Quel “Romantico a Milano” di cui cantavano i Baustelle è tornato più romantico che mai. Un po’ per la complicità di questo periodo di rinascita, un po’ perché il romantico a Milano ha dovuto rimandare troppo a lungo (causa pandemia). Un po’ perché le condizioni ora lo permettono (basta rispettare alcune misure necessarie come la certificazione del green pass).
La notizia è che questo è il periodo in cui, in particolare nella nostra città, l’amore è così prepotente nell’aria che tutti pensano alla stessa cosa: il matrimonio. Tutti vogliono sposarsi all’improvviso, vogliono farlo ora, amor vincit omnia, persino l’obbligo di mascherina nel giorno del sì. E siamo solo all’inizio. L’anno del vero boom dei matrimoni sarà il 2022 (il trend è mondiale, secondo l’ultimo Wedding Industry Report, negli Stati Uniti le cerimonie nel 2022 saranno circa 2,47 milioni). Ora, dunque, ci stiamo solo preparando e la nostra città non è di certo da meno.
«Milano, in questo periodo, sta ritrovando un nuovo modo di celebrare i matrimoni. C’è un nuovo mood urban chic, in cui tutti vogliamo essere più vicini. Una nuova tendenza in atto, con questo boom, è quella di riscoprire le cose semplici e questo vuol dire facilità. Ed è per questo che si riscopre la città e la città, a sua volta, si fa scoprire». Parola di Mauro Adami, affermato wedding designer, direttore artistico del team Domo Adami e tra i maggiori esperti del settore wedding in Italia («wedding specialist che ha nel cuore la nostra grande metropoli, che da sempre ci fa onore nel mondo», ci tiene a precisare).
Continua: «a Milano si stanno scoprendo nuove sedi di celebrazione che non sono più il solito Palazzo Reale. Ci sono delle bellissime cascine che ricordano gli scenari della Toscana, come Cascina Monastero, con i suoi porticati meravigliosi, Cascina Turro, con il suo ricercato sapore agricolo, l’aristocratica Villa Litta o l’elegantissima Villa Scheibler.
Sono location molto gettonate e dislocate su un territorio ampio della città, anche ai suoi confini, fino alla campagna, ma pur sempre a Milano, vicino ai nostri luoghi del cuore. Perché non immaginarsi dei cori e delle arpe nelle sedi comunali della città per il giorno del matrimonio? Non è un caso se abbiamo sempre presente nella testa l’immagine di Carrie di “Sex and The City” che corre per lo scalone, in pieno centro, vestita da sposa: è nella metropoli che ama, con le sue amiche, non distante dai suoi luoghi preferiti. Un sogno che si tende a invidiare, ora più che mai».
Sono tanti gli innamorati che in questo periodo non rinunciano al centro città. «Con il green pass alla mano sono molto richiesti anche i roof degli alberghi più sontuosi, i locali trendy come Ceresio 7 o i nuovi ristoranti dei grandi chef. Milano è alla portata di chi sa scegliere il meglio e la città, in questa sua fase di rinascita, è facilmente raggiungile».
Il lusso della semplicità è ciò che il romantico a Milano adesso desidera anche per la cerimonia, ovvero per il momento prima dei festeggiamenti. «Tra le location più richieste c’è la Basilica di Sant’Ambrogio, oppure la Chiesa del Santissimo Redentore, ma anche chiese più piccole e caratteristiche come quella di San Cristoforo sui Navigli. Per la cerimonia civile o simbolica, la scelta è molto ampia – ci racconta invece Lia Baruffato, esperta wedding & event planner, ideatrice di Forevery Wedding -. Il mio consiglio è di muoversi con largo anticipo con la scelta del posto in cui celebrare la cerimonia, per non rischiare di non trovare date disponibili: molti spazi, in questo periodo, vanno in overbooking».
Nella Milano che riparte – e che si sposa – c’è poi un elemento degno di nota: il matrimonio è sostenibile. «Pensiamo ai luoghi scelti a Milano per il ricevimento. Mi viene in mente Palazzo Parigi, che offre ampie sale e un servizio impeccabile in totale sicurezza, ma la scelta green non è di certo da meno», continua la wedding planner. «Ne è un esempio la grande richiesta di Milano Scala, con la sua incredibile Sky Terrace e la sua grande attenzione alla sostenibilità».
«I matrimoni sostenibili sono infatti sempre più di grande tendenza, e le location si stanno attrezzando anche in questo senso per offrire un servizio molto vicino a chi ama l’ambiente e vuole rispettarlo anche nel giorno del matrimonio. In questo senso ma non solo, perché possiede spazi molto caratteristici e un’ottima cucina a chilometro zero – anzi, a “chilometro vero” come lo definisce lo chef Nicola Cavallaro – anche Cascina Cuccagna è un’ottima scelta».
Insomma, a Milano, in questo periodo, ci si sposa, punto e basta. Anche con la mascherina, o se si deve cambiare location all’ultimo momento. «Una volta chiariti i termini con cui è stato possibile ripartire con matrimoni ed eventi – conclude Lia – le richieste sono aumentate e noi del settore abbiamo potuto riprendere in mano i progetti che erano stati accantonati momentaneamente a causa del Covid. In molti chiedono anche semplici consulenze per quanto riguarda le norme da seguire, su come procedere con il green pass e con eventuali tamponi, in modo da essere più chiari possibile sia con i propri invitati sia nel rapporto con location e fornitori di riferimento».
Sembra lontano anni luce, eppure è solo di tre anni fa, il primato di Milano “capitale italiana dei single”, quando l’anagrafe del Comune riportava più di 400mila cuori solitari registrati. Single che forse hanno cominciato a scriversi in lockdown e che poi, si sa, da cosa nasce cosa.