Fish & cheapDove mangiare bene il pesce a Milano a prezzi (più che) onesti

Cinque ristoranti dove godersi piatti degni del mare, rimanendo in città. Una selezione che parte dal rapporto qualità-prezzo e ci permette di gustare crudi e grigliate senza timori di conti ‘alla milanese’ e di surgelati

È fresco il pesce a Milano? Certo, ormai ce l’hanno ripetuto talmente tante volte che è il più fresco d’Italia, che ora lo sanno pure i muri. È buono il pesce a Milano? Beh, diciamo che ottanta volte su cento sì, è parecchio buono. È caro il pesce a Milano? Accipicchia, caro come il fuoco. I milanesi ormai ne sono consapevoli, e sanno che mangiare cullati dall’illusione di essere in Liguria, Sardegna o Romagna può arrivare a costare molto caro, nel vero senso della parola. Ma non c’è né da arrendersi, né tantomeno da disperarsi, ché esistono fortunatamente alcuni locali in cui – a fronte di un’ottima qualità – il conto rimane più che onesto, e per più che onesto intendiamo cifre non superiori ai 40/45 euro a testa, inclusa una bottiglia di vino. Fantascienza? Ebbene no, provare per credere.

Mimì Gourmet, Piazzale Baiamonti 3

Il regno del pesce crudo abita qui, in questo chiosco in Porta Volta che in principio era il Chiosco di Mimì, storico paradiso del tartufo e dei funghi. Di acqua sotto ai ponti n’è passata, e dopo un (doveroso) restyling e l’aggiunta di quel ‘gourmet’, oggi Mimì è diventato l’indirizzo mai-più-senza per gustare dei plateau di pesce crudo incredibilmente buoni, abbondanti e a un prezzo che nemmeno al mare nel vostro posto segreto del cuore. Vengono serviti accompagnati da gnocco fritto – che non sembra, ma è un’idea a dir poco geniale – e, volendo, ci si può accoppiare l’ottimo Lugana presente in carta. Due turni serali (uno alle 7:30, uno alle 9), aperti anche a pranzo, si mangia su tavolini di plastica con posate di plastica: d’altronde, conta la sostanza e non la forma, anzi, in un certo senso la cosa ha pure un suo perché. A patto di prenotare per tempo, ovviamente.

La Cozzeria, Via Muratori 6

Siamo nel paradiso delle cozze (ma toh!): saporite e polpose, proposte in tantissime fantasiose varianti, qui vengono servite in porzioni da uno o da mezzo chilo, accompagnate da patatine fritte fatte in casa. Se però non impazzite per le classiche moules frites non cambiate comunque indirizzo: freschissimi crudi (un plauso alle alici); una selezione di ostriche provenienti dall’Atlantico e dal Mar del Nord; sfiziosi antipasti e primi (linguine alla bottarga di tonno di Carloforte, strozzapreti con pesce spada affumicato, pistacchi, pomodorini secchi, Marsala e ricotta) non lasceranno insoddisfatto proprio nessuno. Completano il quadro la gestione familiare e il personale gentilissimo, che l’hanno fatto diventare, a ragione, un saldo punto di riferimento per i milanesi: tradotto, occorre sempre prenotare in anticipo.

Nerino Dieci Trattoria, Via Nerino 10

Da tempo ai vertici della classifica cittadina di TripAdvisor, la trattoria Nerino Dieci – situata proprio a ridosso delle Cinque Vie – è tutt’altro che una trappola per turisti o un ristorante che gode di una fama immeritata. Anzi. Il menu alla carta cambia stagionalmente: da segnalare in quello estivo la tartare di tonno con crudité di gamberi rossi di Mazara; i tagliolini Nerino con vongole e ‘nduja; le tagliatelle con gamberi, lime e pesto di pistacchi; il polpo su crema di taccole e pesto al basilico fresco; l’involtino di filetto d’orata con asparagi. Il successo di questa trattoria non ha affatto montato la testa ai titolari: cortesia e gentilezza non mancano mai, così come molta sostanza e un raro equilibrio tra conto e qualità.

Baja Sardinia, Via Tagliamento 11

Nel cuore dello Scalo di Porta Romana, il Baja Sardinia è ormai diventato una specie di istituzione: prendete un ristorante di pesce (che è pure pizzeria), uniteci un’ottima materia prima, porzioni abbondanti, prezzi abbordabili, proprietari simpatici e cortesi. Questa trattoria sarda che più schietta non si può mette d’accordo tutti per via della qualità e varietà della sua offerta, del servizio caloroso e familiare, della soddisfazione con cui ogni volta si esce a fine cena. L’atmosfera è semplice, un po’ vecchia maniera, ma non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze: buttatevi senza indugi sugli spaghetti alle vongole e bottarga, sui gamberi alla catalana, sulla zuppa Baja Sardinia o sulla ricca grigliata mista, accompagnate il tutto con un Vermentino e illudetevi per un attimo di essere a Cala Battistoni.

Il Principe dei Navigli, Via Pestalozzi 2

Appena ci si accomoda in questo storico ristorante che da dieci anni s’affaccia sull’affascinante chiesa di San Cristoforo sul Naviglio, il personale offre immediatamente un bicchiere di prosecco e un’ottima focaccia bianca ricoperta di prosciutto crudo. Quando si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera, ci si riferisce con tutta probabilità al Principe dei Navigli: valida pizzeria ma pure validissimo locale di pesce, con un menu vastissimo che abbraccia diverse specialità. Per citarne alcune: capesante lardellate e gratinate su crema di basilico; bocconcini di baccalà fritti con cipolla rossa caramellata; linguine allo scoglio (semplici o in crosta); tortelli con ripieno di pesce e scampi; spiedini di gamberetti e calamari; rana pescatrice spadellata con olive taggiasche pomodorini, carciofi e patate. Niente male nemmeno la carta dei vini, che prevede un ricarico davvero minimo.