ReMade in ItalyIl primo marchio per certificare i prodotti e i materiali riciclati

Sviluppata nel 2009 per promuovere la filiera dell’economia circolare, l’etichetta di certificazione ambientale si applica, con regole e procedure fissate per verificare la tracciabilità e la trasparenza del processo produttivo, a ogni organizzazione i cui beni siano realizzati, anche parzialmente, con materiali da riciclo nel nostro Paese

ReMade Italy

Da oltre dieci anni un’associazione senza scopo di lucro aiuta la pubblica amministrazione e le imprese promuovendo la filiera dell’economia circolare,  valorizzando l’industria italiana del riciclo. Parliamo ReMade in Italy nata nel 2009 grazie alla collaborazione tra regione Lombardia, camera di commercio di Milano, Amsa – Azienda milanese servizi ambientali – e Conai – Consorzio nazionale imballaggi che ha creato il primo marchio in Italia  per la certificazione di prodotti e materiali derivanti dal riciclo e dal riuso. 

«Abbiamo scommesso in questo progetto dal 2009, quando a parlare di economia circolare erano solo gli addetti ai lavori», spiega Massimo Ferlini, presidente di ReMade in Italy, «Offriamo un servizio unico a livello nazionale per due ragioni. Primo: la nostra non è un autocertificazione. Per garantire obiettività e terzietà, è la società Accredia a controllare la certificazione. Secondo, questo marchio specifica nella etichetta il contenuto multimateriale del prodotto riciclato. Non ci limitiamo a dare una percentuale nel suo complesso, ma evidenziamo tutte le  componenti del prodotto». 

ReMade in Italy, è il primo schema di certificazione ambientale accreditato in Italia sul riciclo, con regole e procedure fissate per verificare la tracciabilità e la trasparenza del processo produttivo. Si applica a ogni organizzazione i cui beni siano realizzati, anche parzialmente, con materiali di riciclo e i cui processi produttivi siano stati operati nel nostro Paese.

Sapere se un prodotto è riciclato non è un’informazione utile solo per i cittadini, ma un requisito fondamentale per favorire la competitività sostenibile. Infatti con il nuovo Codice Appalti (Green public procurement), il ministero dell’Ambiente obbliga la pubblica amministrazione a tener conto di criteri ambientali minimi (Cam) quando deve procedere a degli acquisti: dalla cancelleria ai materiali per la costruzione, dalla manutenzione stradale agli imballaggi fino agli oli lubrificanti, la PA deve privilegiare le aziende che usano materiale ecosostenibile. E ReMade in Italy è ammessa come prova di conformità di questi requisiti.

Il marchio è diventato fondamentale anche per i cittadini per accedere al SuperBonus 110% previsto dal Governo. La certificazione detrazioni fiscali del superbonus per l’efficientamento energetico prevede infatti l’obbligo, per i materiali isolanti, di rispettare i Criteri Ambientali Minimi o CAM. Il certificato di ReMade in Italy è essenziale perché i limiti devono riferirsi al singolo materiale e non nel loro complesso. 

La certificazione ReMade In Italy va rinnovata ogni tre anni e l’etichetta presenta informazioni sulle caratteristiche di sostenibilità ambientale del prodotto, riguardanti il risparmio di materie prime, la riduzione di consumi energetici e il contenimento delle emissioni di anidride carbonica (CO2). 

Il percorso per ottenere questa certificazione prevede sette tappe.

Innanzitutto, l’invio della domanda all’Organismo di Certificazione (o all’Associazione) da parte dell’Azienda richiedente. Poi la pianificazione delle attività di valutazione e la valutazione della conformità al disciplinare, che avviene con l’analisi della documentazione presentata. La verifica prende in esame la quantità di materiale riciclato, la tracciabilità dei materiali utilizzati e la corrispondenza alla caratteristica made in Italy.

Il passo successivo è quello del riesame delle informazioni e dei risultati relativi alla valutazione. Poi avviene il rilascio della certificazione, in caso di esito positivo e assegnazione di una classe. Infine, l’autorizzazione all’uso del logo ReMade In Italy, a seguito dell’iscrizione dell’organizzazione certificata all’Associazione e il mantenimento per valutare la conformità al disciplinare nel tempo.

I vantaggi per le aziende e istituzione che aderiscono a questo progetto sono sostanzialmente due: avere la possibilità di utilizzare un marchio che individua prodotti innovativi sotto il profilo del design e di quello dell’utilizzo di materiale riciclato ma anche spingere il consumatore all’acquisto di prodotti sostenibili dal punto di vista ambientale.

Per il futuro ReMade in Italy ha due obiettivi: diventare uno schema di certificazione europeo e arrivare a essere la prima certificazione di prodotti e servizi dell’economia circolare.