Steve Bannon, l’ex stratega di Donald Trump e consulente globale del mondo nazionalista, è stato arrestato per frode. Bannon è accusato dalle autorità di New York, insieme ad altre tre persone, di aver rubato i soldi della campagna di raccolta fondi “We Build The Wall”.
«Hanno frodato centinaia di migliaia di finanziatori capitalizzando sul loro interesse a finanziare la costruzione del muro al confine con il Messico e sotto la falsa pretesa che i fondi sarebbero stati spesi per la costruzione», denunciano le autorità di New York. «Non solo hanno mentito ai finanziatori» della campagna ma «li hanno truffati nascondendo» l’uso reale dei fondi, molti dei quali sono andati a finanziare il loro stile di vita, aggiungono le autorità.
Leaders of ‘We Build The Wall’ online fundraising campaign charged with defrauding hundreds of thousands of donors https://t.co/cH2abWm2Ph pic.twitter.com/NKxfKXkcEX
— US Attorney SDNY (@SDNYnews) August 20, 2020
In particolare, l’accusa dice che il solo Bannon avrebbe incassato più di un milione di dollari grazie a questa frode, di cui una buona parte è stata utilizzata per coprire spese personali. Le altre tre persone coinvolte nell’arresto sono Brian Kolfage, cofondatore e presidente dell’organizzazione “We Build The Wall”, Andrew Badolato e Timothy Shea: la truffa aveva portato a raccogliere circa 25 milioni di dollari dai finanziatori.
Il denaro passava attraverso alcune Organizzazioni non governative controllate proprio da Bannon e Shea. Kolfage, che con Bannon aveva fondato We Build The Wall, secondo l’accusa avrebbe ottenuto circa 350mila dollari. Adesso i quattro arrestati per truffa e riciclaggio rischiano fino a 20 anni di carcere.
Una parte dei soldi raccolti dall’organizzazione, però, è stata davvero spesa per finanziare la costruzione di alcuni tratti di muro, in particolare in Texas e in New Mexico: circa 1,5 milioni di dollari, come ha rivelato un’indagine di ProPubblica lo scorso luglio. Il quotodiano che si occupa di giornalismo investigativo aveva anche scoperto che le parti del muro messe in piedi con quei fondi avevano seri problemi strutturali.
Va ricordato che la costruzione del muro al confine con il Messico era uno dei punti cardine della proposta di Trump durante la campagna elettorale che l’avrebbe portato alla Casa Bianca. E Bannon l’aveva promossa con insistenza, portandosi dietro il consenso di una buona parte dell’elettorato di estrema destra, fortemente contrario all’immigrazione proveniente da Sud.
Adesso Steve Bannon è diventato il sesto dirigente di rilievo della campagna elettorale che ha portato Trump alla Casa Bianca nel 2016 a ricevere accuse federali. Gli altri sono Roger Stone, Michael Flynn, Rick Gates, Paul Manafort e Michael Cohen, tutti accusati durante le indagini condotte dal super procuratore Robert Mueller.