Sfruttare un’opportunità storica come il Green Deal europeo per spingere il mondo della politica ad agire per migliorare le città del Paese – dove vive l’80% degli italiani – e così la salute dei cittadini, a cui è chiesto un impegno attivo e consapevole per difendere la biodiversità. È il fine della petizione lanciata il 24 maggio dalla ong milanese Istituto Oikos, un’organizzazione non-profit dal 1992 impegnata in Europa e nei Paesi del Sud del mondo per proteggere gli ecosistemi e promuovere forme di sviluppo sostenibile.
«Le recenti misure restrittive dovute alla pandemia di Covid-19 ci hanno mostrato con maggiore evidenza il valore e l’importanza degli spazi verdi nelle nostre città per il nostro benessere fisico e mentale», ha spiegato a Greenkiesta Francesca Santapaola, Responsabile Comunicazione ed Educazione di Istituto Oikos. «Ed è proprio dalle città che dobbiamo partire per costruire una nuova visione che renda la natura parte integrante delle nostre economie, decisioni politiche e vite quotidiane. Ridisegnare le nostre città dando maggiore spazio alla biodiversità non solo ci offre molteplici benefici e servizi ecosistemici – come aria più pulita e riduzione delle ondate di calore. Ma ci aiuta anche a risanare quella frattura che si è creata a metà del Novecento, quando ci siamo trasferiti in massa in città che poi sono cresciute a dismisura».
«Abbiamo un’occasione storica importante: l’ambiente è finalmente entrato nell’agenda politica globale e italiana. Il Green Deal dell’Unione Europea è un ottimo segnale in questo senso. La petizione di Oikos vuole cogliere questo momento e incoraggiare i cittadini a farsi portavoce delle istanze della Natura. Per chiedere alle istituzioni di mettere al primo posto la salute delle persone e del pianeta, investire in programmi e progetti concreti che promuovano una reale transizione ecologica, e città più verdi e inclusive», ha sottolineato Santapaola.
La biodiversità in Italia è a rischio, spiega Oikos in una nota, e così anche la nostra salute. «Lo notiamo ogni giorno nelle nostre città, e dove le conseguenze dell’inquinamento, del degrado del territorio, del consumo di suolo e delle emissioni di CO2 sono sempre più preoccupanti. Per questo la tutela dell’ambiente deve partire da qui. È una questione urgente e quanto mai attuale: 7mila ettari di boschi vengono abbattuti ogni anno vicino alle aree urbane; oltre il 25% delle specie di api scomparso in 30 anni; 15 ettari di terreno sottratti ogni giorno alla natura».
È per questo, spiega l’ong, che Istituto Oikos ha deciso di impegnarsi nella creazione di un vero e proprio coro di persone che incoraggi le istituzioni a investire i soldi dei fondi europei in progetti concreti per le città, orientati alla sostenibilità e a una transizione verde.
L’invito rivolto a tutti i cittadini è firmare la petizione “Unisciti al coro e aiuta la Natura a farsi sentire. Perché senza Natura non c’è futuro” «per chiedere alla politica più spazi verdi, tutela degli impollinatori, corridoi ecologici e mobilità a basso impatto, per un impegno attivo in difesa della biodiversità, dalla quale tutti noi dipendiamo».
Dallo scorso 22 maggio, attraverso i profili Facebook e Instagram dell’ong e un sito web dedicato è possibile accedere a dati e informazioni che danno l’idea della dimensione del problema, ma anche alla proposta di possibili soluzioni.