«Il tempo è scarso, è una risorsa che va vissuta a pieno e per farlo ci vuole il ritmo giusto». Sono le parole di Stefano Domenicali, neopresidente di Formula 1, ex amministratore delegato di Lamborghini, che con il tempo e la velocità ha un rapporto speciale. «Viviamo di cadenza, di ritmo, ci sono sempre tempi da rispettare», dice Domenicali dalla fabbrica Lamborghini.
Il manager italiano è al centro di “The Human Pace”, il quarto episodio della docuserie “Tech.Emotion – Empower Human Potential”, prodotta da Emotion Network in collaborazione con Facebook e co-prodotta dal Lotus Production, trasmessa su Sky Arte (il lunedì, alle 20.40) e su Sky TG24 (il mercoledì, alle 21.15).
La docuserie ha l’obiettivo di creare una nuova visione in grado di unire tecnologia e creatività, per far emergere, su scala internazionale, tutte le potenzialità dell’Italia.
Oggi come non mai, ridefinire il tempo umano significa godersi la velocità ma capire quando decelerare, annullare le distanze per aspirare alla profondità e alla durata degli istanti che ci fanno sentire vivi.
Al fianco di Domenicali, infatti, in “The Human Pace” ci sono l’imprenditore Bibop Gresta, fondatore di Hyperloop Italia, l’ex lunghista e triplista Fiona May, il pilota Felipe Massa e Livia Cevolini, Ceo di Energica Motor Company. I protagonisti si uniscono così per far conoscere agli spettatori un nuovo concetto di velocità, in cui tempo e spazio diventano le variabili di un’innovazione tecnologica dal volto umano che parte dall’Italia per raggiungere traguardi sempre più lontani.
«I protagonisti del quarto episodio abitano mondi distanti tra di loro, lo sport, i motori, i trasporti, ma tutti in qualche modo hanno rivoluzionato il concetto di spazio e di tempo, le coordinate attraverso cui il mondo si modella e prende forma», dicono a Linkiesta Danilo Carlani e Alessio Dogana, i due registi della serie.
In questo quarto episodio, la docuserie ci ricorda quanto la pandemia abbia scandito in maniera diversa il tempo di ogni singola persona, ne abbia stravolto i ritmi e cambiato la regolarità: il confinamento, per molti mesi, è stato soprattutto temporale.
«La pandemia – dicono Carlani e Dogana – ci ha costretto a ripensare il nostro tempo in termini qualitativi, non solo quantitativi. Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle un rapporto col tempo inedito: più fluido e indefinito. Questo ci porta necessariamente a guardare verso “un dopo” che non potrà essere la semplice ripresa del “prima”».
In tutta la docuserie i registi hanno un ruolo chiave nella definizione e nella valorizzazione dei paesaggi, delle ambientazioni, degli spazi in cui si muovono i protagonisti di ogni episodio. “Tech.Emotion – Empower Human Potential” vuole valorizzare le caratteristiche della creatività tipicamente italiana, mettendo al centro il potenziale delle persone e l’innovazione tecnologica, ma allo stesso tempo racconta le bellezze e la varietà del territorio anche in senso geografico, fisico.
«Volevamo dare alla docuserie uno stile asciutto, definito, ma che avesse anche una grande carica emozionale in modo da valorizzare soprattutto il legame tra i protagonisti e i loro luoghi: Modena e Bottura, la relazione storica tra Milano e Prada o quello che significa l’Etna per Oscar Farinetti. Non volevamo mostrare un’Italia “da cartolina”, bensì raccontarla con estrema autenticità come luogo ideale dove un nuovo umanesimo digitale può prendere forma e contaminare il resto del mondo» dice il duo registico.
Ogni puntata della docuserie mira ad ispirare il pubblico attraverso una conversazione appassionata tra gli ospiti, esplorando alcuni dei più iconici successi italiani (design, stile di vita, manifattura, alta cucina, moda, arte), coinvolgendo realtà consolidate italiane e straniere in diversi settori dell’innovazione, oltre a startup e scale-up.
In questo, “The Human Pace”, ambientato nella Motor Valley italiana, in Emilia-Romagna, riesce perfettamente a mettere al centro il potenziale dell’innovazione tecnologica italiana, l’eccellenza della tecnica, ma anche la creatività e l’estro dei protagonisti.
«Questo episodio è ambientato in un distretto che da solo conta un indotto di circa 16.500 imprese con quasi 100mila addetti, e un volume di esportazioni pari a 11 miliardi di euro all’anno. Ma non è solo un discorso di numeri, lì è tutta una questione di cuore, creatività, passione. Un’energia straordinaria che coinvolge tutti nella stessa maniera: dal top manager al più giovane meccanico o artigiano. Non abbiamo mai percepito niente del genere in nessun altro luogo al mondo».
“Tech.Emotion – Empower Human Potential” è stata creata da Facebook e da Emotion Network, la media company fondata a Milano da Mattia Mor, Karin Fischer, Gianluca D’Agostino, Massimo Redaelli, Alec Ross, Claude Finckenberg e Thomas Schneider e co-prodotta con Lotus (Leone Film Group) nelle persone di: Enrico Venti, produzione esecutiva, Salvatore De Chirico, sceneggiatura, Danilo Carlani e Alessio Dogana, regia.