Una storia di ricchezza, potere e corruzione. In cui non mancano gli intrighi di palazzo, l’ingrediente dell’ascesa sociale, e il caso misterioso di un rapimento a fini politici che si risolve, quasi per sorpresa, alla vigilia della pubblicazione di un libro.
È la vicenda dell’imprenditore cinese Desmond Shum, che somiglia più di ogni cosa a un romanzo dell’800. Comincia con il crollo della ricchezza di famiglia un importante avvocato finito nel mirino dei rivoluzionari comunisti. Segue la caduta nella povertà, il sequestro della casa e l’umiliazione pubblica, riservata dal nuovo regime a coloro che appartenevano alla classe sociale dei ricchi.
A quel punto è il momento del riscatto: il giovane Schum riesce a studiare in America, torna in Cina negli anni ’90 intenzionato a fare carriera e incontra Duan Weihong: una donna intelligente, ambiziosa e con i giusti agganci. Insieme riescono a scalare la società, fanno affari con i membri più importanti del partito e si aggiudicano commesse pesanti grazie alle loro conoscenze. A loro toccherà lo sviluppo dell’area cargo dell’aeroporto internazionale di Pechino, insieme a una serie di progetti di hotel. Diventano ricchi e hanno successo, girano con jet privati e acquistano case di enorme valore.
E, appunto come accade nei romanzi, qualcosa smette di funzionare: nel 2017, quando la coppia si è ormai separata, Shum viene a scoprire che Duan Weihong è scomparsa. Come spesso accade in Cina, è sparita senza lasciare traccia, insieme a tre collaboratori. Le ricerche non danno risultati e, soprattutto, la matrice politica appare evidente fin da subito.
Per questo motivo Shum decide di fare pressione sul regime attraverso la pubblicazione di un memoir. “Red Roulette” racconta la sua vita, ma soprattutto le amicizie altolocate e gli intrecci di soldi e potere che ha cavalcato. Duan era amica di Zhang Beili, moglie dell’ex presidente Weng Jiabao, la quale – secondo quanto racconta nel libro – si prendeva una tangente del 30% su ogni progetto che grazie alla sua influenza riusciva a far ottenere alla coppia. Ma tra le sue conoscenze figurava anche Sun Zhengcai, uno dei membri più giovani del politburo, indicato tra i più probabili successori di Xi Jinping, che però viene arrestato nel 2017 proprio per corruzione, mentre il presidente si prepara a un terzo mandato (senza precedenti).
Il mistero rimane fitto fino al giorno dell’uscita del libro: pochi giorni prima Duan ricompare. O meglio, contatta al telefono Shum per due volte. Secondo quanto l’imprenditore spiega al Financial Times, la donna avrebbe chiesto all’ex marito di bloccare la pubblicazione. «Non viene niente di buono», avrebbe detto, «ad andare contro allo Stato». Al momento sarebbe stata rilasciata «in via temporanea». I suoi carcerieri potrebbero riprenderla in qualsiasi momento. Potrebbero anche non farla più uscire, o decidere di ucciderla.
Secondo Shum il rilascio sarebbe avvenuto per interesse da parte del partito. La richiesta della donna sarebbe in realtà un messaggio inviato dai capi, desiderosi di fermare il libro «per paura». In ogni caso, la pubblicazione è andata avanti. E la storia di Shum e Duan la possono leggere tutti.