Capitale naturaleRendere le città a portata di biodiversità

La proposta dell’ong milanese Istituto Oikos è sfociata in una petizione, aperta dal 22 maggio, per migliorare le aree urbane italiane, e così la salute dei cittadini, ripopolandole di spazi verdi

Credit Istituto Oikos

Sfruttare un’opportunità storica come il Green Deal europeo per spingere il mondo della politica ad agire per migliorare le città del Paese – dove vive l’80% degli italiani – e così la salute dei cittadini, a cui è chiesto un impegno attivo e consapevole per difendere la biodiversità. È il fine della petizione lanciata il 24 maggio dalla ong milanese Istituto Oikos, un’organizzazione non-profit dal 1992 impegnata in Europa e nei Paesi del Sud del mondo per proteggere gli ecosistemi e promuovere forme di sviluppo sostenibile.

«Le recenti misure restrittive dovute alla pandemia di Covid-19 ci hanno mostrato con maggiore evidenza il valore e l’importanza degli spazi verdi nelle nostre città per il nostro benessere fisico e mentale», ha spiegato a Greenkiesta Francesca Santapaola, Responsabile Comunicazione ed Educazione di Istituto Oikos. «Ed è proprio dalle città che dobbiamo partire per costruire una nuova visione che renda la natura parte integrante delle nostre economie, decisioni politiche e vite quotidiane. Ridisegnare le nostre città dando maggiore spazio alla biodiversità non solo ci offre molteplici benefici e servizi ecosistemici – come aria più pulita e riduzione delle ondate di calore. Ma ci aiuta anche a risanare quella frattura che si è creata a metà del Novecento, quando ci siamo trasferiti in massa in città che poi sono cresciute a dismisura».

«Abbiamo un’occasione storica importante: l’ambiente è finalmente entrato nell’agenda politica globale e italiana. Il Green Deal dell’Unione Europea è un ottimo segnale in questo senso. La petizione di Oikos vuole cogliere questo momento e incoraggiare i cittadini a farsi portavoce delle istanze della Natura. Per chiedere alle istituzioni di mettere al primo posto la salute delle persone e del pianeta, investire in programmi e progetti concreti che promuovano una reale transizione ecologica, e città più verdi e inclusive», ha sottolineato Santapaola.

La biodiversità in Italia è a rischio, spiega Oikos in una nota, e così anche la nostra salute. «Lo notiamo ogni giorno nelle nostre città, e dove le conseguenze dell’inquinamento, del degrado del territorio, del consumo di suolo e delle emissioni di CO2 sono sempre più preoccupanti. Per questo la tutela dell’ambiente deve partire da qui. È una questione urgente e quanto mai attuale: 7mila ettari di boschi vengono abbattuti ogni anno vicino alle aree urbane; oltre il 25% delle specie di api scomparso in 30 anni; 15 ettari di terreno sottratti ogni giorno alla natura».

È per questo, spiega l’ong, che Istituto Oikos ha deciso di impegnarsi nella creazione di un vero e proprio coro di persone che incoraggi le istituzioni a investire i soldi dei fondi europei in progetti concreti per le città, orientati alla sostenibilità e a una transizione verde.

L’invito rivolto a tutti i cittadini è firmare la petizione “Unisciti al coro e aiuta la Natura a farsi sentire. Perché senza Natura non c’è futuro” «per chiedere alla politica più spazi verdi, tutela degli impollinatori, corridoi ecologici e mobilità a basso impatto, per un impegno attivo in difesa della biodiversità, dalla quale tutti noi dipendiamo».

Dallo scorso 22 maggio, attraverso i profili Facebook e Instagram dell’ong e un sito web dedicato è possibile accedere a dati e informazioni che danno l’idea della dimensione del problema, ma anche alla proposta di possibili soluzioni.

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