Food & drinks La città che non si ferma: le nuove aperture di Milano

Il nuovo Mercato Centrale di Milano è solo una delle tante novità di questo ultimo periodo. Nella fase della ripresa nascono continuamente nuovi ristoranti, locali, bar, pasticcerie che prima non c’erano: la città riparte dalle nuove aperture

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Là dove c’era uno spazio abbandonato sul fianco della Stazione Centrale, proprio al suo interno, con affaccio su piazza Quattro Novembre, ora c’è il Mercato Centrale di Milano. Aperto dallo scorso 2 settembre, si sviluppa su due piani e ospita una trentina di botteghe di produttori artigianali, proprio come i suoi fratelli maggiori di Firenze, Roma e Torino. Aperto tutti i giorni dalle sette a mezzanotte, nei suoi più di 4500 metri quadri di sapori, profumi e creatività (le insegne e le pareti ricordano le tele di Basquiat) si trova di tutto.

Dal pesce all’American barbecue di Joe Bastianich, dal pane di Davide Longoni ai mitici ravioli cinesi di via Paolo Sarpi nello spazio del giovane ristoratore cinese Agie Zhou. Per chi vuole bere un cocktail artigianale ci pensa il bartender Flavio Angiolillo. Per chi è in cerca di un regalo dell’ultimo minuto ci sono persino le creative composizioni floreali della cantafiorista (canta e si destreggia tra i fiori) Rosalba Piccinni di Potafiori.

Tra chi fa smart working, chi ha scelto di passare qui la pausa pranzo o la serata, chi è di corsa per paura di perdere il treno, la sensazione comune è una sola: questa è la città che sembra avere tutta l’intenzione di ricominciare da dove eravamo rimasti.

Il Mercato Centrale è soltanto uno dei recenti segnali di una Milano che, nella sua fase di ripresa, riparte dalle nuove aperture. Ristoranti e locali che prima non comparivano su Google Maps adesso sono tutti da provare. Dal caffè del mattino al cocktail del dopo cena, ecco solo alcuni suggerimenti tra le nuove e più recenti aperture, scommesse (che sembrano essere tutte vinte) di chi, in quel «Ce la faremo», ci ha creduto veramente.

Si comincia dalla colazione. La prima novità ci porta a NoLo, popolarissimo rione a Nord di Loreto, un po’ wannabe Brooklyn, Soho, o mille altri quartieri creativi in giro per il mondo in piena gentrification, ricchi di hub, queer club e mille altre definizioni che piacciono tanto ai Nolers ma chissà poi che significano.

A settembre 2021, nella centrale via Varanini, spunta Fòla, inaspettata pasticceria e bottega tutta healthy e girl power. Baulus e torte frangipane tra le squisite proposte guilty-pleasure della colazione anticipano una gastronomia decisamente salutare pensata invece per il pranzo. Da provare.

Nei pressi di piazzale Piola ha da poco fatto capolino la curiosa Tone – Bread & Wine Lab. Una bakery in Città Studi un po’ italiana e un po’ “resto del mondo” che produce i suoi lievitati con il tone, il forno georgiano rivestito d’argilla. Tante le specialità salate ma, per cominciare bene la giornata si consiglia il banana bread oppure il Rugbraud, tipico pane islandese, un dolce di segale con il miele che secondo la tradizione si cuoce sottoterra.

Pausa pranzo. Ogni imbruttito che si rispetti non può non pensare al poke. A fine settembre ha aperto la nuova sede di Pacifik Poke in corso di Porta Vittoria 42, nuovo luogo in cui provare le tipiche bowls hawaiane. Testone, invece, è una doppia curiosa novità: da giugno in zona Bocconi e da settembre anche in Darsena, si tratta della prima catena dedicata alla torta al testo tradizionale umbra, realizzata ancora come al tempo dei Romani, ovvero su una pietra circolare (il testum) e finita con la cottura dove la cenere ricopre totalmente l’impasto.

Da gustare vuota o ripiena di ciccioli, con porchetta, erbette e salsicce o prosciutto e caciotta. Da non perdere anche le specialità umbre come il barbozzo (guanciale umbro), la coppa di testa, il capocollo, il lombetto e le stringhette (sottili fettine ricavate dalla pancetta) e altre golose diavolerie della norcineria umbra. Viene già fame.

Molto più di un semplice panino, il mitico Panattonin è anche il nome del locale appena arrivato in città che fa dei gustosi panini con il panettone, tutto l’anno. Una piccola gastronomia in zona San Siro riscopre infatti l’antica ricetta dell’impasto del panettone con l’aggiunta di zucca e miele: il panino è servito, può essere farcito con la cotoletta ma anche, per chi ha fame, con i mondeghili o con lossbus.

Nel cuore pulsante di Isola ci arriviamo per l’aperitivo. Al 32 di via Borsieri, tra le ultime novità, spunta il sofisticato Tusa. Contemporaneo cocktail bar, propone i grandi classici della mixology internazionale e drink d’autore da sorseggiare fino a tarda notte. Una chicca? Per un periodo di tempo limitato la drinklist ha intonato le note di “Com’è bello far l’amore”. Questo il nome del cocktail che ha voluto omaggiare Sua Maestà Raffaella Carrà a base di Liquore Strega, Rum, Lime, Arancia, Pepe, Liquore alla camomilla, Egg white. Dall’altra parte della città, invece, per scoprire Olivia’s Garden. Il delizioso negozio di fiori e di piante in via Ponte Nuovo permette anche di assaporare cocktail dal tocco botanico, negli spazi interni o nel giardino segreto, nei mesi più caldi.

Buone nuove anche all’ora di cena. Sui Navigli ha da poco aperto il Baslà, il ristorante che serve i piatti nelle padelline tipiche di Milano, i baslot, consigliato soprattutto agli amanti della carne.

All’interno dello storico Anteo Palazzo del Cinema, invece, ha da poco alzato il sipario Miro – Osteria del Cinema, ricavata per una sessantina di coperti su due livelli nello spazio che negli anni ’30 era destinato al palco, ai camerini degli artisti e alle luci del Cinema Teatro d’Annunzio. Si entra accolti da una grande quinta illuminata, il palcoscenico intorno è rosso porpora e in alto, nella sala principale, ci sarà presto un tavolo sospeso apparecchiato, installazione unica che invita gli avventori ad accomodarsi. Nel piatto? Ispirazioni cinematografiche, naturalmente, da “Ratatouille” (con zucchine, melanzane e pomodori) a “Bianco, rosso e Verdone (ovvero una tartare di pomodoro con burrata e salsa al basilico) fino al “Ciak (il dessert con cioccolato, pop corn, mango, lampone).

Tutto Meneghino è infine il consiglio per una birra dopo cena con gli amici. Fa capolinea da questa estate 2021 alle Colonne di San Lorenzo Meneghino – Birra e Cucina. Si entra in un vecchio tram Atm, perfettamente curato nei colori e nei dettagli e ci si lascia affascinare dall’atmosfera un po’ retro. E si beve buona birra, naturalmente.

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