Piovono graneFico prova a fare il Conte ter, ma un finale catartico è ancora possibile

Il mandato esplorativo al presidente della Camera significa che al momento l’avvocaticchio del popolo non ha i numeri. Renzi potrebbe concedergli la grazia, ora che gli riconoscono il ruolo nella maggioranza, ma che meraviglia sarebbe se ne approfittassimo per archiviare questi anni bui e associati, installando finalmente gli adulti a Palazzo Chigi per vaccinare gli italiani e presentare in Europa una strategia per la crescita

Magnolia

Una maggioranza europeista capace di scrivere un recovery plan europeo senza sussidi improduttivi e di organizzare una campagna di vaccinazione senza primule, senza Conte e senza pochette, senza Casalino e senza veline, con la ciliegina sulla torta dei Cinquestelle che si scindono come l’atomo forse con o forse senza il benestare di Rousseau. Ma che meraviglia, che finale formidabile, che sogno realizzato.

Non è detto, ovviamente. Pd e Cinquestelle sperano ancora in Conte, nella sua terza reincarnazione. Ma la crisi di governo potrebbe risolversi con un evento catartico, tipo le rane che piovono in Magnolia, con la manna che scende dal cielo, con l’archiviazione definitiva dell’era Conte-Casalino, l’avvocaticchio del popolo e il paraculo del Grande Fratello, entrambi prima al servizio di Casaleggio e dei sovranisti, oltre che di Putin e di Trump e pure della Cina, e poi dell’Europa e dei progressisti con la stessa malcelata noncuranza, con la medesima imbarazzante modestia, con un’uguale inadeguatezza.

L’esplorazione di Roberto Fico ha tre esiti possibili, oppure due se vogliamo escludere le elezioni anticipate che non vuole nessuno dei gruppi parlamentari coinvolti: Renzi che concede la grazia a Conte, magari ottenendo il Mes e il ruolo ufficiale di Ghino di Tacco del XXI secolo, un’umiliazione palese per quasi tutti i protagonisti della crisi, oltre che una perdita di tempo, oppure un nuovo governo guidato da ABC, Anybody But Conte, chiunque tranne Conte, opputra da un simil Conte questa volta capace e con gli adulti finalmente nella stanza dei bottoni con l’obiettivo di vaccinare gli italiani e di presentare un progetto di crescita nazionale, le due condizioni senza le quali il default sarebbe cosa certa.

Il secondo Conte ha guidato il paese in un momento difficile, colpito dalla pandemia e dalla crisi e dalle scemenze tipo Quota cento e la spazzacorrotti fatti dal Conte uno, ma nonostante tutte le attenuanti del caso l’Italia di Conte e di Casalino è arrivata prima al mondo, o ai primi posti, per numero di morti e per declino economico, e ultima al mondo, o agli ultimi posti, per capacità di presentare sia il piano di rilancio economico sia quello di vaccinazione, per non parlare dei tracciamenti e dei tamponi mancanti o delle scuole chiuse , peraltro avendo adottato le misure restrittive più severe, salvo deroghe, del mondo occidentale.

Una debacle politica, sociale ed economica senza precedenti nella storia dei governi democratici. Perseverare sarebbe diabolico. Mattarella è stato chiaro: l’Italia ha bisogno di una campagna di vaccinazione e di un piano di rilancio strategico, la cui doppia mancanza è il motivo per cui si è aperta la crisi.

Fico proverà a convincere Renzi ad accettare Conte e cercherà di far scordare il passato a lui e agli alfieri dell’alleanza strategica Pd-Cinquestelle che due settimane fa gongolavano per aver sostituito Italia Viva con i responsabili, ponendo il veto a una ripresa del dialogo con Renzi, salvo poi sono tornare sui propri passi, riaprire il dialogo e consegnarsi mani e piedi al gioco di Renzi.

Le due strade sono entrambe possibili: la disgrazia di un terzo Conte è la più probabile, sostengono i commentatori, perché con i chiattiddi al potere c’è da aspettarsi di tutto, specie i risultati più stravaganti, ma se martedì Fico riportasse al presidente Mattarella che una maggioranza di governo ci sarebbe, forse anche più ampia di prima, ma a condizione che a Palazzo Chigi non ci siano Conte e Casalino, questa crisi potrebbe essere ricordata come una grande opportunità di rinascita politica e civile che per una volta il nostro paese non si è lasciata sfuggire.

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