Inside SerbiaNovi Sad dà un colpo di pedale per migliorare la qualità dell’aria che si respira nelle sue vie

Il capoluogo della Vojvodina stanzierà fondi a sostegno di chi ha intenzione di acquistare una bicicletta. L’obiettivo di questo sussidio è responsabilizzare gli abitanti della città affinché si prendano cura in prima persona dell’ambiente in cui vivono

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Originariamente pubblicato su Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa

«Quando si parla di inquinamento in Serbia si avverte spesso dello scoramento da parte dei cittadini secondo i quali non vale la pena fare niente, poiché, sostengono, con i comportamenti individuali non possiamo influenzare un problema così grande… Un recente studio fatto in sette città dell’Europa occidentale rivela invece che la nostra influenza personale sui problemi ambientali è maggiore di quanto pensiamo; chi usa la bici invece della macchina almeno una volta al giorno riduce l’emissione annua di carbonio dello 0,5 per cento, misura non piccola se pensiamo che nelle città coinvolte dalla statistica l’emissione di carbonio è tra le 1,8 e 2,7 tonnellate procapite all’anno. Tradotto, se anche solo una persona su dieci cambiasse le proprie abitudini negli spostamenti, le emissioni di CO2 si ridurrebbero del 4 per cento».

A sostenerlo è Agneš Asodi di “Udruženje građana Novosadska biciklistička inicijativa”, l’associazione cittadina di Novi Sad che, dopo un anno di attesa dalla proposta ha ottenuto dalla città lo stanziamento di un sussidio statale del valore complessivo di 7 milioni di dinari (circa 60mila euro) per aiutare i propri cittadini nell’acquisto di una bicicletta nuova. L’iniziativa, che segna una prima volta nel Paese balcanico e ha ricevuto l’avallo del sindaco della città Miloš Vučević e del membro del Consiglio comunale per la protezione ambientale, Mira Radenović, sembra abbia già fatto proseliti tanto che verrà copiata dalla città di Niš. Ne abbiamo discusso con Agneš Asodi.

Quando e perché siete nati come associazione?

Il gruppo cittadino “Novosadska biciklistička inicijativa (NSBI)” è nato nel 2010 a seguito di una protesta svoltasi dopo che centinaia di persone erano state multate per aver attraversato in bicicletta la zona pedonale del centro cittadino di Novi Sad.

Alla protesta presero parte diverse persone coinvolte a vario titolo e professionalmente su “temi ciclistici”, tra cui ingegneri del traffico, architetti, ingegneri ambientali e sportivi.

La necessità di articolare le rivendicazioni civili e i problemi legati alla bicicletta e inoltrare poi queste richieste all’amministrazione comunale e presentarle all’opinione pubblica, nonché la necessità di sincronizzare le sempre più frequenti azioni individuali legate alla divulgazione dell’uso della bicicletta, ha reso necessaria la costituzione dell’associazione, che è stata registrata formalmente il 18 settembre 2011.

Il nostro è un collettivo indipendente, non governativo e non a scopo di lucro, che attraverso l’attivismo civico persegue obiettivi nel campo della promozione e sviluppo della bicicletta, dello stile di vita sano, dell’efficienza energetica e dello sviluppo sostenibile.

Che cosa significa per voi questo sussidio statale per l’acquisto di biciclette? Quanti soldi saranno stanziati, chi avrà diritto a ricevere il denaro e come funzionerà?

Innanzitutto, è bene chiarire che si tratta di un incentivo e non di una misura sociale ed è molto importante che le persone lo sappiano.

L’idea auspica che le persone siano ulteriormente motivate a passare all’uso della bicicletta come mezzo di trasporto ricreativo, e mira ad attirare l’attenzione sui problemi esistenti nel funzionamento della città, offrendo allo stesso tempo un servizio più economico, meno inquinante e molto spesso più pratico.

L’opinione pubblica generalmente afferma che i principali inquinanti sono gli impianti industriali e i riscaldamenti autonomi ignorando a torto l’impatto dannoso delle troppe auto vecchie che circolano ancora in Serbia.

La stessa misura, implementata già efficacemente e con ottimi risultati in Europa e anche nella nostra regione (Montenegro, Macedonia del Nord) viene utilizzata in società che sono già pronte o avanzate per quanto riguarda l’uso della bicicletta nel traffico cittadino, cioè che hanno più del 10 per cento di ciclisti regolari che girano quotidianamente in città; anche Novi Sad ha raggiunto ultimamente questa quota, con circa 40.000 amanti delle due ruote.

La procedura per ottenere il sussidio è semplice e le domande si potranno fare tramite il sito “eUprava” onde avere meno burocrazia possibile; un solo membro di una stessa famiglia potrà ricevere il sussidio, che sarà pari a 10mila dinari [85 euro, ndr], inserendo semplicemente i suoi dati personali.

I primi 700 riceveranno il bonus all’acquisto di una bicicletta nuova e sarà pubblicata la graduatoria finale dei beneficiari del contributo. Il cittadino dovrà quindi presentare la prova di acquisto della bicicletta, successiva alla pubblicazione della graduatoria finale, che potrà consistere nello scontrino fiscale con segnato il conto bancario dove verrà rimborsata la somma in dinari.

La bicicletta deve essere acquistata in Serbia, ma non deve essere esclusivamente un marchio serbo.

Possiamo dire che Novi Sad è la “città della bicicletta” in Serbia?

Sì, ci sono diversi motivi per cui Novi Sad è riconosciuta in Serbia come la “città della bicicletta”. Alla fine del XIX secolo qui c’era l’unico velodromo del Paese (sul sito di un ex caravanserraglio turco) ed è una delle prime città in Serbia dove sono state realizzate delle piste ciclabili; oggi ha la rete più capillare di tutto il Paese che si estende per oltre 100 chilometri. Per la prima volta a Novi Sad è stato allestito un semaforo per le biciclette ed è stata pensata la prima stazione per la riparazione gratuita. Abbiamo in città anche delle specie di contatori sulle piste ciclabili che forniscono regolarmente i dati sul numero di ciclisti e un decennio fa è stato introdotto il primo sistema di noleggio bici grazie al servizio “JKP Parking servis”.

A seguito della protesta da cui è poi nata la nostra associazione, Novi Sad è stata la prima città a consentire ai ciclisti di spostarsi liberamente anche nelle zone pedonali. Poco dopo, sempre qui da noi, sono apparse per la prima volta in Serbia delle piste ciclabili in strade a senso unico di marcia e si sono sperimentate strisce pedonali e piste ciclabili con l’uso di vernice rossa, mentre a partire dal 2020 la città ha iniziato a lavorare per rimuovere tutti i cordoli dalle ciclovie.

Oltre agli incentivi per l’acquisto di biciclette, quest’anno agli amanti delle stesse sono state promesse novità su molte vie ciclabili all’interno e al di fuori del perimetro cittadino nonché lungo la pista internazionale “Eurovelo 6”. Noi come associazione monitoreremo l’attuazione di tutte queste iniziative promesse dalla città per rendere sempre più popolare la bicicletta come mezzo di trasporto cittadino. Novi Sad è una città in crescita, la popolazione è in aumento così come il numero di veicoli a motore; abbiamo non meno di 150.000 veicoli a motore registrati in questa città. Provate a pensare quanto diminuirebbe l’inquinamento se solo una persona su cinque cambiasse le proprie abitudini e sostituisse le quattro ruote con una bicicletta in almeno una parte delle proprie uscite quotidiane.

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