La Russia ha espulso un diplomatico italiano. Si tratta di Curzio Pacifici, addetto navale aggiunto dell’Ambasciata d’Italia a Mosca: la Russia gli ha dato 24 ore per lasciare il Paese.
La decisione è una reazione legata al caso di spionaggio che ha portato all’arresto dell’Ufficiale della Marina Walter Biot, accusato di consegnare materiale ai russi in cambio di denaro, e all’espulsione di due diplomatici russi dall’Italia. Si tratta di una decisione annunciata, visto che il governo russo aveva detto già in quell’occasione di star preparando una risposta alla scelta italiana.
Nel frattempo l’ambasciatore italiano a Mosca, Pasquale Terraciano, è stato convocato al ministero degli Esteri russo.
«L’ambasciatore italiano Pasquale Terracciano – fanno sapere da Mosca – è stato invitato al ministero degli Esteri russo,dove gli è stata consegnata una nota del ministero relativa alla dichiarazione di persona non grata dell’assistente dell’addetto per la difesa e addetto alla Marina e all’Esercito dell’ambasciata della Repubblica Italiana nella Federazione Russa Curzio Pacifici in risposta alle misure ostili e infondate delle autorità italiane nei confronti dell’ufficio dell’addetto alla Difesa presso l’ambasciata russa a Roma. Al funzionario è stato ordinato di lasciare il territorio della Federazione Russa entro 24 ore».
La reazione della Farnesina è arrivata attraverso una nota in cui la decisione russa viene definita infondata e ingiusta: «Abbiamo appreso con profondo rammarico della decisione della Federazione Russa di espellere l’Addetto navale aggiunto dell’Ambasciata d’Italia a Mosca con un preavviso di 24 ore. Consideriamo la decisione infondata e ingiusta perché in ritorsione ad una legittima misura presa dalle Autorità italiane a difesa della propria sicurezza».