AWorld Act NowL’app che educa alla sostenibilità

Accolta dalle Nazioni Unite per sostenere la campagna per contrastare il cambiamento climatico attraverso le azioni individuali, l’applicazione è oggi punto di riferimento per chi, dal singolo cittadino alle imprese e istituzioni, desidera indagare e rendere più performante la propria impronta ecofriendly

È stata scelta come piattaforma ufficiale per supportare la campagna Act Now del Segretario Generale delle Nu per contrastare il cambiamento climatico attraverso le azioni individuali. Ideata solo 2 anni fa, oggi è punto di riferimento per chi, dal singolo cittadino alle imprese e istituzioni, desidera indagare e rendere più performante la propria impronta sostenibile.

Si chiama AWorld Act Now, ed è un’applicazione pensata da tre ex consulenti e sviluppatori di software nel mondo dell’e-commerce, web marketing e fashion, che dopo un’esperienza lavorativa in Cina hanno sentito il bisogno di fare qualcosa per affrontare l’impatto devastante, tanto a livello ambientale che sociale, che hanno toccato con mano assistendo alle modalità di produzione e consumo, in particolare del settore del fast fashion, come ha spiegato a Linkiesta Marco Armellino, uno dei tre cofondatori dell’applicazione.

Da dove nasce l’idea di questa applicazione?
Dall’esperienza lavorativa insieme ai miei attuali soci Alessandro Armillotta e Alessandro Lancieri in un’azienda cinese che ha lanciato dei brand negli Stati Uniti. Nel 2019, dopo aver familiarizzato con le logiche di marketing orientali, ci siamo resi conti delle loro ripercussioni sociali e ambientali. Da qui la scelta di salutare quel mondo e dedicarci a qualcosa più in linea con il nostro sentire e i nostri valori. Siamo partiti creando un marketplace di e-commerce online di prodotti sostenibili ma abbiamo presto capito che c’era però una necessità più profonda rispetto alla vendita votata alla sostenibilità.

Di cosa si tratta?
Sensibilizzare ed educare le persone dal punto di vista di che cosa è sostenibile e cosa non lo è nel nostro stile di vita. Abbiamo spostato il nostro focus su un progetto di education, cui abbiamo lavorato da gennaio a settembre 2019 dando alla luce la versione alfa di AWorld. Partecipando a tutti gli eventi collaterali della settimana del clima e all’assemblea generale delle nazioni unite di New York, abbiamo interloquito con alcuni rappresentanti del Segretariato generale delle Nazioni Unite, che hanno apprezzato il nostro prototipo.

E da questo incontro nasce e si sviluppa la vostra collaborazione con le Nazioni Unite.
Esatto. Ci hanno chiesto di lavorare a quattro mani su una applicazione che diventasse quella ufficiale della campagna Act Now del Segretario Generale delle Nu, che si propone di contrastare il cambiamento climatico attraverso le azioni individuali. Da lì è partita una fase durata un anno, che ha portato alla definizione della collaborazione nel gennaio 2020. Poi, nel 2020, il lancio ufficiale dell’app A World In Support of Act Now.

Come funziona questa applicazione?
Abbiamo originato questo prodotto per rispondere all’esigenza collettiva di capire come migliorare il proprio stile di vita a favore della sostenibilità. Abbiamo così sviluppato una nostra metodologia – impact engagement – divisa in tre fasi: conoscenza del tema, coinvolgimento delle persone e misurazione di impatto, proponendo contenuti interattivi basati su storytelling – audio, video e testuale – con quiz e logiche di gamification in modo che gli utenti possano approcciarsi ed esplorare il tema. Suggeriamo delle piccole azioni, immediatamente attivabili, per migliorare il proprio stile di vita.

Qualche esempio?
Staccare le spine degli elettrodomestici quando non sono in uso. Grazie all’app noi indichiamo anche che cosa implica l’azione, in questo caso il risparmio di 3 kilowatt di energia al giorno e un chilogrammo e mezzo di CO2. L’utente può a questo punto salvare questa abitudine, ricevere un promemoria per poi segnarla come completata giorno per giorno. In questo modo viene a definirsi il bilancio personale di impatto personale di sostenibilità, che riguarda ad esempio il risparmio di acqua, energia e anidride carbonica. Le metriche, scientifiche, vengono invece verbalizzate direttamente dalle Nazioni Unite.

Quali sono le potenzialità di questa metodologia?
Il fatto che l’app disponga di un sistema a punti che premia i tuoi progressi, un sistema a livelli che ti mostra quanto stai migliorando, un sistema metrico che quantifica quante risorse stai risparmiando, ci permette di favorire quell’engagement dato dalla possibilità di disporre di team con classifiche, di offrire una parte formativa e di discussione sui temi affrontati e di creare delle sfide collettive per raggiungere determinati traguardi di sostenibilità. Un team, ad esempio, può darsi l’obiettivo di risparmiare 50mila kg di CO2 in un mese, e al raggiungimento del traguardo un’azienda, o uno sponsor, propone un’azione sostenibile, ad esempio piantare degli alberi, adottare dei cetacei. L’incentivo è “tu agisci e un’azienda raddoppia l’impatto di sostenibilità”. Differentemente, le soluzioni “compensative” proposte da altre app non affrontano il problema ambientale: per questo noi abbiamo deciso di ideare una nuova metodologia.

Quale è il riscontro finora?
Dai divulgatori scientifici agli influencers, ambasciatori fino a tutti i vertici delle Nu, il progetto continua a ricevere attenzioni e sostegno e questo ci permette di continuare ad aggiungere funzionalità all’app: ad esempio, probabilmente già a partire dal 1° settembre, uscirà quella che sviluppa tutta la parte di community e suggerisce delle azioni sostenibili da applicare a livello individuale ad applicazioni per porti in comunicazione con altre persone, aziende e istituzioni per favorire un impatto collettivo.

Rispetto al lancio dell’app, quali sono le novità più promettenti?
La creazione dei team e quindi la possibilità di collaborazione per unire il proprio impatto “positivo” volto alla sostenibilità, l’erogazione, all’interno dei team, di altri contenuti formativi: per aziende e istituzioni questa rappresenta una opportunità per arricchire e formare i propri stakeholder all’interno dell’app e coinvolgerli con delle sfide collettive.

È previsto anche il lancio di eventi?
Questa è l’altra grande novità. AWorld gestirà ogni tipo di evento legato ai temi della sostenibilità, come la pulizia delle spiagge. Noi saremo insieme a Nazioni Unite e Commissione europea per la raccolta dei dati della Eu Beach Clean Up, che ci sarà a partire da settembre. È una iniziativa mondiale di pulizia non solo delle spiagge ma anche delle rive, dei fiumi e dei laghi: gli utenti potranno ritrovarsi su A World per unirsi in team e registrare tutta la raccolta, di modo che sia misurabile dal punto di vista dell’impatto collettivo sostenibile, ma anche individuale per capire che contributo si è dato alla campagna.