Anche Silvio Berlusconi, in un’intervista alla Stampa, dice la sua sul Green Pass in azienda e commenta la nuova disposizione del centrodestra italiano. Il leader di Forza Italia è fermo e deciso: «Il vaccino è fondamentale per sé stessi e per ridurre il rischio di infettare gli altri, quindi è una tutela della libertà di tutti di non ammalarsi. Lo spiegherei ai collaboratori delle aziende che ho fondato, se ancora me ne occupassi e nel caso qualcuno si ostinasse a rifiutare il vaccino cercherei prima di tutto un modo per farlo lavorare non a contatto con gli altri».
Una posizione che riprende il volere di Draghi, con il quale Berlusconi è in stretto contatto. «Il rapporto è eccellente, sono stato io ad indicare Draghi alla guida di Bankitalia e della Bce, sono stato il primo a volere questo governo. Ovviamente ci sentiamo con cordialità, ma sarebbe indelicato e irrispettoso verso il presidente del Consiglio entrare nel merito delle nostre conversazioni».
Mentre entra con forza nel cuore del dossier centrodestra e sulla possibile rappacificazione con la Lega. «27 anni di centro-destra, che si fondano su valori e programmi condivisi, non si cancellano perché ci siamo divisi su una scelta specifica, per quanto importante. Il centro-destra, che io ho fondato, è scritto nel cuore degli italiani. Andremo uniti con un programma comune alle prossime elezioni, le vinceremo e governeremo bene per molti anni a venire».
Per superare le tensioni tra alleati, Berlusconi ha rilanciato la sua vecchia idea di un partito unico del centrodestra. Ma che prospettive ha il progetto. «Sono decisamente ottimista. Nella mia vita ho realizzato molti progetti che tutti consideravano impossibili».
Tutto però porta a una domanda cruciale. Riuscirà Forza Italia a riprendersi dopo la “campagna acquisti” di Lega e Fratelli di Italia? «Ne ho parlato con Giorgia e con Matteo, e sono sicuro che episodi simili non si ripeteranno. Del resto, rispetto le decisioni di tutti, anche se non ho capito certe scelte. Forza Italia è l’unica forza politica davvero coerentemente liberale, cristiana, europeista, garantista. Siamo gli unici a batterci contro l’oppressione fiscale, l’oppressione burocratica, l’oppressione giudiziaria. Forza Italia ha una funzione essenziale non solo oggi ma soprattutto per il futuro, anche nel partito unico, quando nascerà», spiega Berlusconi.
Che si dice poi favorevole a «cambiare la legge elettorale nel quadro di una riforma istituzionale complessiva, basata sul presidenzialismo».
Si passa poi all’Ue, con la fine dell’era Merkel e il nuovo vuoto politico da colmare. «È molto difficile riempire un vuoto come quello che lascerà la signora Merkel nella politica europea. Però una cosa è certa: l’Europa e l’Occidente – aggiunge Berlusconi – soffrono di una carenza di leadership forti e autorevoli che forse non ha precedenti nel dopoguerra. Speriamo che emerga qualche figura nuova: un’Europa con una politica estera e di difesa comune, quindi tra i grandi protagonisti del mondo, richiede una leadership di alto livello politico».