lo svolgimento degli spettacoli, vendita dei biglietti preferibilmente online e se in biglietteria senza utilizzo dei contanti.
Inoltre «l’eventuale interazione tra artisti e pubblico deve garantire il rispetto delle raccomandazioni igienico-comportamentali ed in particolare il distanziamento tra artisti e pubblico di almeno 2 metri», si legge nel documento.
In discoteca invece il distanziamento deve essere di un metro da fermi, da due se è in pista. Si torna a ballare ma solo all’aperto, con capienza di circa metà degli spazi.
Vietata anche la vendita di bevande e drink al bancone. I clienti delle discoteche dovranno fare una fila ordinata mantenendo le distanze, ritirare la bevanda e allontanarsi. È inoltre consigliato prenotare online e fare i biglietti per via telematica.
È la volta anche dei centri estivi per bambini. I centri dovranno riaprire in sicurezza e tutte le attività si dovranno svolgere in presenza degli operatori.
Gli ingressi dovranno essere scaglionati per evitare gli affollamenti, magari con accessi ogni cinque o dieci minuti, verificando inoltre la temperatura dei bambini.
All’interno dei centri ci si dovrà lavare spesso le mani, si dovrà rispettare la distanza di un metro, non ci si dovrà toccare il viso. Si suggerisce, dove possibile, di sfruttare sempre gli spazi aperti. Se venissero a mancare gli spazi necessari il consiglio è quello di indossare le mascherine.
I bambini verranno suddivisi in piccoli gruppi, diversificati per fasce d’età. I gruppi che si formeranno saranno dettati da un rapporto minimo tra operatori e bambini da rispettare. Per chi ha tra 3 e 5 anni, il rapporto deve essere di un operatore ogni cinque bambini. Da 6 a 11 anni, il rapporto diventa di un operatore ogni sette bambini. Infine, per gli adolescenti da 12 a 17 anni il rapporto sarà di un operatore ogni dieci ragazzi.