Contro la discriminazioneIl piano della Commissione per garantire l’uguaglianza delle persone Lgbtiq in Europa

La strategia sarà attiva per i prossimi cinque anni e prevede quattro campi di azione principali: combattere l’emarginazione, garantire la sicurezza, creare società inclusive, e guidare la lotta a loro favore nel mondo

(John Thys, Pool via AP) LaPresse

La Commissione europea ha presentato la prima strategia dell’Ue per l’uguaglianza delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, non binarie, intersessuali e queer (Lgbtiq). Un passo importante dell’istituzione europea, che segue l’annuncio della presidente von der Leyen fatte nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 2020.

Negli ultimi anni nell’Ue sono stati compiuti progressi verso l’uguaglianza delle persone, tuttavia, la discriminazione nei confronti delle persone Lgbtiq persiste e il 43% dichiara di sentirsi discriminato. L’emergenza sanitaria ha aggravato ulteriormente la situazione. Così la strategia presentata definisce una serie di azioni a favore dell’uguaglianza delle persone Lgbtiq, per i prossimi 5 anni, suddivise in quattro pilastri principali: combattere la discriminazione, garantire la sicurezza, creare società inclusive, e guidare la lotta a favore dell’uguaglianza delle persone Lgbtiq nel mondo.

Nello specifico: la lotta alla discriminazione vedrà impegnata la Commissione con un monitoraggio particolare per il settore dell’occupazione. E la relazione sull’applicazione della direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione sarà pubblicata entro il 2022. Garantire la sicurezza è un’altro tema fondamentale: al fine di armonizzare la protezione contro le persone Lgbtiq, nel 2021 la Commissione presenterà un’iniziativa volta ad ampliare l’elenco dei “reati dell’Ue” in modo da includervi i reati generati dall’odio e l’incitamento all’odio.

C’è poi la protezione dei diritti delle famiglie arcobaleno: anche in questo caso la Commissione presenterà un’iniziativa legislativa sul riconoscimento reciproco della genitorialità ed esaminerà possibili misure a sostegno del riconoscimento reciproco tra gli Stati membri del partenariato tra persone dello stesso sesso.

Il piano amplia anche il suo respiro oltre i confini europei: la Commissione sosterrà infatti azioni a favore dell’uguaglianza delle persone Lgbtiq nell’ambito dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI), dello strumento di assistenza preadesione (IPA) e del Fondo Asilo e migrazione.

«Tutti dovrebbero sentirsi liberi di essere chi sono, senza timore di persecuzioni. Sono questi i valori dell’Europa per cui ci battiamo. Questa prima strategia a livello dell’Ue rafforzerà i nostri sforzi comuni per garantire che tutti godano di un trattamento paritario» commenta la vicepresidente per i valori e la trasparenza, Vera Jourová.

Gli Stati membri, si legge in una nota della Commissione, sono inoltre incoraggiati a basarsi sulle migliori pratiche esistenti e a sviluppare i propri piani d’azione a favore dell’uguaglianza delle persone Lgbtiq. La Commissione europea monitorerà regolarmente l’attuazione delle azioni delineate nella strategia e presenterà una revisione intermedia nel 2023.

«L’Europa si afferma come l’esempio da seguire nella lotta a favore della diversità e dell’inclusione. L’uguaglianza e la non discriminazione sono valori e diritti fondamentali nell’Unione europea. Ciò significa che tutti nell’Unione europea devono sentirsi sicuri e liberi, senza timore di discriminazioni o violenze basate sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere, sull’espressione di genere o sulle caratteristiche sessuali» spiega Helena Dalli, commissaria per l’uguaglianza.

«Abbiamo ancora molta strada da fare prima di realizzare la piena inclusione e l’accettazione che le persone Lgbtiq meritano. Insieme agli Stati membri, confido che possiamo fare dell’Europa un luogo migliore e più sicuro per tutti. A tale riguardo la strategia invita gli Stati membri che non dispongono di strategie nazionali a favore dell’uguaglianza delle persone Lgbtiq ad adottarne una che tenga conto delle esigenze specifiche in materia di uguaglianza delle persone Lgbtiq all’interno del loro paese» conclude.

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