Nuovi sistemi energeticiLa Commissione europea ha varato un piano di investimenti pro idrogeno

La strategie di Bruxelles punta ad aprire la strada a un settore più efficiente e interconnesso. Frans Timmermans: «Potremmo dare un futuro veramente sostenibile a Taranto»

La Commissione europea punta tutto sull’idrogeno e l’integrazione dei sistemi energetici per aumentare l’efficienza e tagliare le emissioni. Le strategie dell’Unione, si legge nella presentazione, apriranno la strada a un settore energetico più efficiente e interconnesso, guidato dagli obiettivi gemelli di un pianeta più pulito e di un’economia più forte. Le due strategie prevedono una nuova agenda per gli investimenti nell’energia pulita, in linea con il pacchetto di recupero del Next Generation Ue, il piano da 750 miliardi di euro della Commissione e lo European Green Deal.

Al centro della nuova strategia ci saranno tre pilasti: un sistema energetico più “circolare”, promuove combustibili puliti (tra cui idrogeno rinnovabile) e una maggiore elettrificazione diretta dei settori di uso finale. Il sostegno sarà principalmente indirizzato all’idrogeno prodotto con rinnovabili ma anche a quello prodotto con fonti fossili come il gas (solo se con sistemi di abbattimento delle emissioni). Saranno dedicati al progetto fondi con finanziamenti dal Recovery fund, da InvestEU, dal fondo per l’innovazione finanziato dall’Ets e dal programma per la ricerca Orizzonte Europa.

In una prima fase (2020-24) l’obiettivo è decarbonizzare l’attuale produzione di idrogeno destinata a consumi in settori specifici come quello chimico. Questa fase si basa sull’installazione di almeno 6 Gigawatt di elettrolizzatori di idrogeno rinnovabili nell’Ue e mira a produrre fino a un milione di tonnellate di idrogeno rinnovabile. Nella seconda fase (2024-30) l’idrogeno dovrebbe entrare a fare parte del un sistema energetico integrato con l’installazione di almeno 40 Gigawatt di elettrolizzatori a idrogeno rinnovabile entro il 2030 e la produzione di dieci milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile nell’Ue. Dal 2030 al 2050, le tecnologie dell’idrogeno rinnovabile dovrebbero raggiungere la maturità ed essere implementate su larga scala in tutti i settori difficili da decarbonizzare.

Con l’acciaio “green” all’idrogeno «so che possiamo dare delle possibilità a Taranto, ne sono assolutamente convinto» ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans in occasione della presentazione della strategia europea per l’idrogeno. «Se abbiamo un piano per i prossimi 20 anni potremo dare un futuro veramente sostenibile a Taranto. Questo ci aiuterà a mantenere il settore dell’acciaio in Europa e a dare un’area molto più pulita ai cittadini di Taranto, un futuro in cui si può credere. Non un’illusione» ha concluso Timmermans.

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