Protezione estesaDobbiamo vaccinare i bambini senza nessuna paura, spiega Franco Locatelli

Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico in un’intervista alla Stampa spiega l’importanza di fare la prima dose anche alla fascia sotto i 12 anni di età: «La vaccinazione è fondamentale per la loro protezione»

Mauro Scrobogna /LaPresse

Vaccinare, vaccinare, vaccinare. In particolare i bambini e i quattro milioni di italiani che hanno più di 50 anni e che non si sono ancora presentati a ricevere nemmeno la prima dose. È questo il messaggio lanciato dal professor Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, in un’intervista alla Stampa.

Per Locatelli «è importante coprire anche la fascia sotto i 12 anni di età». Perché? «Perché la vaccinazione è fondamentale per la loro protezione. Rivolgo quindi un appello accorato a chi finora non si è vaccinato. Soprattutto alla fascia over 50 dove ci sono oltre 4 milioni di persone che non hanno ricevuto neppure la prima dose. Il tasso di letalità aumenta al crescere dell’età. Per esempio nella fascia 60-69 è del 2,8% e fra i 70-79 sale all’8-9%».

Mentre in merito alla sperimentazione sui vaccini anti Covid per gli under 12: «La sperimentazione è in fase molto avanzata e la documentazione verrà vagliata delle agenzie regolatorie, Ema, Agenzia europea per i medicinali, e Fda, Food and Drug Administration, da cui deve arrivare l’autorizzazione definitiva. I dati sono quindi in fase di verifica e, se la valutazione sarà positiva, potremmo aspettarci l’approvazione entro novembre, anche se si tratta di una stima approssimativa. La sperimentazione sta riguardando due vaccini a Rna messaggero, Pfizer e Moderna», dice Locatelli.

Che rassicura poi sugli effetti collaterali legati alla somministrazione del vaccino. «Paure infondate. La vaccinazione in questa fascia di età con questa tipologia di vaccini è sicura. I benefici sono maggiori dei rischi che risultano quasi inesistenti. Non vanno dimenticate le conseguenze del virus Sars-Cov-2 anche sui più piccoli. In Italia, da inizio pandemia, sono morti 28 pazienti di età pediatrica. E di questi 13 avevano meno di 10 anni. Il vaccino non provoca effetti collaterali rilevanti e protegge, oltre che dal rischio di complicanze fatali, anche dal rischio di sviluppare una patologia grave come la sindrome multi-infiammatoria sistemica. Inoltre vaccinando i bambini si eviteranno focolai anche nelle scuole elementari e quindi si potrà avere un ritorno in classe in sicurezza, evitando la didattica a distanza».

Ma che autunno ci attende?«Certamente sarà un autunno diverso da quello del 2020 perché sono state effettuate molte vaccinazioni. Oggi la maggior parte delle persone ricoverate non è vaccinata oppure ha ricevuto una sola dose. La protezione è del 97% dal rischio di essere ricoverati in terapia intensiva», rassicura il professore.

E sulla terza dose ammette:«È ancora oggetto di riflessione, in quanto non vi sono evidenze di quanto duri la protezione conferita dai vaccini. Non è infatti escluso che la risposta immunitaria superi i dieci mesi. Sono quindi cauto sulla necessità di una terza dose per le persone molto anziane, mentre va raccomandata per i soggetti con una ridotta funzionalità del sistema immunitario, con patologie autoimmuni o pazienti oncologici».

Locatelli spiega anche le precauzioni da prendere con la variante Delta. A partire dalla mascherina Ffp2. «La variante Delta è molto contagiosa. Questo tipo di mascherina assicura una protezione maggiore rispetto alla chirurgica e quindi andrebbe utilizzata in situazioni di sovraffollamento. Nel prossimo autunno sarebbe opportuno indossarla sui mezzi pubblici, come metropolitana e bus», dice ancora.

E la variante Lambda? Secondo Locatelli «è connotata da una maggiore contagiosità, ma non sfugge ai vaccini».

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