Acquistare azioni Tesla Inc. a maggio 2019 avrebbe portato oggi nelle tasche dell’investitore una ricchezza 22 volte superiore alla quota di partenza. Un valore enorme che aiuta ad avere la misura della crescita sul mercato azionario della società di Elon Musk.
Nell’ultimo anno le azioni Tesla, azienda specializzata nella produzione di auto elettriche, sono cresciute quasi dell’800%, raggiungendo una capitalizzazione – il valore di tutte le sue azioni – di oltre 800 miliardi di dollari, più di sette volte la somma combinata dei giganti americani Ford e General Motors. Nonostante abbia una quota minuscola del mercato automobilistico globale: lo scorso luglio Tesla è diventata la prima società automobilistica del mondo per valore azionario, superando Toyota. Un successo rappresentato simbolicamente dal passaggio di consegne del titolo di uomo più ricco del mondo, da Jeff Bezos a Musk, che ha un patrimonio netto di 206 miliardi di dollari secondo il Bloomberg Billionaires Index.
Musk non è l’unico a essersi arricchito grazie alla sua azienda. A inizio gennaio si era parlato molto di Jason DeBolt, 39enne ex dipendente di Google e Amazon che aveva iniziato a comprare azioni Tesla nel 2013, quando valevano 7,50 dollari l’una: è andato in pensione qualche giorno fa con un patrimonio di 12 milioni di dollari. DeBolt ha voluto fidarsi di Musk e delle sue intuizioni, e alla fine ha avuto ragione.
L’aura mistica di Elon Musk
I numeri della crescita di Tesla e storie come quella di DeBolt hanno contribuito a creare attorno a Elon Musk un’aura mistica, amplificandone le capacità di influenzare gli investitori, anche solo in maniera indiretta. Si è visto ad esempio con la crescita in Borsa dei titoli di GameStop, alimentata anche da questo suo tweet.
Gamestonk!! https://t.co/RZtkDzAewJ
— Elon Musk (@elonmusk) January 26, 2021
Gli è bastato linkare il thread di Reddit in cui si incitavano gli investitori a puntare sul titolo del rivenditore di videogiochi per alimentare una crescita al rialzo iniziata poco prima.
Ma era successo già qualche settimana fa con l’app di messaggistica Signal: dopo l’annuncio dell’aggiornamento all’informativa sulla privacy da parte di Whatsapp l’imprenditore aveva scritto sul social «Use Signal».
Use Signal
— Elon Musk (@elonmusk) January 7, 2021
Tanto è bastato a provocare un aumento del 526% del titolo nella seduta di quel giorno, per poi arrivare a un +11.708% in tre giorni.
L’immagine di Elon Musk da sola non basta a spiegare crescita verticale delle azioni Tesla nel 2020, anche perché non può esserci una sola spiegazione. «In parte è stato aiutato dalla grande quantità di liquidità immessa sul mercato nell’ultimo anno. E si aggiunge al fatto che tutti i titoli tecnologici sono andati particolarmente bene», dice a Linkiesta l’imprenditore Alberto Forchielli, suggerendo altre motivazioni.
Il futuro è imprevedibile
Nessuno però sembra in grado di anticipare fin dove può arrivare il titolo di Tesla, se sia destinato a crescere ancora – qualcuno ipotizza anche fino a 1.500 dollari per azione, raddoppiando il picco di gennaio – o se si tratti di una bolla destinata a scoppiare: i più scettici sostengono che il rapido aumento del prezzo delle azioni è sopravvalutato, dal momento che è arrivato durante una pandemia, e che presto tutto dovrebbe tornare su livelli più bassi, magari intorno ai 400-500 dollari per azione.
«Tesla è un titolo molto polarizzante. Ha i suoi fan, molti dei quali guidano una Tesla; e la sua giusta quota di critici, in particolare nella comunità finanziaria, che dicono che le azioni della società sono sopravvalutate», aveva detto Will Rhind, amministratore delegato società di investimento GraniteShares, alla Bbc. Una spiegazione che almeno aiuta a orientarsi tra visioni diametralmente opposte.
Gli analisti di JPMorgan ad esempio sono tra i più scettici: «Le azioni Tesla non sono solo sopravvalutate, sono drammaticamente sopravvalutate». Al contrario, l’analista di mercato Edward Moya, che lavora per Oanda Corporation, ha trovato un’altra spiegazione per giustificare il rendimento di quelle azioni e una potenziale crescita futura: «Per molti investitori Tesla è molto più di una semplice casa automobilistica, tutto il loro investimento nella sostenibilità (Tesla vende anche pannelli solari e batterie, ndr) porterà altra ricchezza in futuro».
Il motore della crescita
La sostenibilità è sempre stata la cifra di Tesla. Ed è il fattore che ha convinto di più. Come testimonia lo stesso Forchielli: «Io sono sempre andato short su Tesla, perché non ero così sicuro della sua strategia. Però oggi devo riconoscere che la sua convinzione nel puntare su un prodotto di sostenibilità è stata vincente». Una strategia vincente al punto da aver sbaragliato la concorrenza: «Pensavo che le aziende giapponesi e tedesche avrebbero frenato Musk in qualche modo. Invece non sta succedendo. Tesla ormai è sinonimo di elettrico e di sostenibile, all’orizzonte non c’è nessuno in grado di competere. Sta sfondando perfino in Cina. E con l’arrivo sul mercato delle auto elettriche più economiche arriva davvero ovunque», aggiunge l’imprenditore.
Il 2020 è stato un anno record di consegne per Tesla consegnando 499.550 veicoli, sostanzialmente in linea con l’obiettivo iniziale dichiarato di 500mila veicoli venduti. Inoltre nel 2020, per la prima volta in 17 anni di vita, Testa ha chiuso il bilancio in utile (+721 milioni di dollari), dopo averne persi 862 l’anno precedente, mentre i ricavi sono saliti del 28%. È cresciuto anche il margine operativo lordo – il reddito di un’azienda basato solo sulla sua gestione operativa, quindi senza considerare gli interessi, le imposte, il deprezzamento di beni e gli ammortamenti – del 95%, arrivando a 5,82 miliardi.
«È stata straordinaria soprattutto la perseveranza di Musk – dice Forchielli – la forza nel portare avanti la sua idea nonostante anni e anni di perdite. Non si sono mai arresi, hanno sempre creduto in questa compagnia senza mai deflettere anche quando nessuno ci credeva. Questo è il vero valore straordinario di quell’azienda».
Per il futuro la società prevede una crescita annua del 50% in termini di vendite nei prossimi anni. Sembra l’ennesimo annuncio con gli effetti speciali di Musk. Ma a questo punto è difficile capire cosa è possibile e cosa no.