A creare un trait d’union fra cibo e bellezza ci ha pensato Isamaya Ffrench, 31 anni, oggi Global beauty director di Burberry, nonché make up guru con la passione per la cucina e 313mila followers solo sulla sua pagina Instagram. Nel 2015 Isamaya presentò infatti per la prima volta a Londra, al Bistrothèque, il ristorante degli estrosi Pablo Flack e David Waddington, una provocatoria cena a base di cosmetici culinari – I Ffrench Pharmaceuticals – con porzioni preparate in pack farmaceutici (in totale sei) come il Layered Collagen BBLT, una crema di gelatina con barbabietola rossa, pancetta, lattuga e pomodoro, il (Bot)Ox succo di brasato servito in siringa o un rossetto al cioccolato completamente commestibile. L’idea, quanto meno estrosa, venne poi ripresentata a Hong Kong Art Basel, nel 2017, servita da camerieri in camice bianco, per sottolineare – come afferma la stessa Ffrench – «l’ossessione per i trattamenti di bellezza e gli integratori del mondo dell’oggi». E se i Ffrench Pharmaceuticals sono il concetto estremo dell’estetica associata al cibo, la vera verità è che oggi tante aziende si sono convertite a ciò che è bio, “rubando” alla natura i suoi principi attivi per comporre creme e prodotti beauty. Dato testimoniato da Iri, l’Istituto per la Ricostruzione Industriale, che ha stimato come, nel solo 2019, le linee bio abbiano inciso per il 7,7 per cento sui consumi, con una crescita dell’8%.
A ben vedere l’elenco, dai piccoli produttori di nicchia alle maxi industrie, è lunghissimo. C’è la danese Tina Søogaard che ha creato la linea di skincare Ecooking a base di oli 100% organici che potrebbero essere tranquillamente mangiati tanta è la loro purezza, o l’austriaca Ringana, azienda di cosmesi “fresca” fondata 25 anni fa da Andreas Wilfringer e Ulla Wannemacher, dove fra caps e packs ci si muove liberi fra frutta e verdura e tutti i loro potenziali con proposte dedicate a corpo, capelli e denti.
«Un vero cibo per la pelle» come lo definisce Stefania Balzarotti, partner Ringana. «Ogni prodotto viene realizzato solo con materia prima vegetale, senza conservanti. Ad esempio, l’olio per denti è a base di olio di sesamo, senza microplastiche, e porta nelle case il principio dell’Oil pulling, meglio conosciuto come sciacqui con olio, pratica che arriva dalla tradizione ayurvedica, utilizzando proprio l’olio per la pulizia del cavo orale e sostituendo potenzialmente il normale dentifricio. Oppure il Fresh Scrub con base di idrolato di arancia, olio di mandorla, olio di semi di canapa, bambù e granuli esfolianti di luffa, che rimuove delicatamente le cellule morte grazie alle sue componenti naturali, anche questo, ovviamente, privo di microplastiche».
Sullo stesso principio agisce l’australiana The beauty chef – omen nomen – fondata da Carla Oates, pioniere dal 2009 nella categoria bellezza interiore. Nata come azienda di integratori oggi moltiplica la sua produzione creando prodotti a base vegetale come il Flora Fix Balm, con cocco “giovane” biofermentato, o i Brighter Boost che utilizzano il succo di papaya fermentato con effetti idratanti e antiossidanti, fornendo collagene in maniera naturale. «Non sembra molto affascinante, ma l’intestino è dove vengono piantati i semi per la salute e la bellezza», afferma la Oates. «La pelle chiara e luminosa si verifica quando si alimenta il corpo con cibo denso di nutrienti e si coltiva un microbioma intestinale sano, il mini ecosistema che vive all’interno di ognuno di noi e che ospita trilioni di microrganismi e oltre 1000 diverse specie di batteri». Dunque, belli dentro, ma anche fuori.
Non a caso Fratelli Carli, che dal 1911 produce il rinomato olio da cucina, anni fa ha creato Mediterranea, una linea cosmetica che sfrutta il potere emolliente dell’olio di oliva in primis, seguita poi da prodotti a tutto tondo per corpo, viso e make up, sempre con componenti naturali. E oggi sugli scaffali di profumerie e corsie beauty dei supermarket è tutto un tripudio di avocado, bacche di goji, papaya, cocco, kiwi, mela o lampone. Ottimi anche nel fai-da-te. Hai le borse sotto gli occhi? Applica i cetrioli. Vuoi una sferzata rinfrescante al viso? Utilizza la lattuga iceberg o la patata o il pomodoro (che oltretutto è anche un ottimo antiossidante). E così via.
In fondo, se il tre stelle Michelin Massimiliano Alajmo, in collaborazione con il Maestro Profumiere Lorenzo Dante Ferro, ha creato un’essenza per la casa come Memoria con note fresche e agrumate, “per dare vita a una cucina invisibile che ci conduce in altri scenari e crea nuove sensazioni”, allora è proprio vero che il cibo non sta solo nel piatto.
Insomma, sfruttare ortaggi&co. per la bellezza è assai di moda. Ed è proprio sul concetto di benessere attraverso la natura che arriva anche la proposta di Palazzo di Varignana, un esclusivo resort, ma anche un’azienda agricola, immersa nei colli bolognesi con un oliveto di 150 ettari, il più grande dell’Emilia Romagna, vigneti e frutteti e una preziosa produzione di zafferano.
Da ciò che la terra fornisce vengono proposti trattamenti beauty nei 3700 metri quadrati della sua Spa, in un alternarsi di vasche, docce sensoriali, aree relax, stanze del sale come la Cava d’oro bianco o la Grotta dei calanchi, dall’effetto rilassante e detossinante. Qui con lo zafferano, prodotto all’interno dell’orto giardino di Rio Rosso, viene realizzato un trattamento di 80 minuti che combina massaggio anti-age e anti inquinamento – il trattamento viso well age antipollution allo zafferano – in cui si utilizzano le proprietà anti ossidanti dei pistilli del Crocus sativus con la vitamina C, per dare alla pelle luminosità e pulizia. Lo stesso avviene con l’Olive oil ritual massage, un rituale, a scelta, di 50 o 80 minuti, che utilizza l’olio locale spennellato, letteralmente, sul corpo. All’uomo è dedicato il trattamento al Sangiovese pensato per combattere i segni del tempo e con un altissimo potere idratante, per chiudere poi con le proprietà del melograno – alla tenuta se ne trovano ben 2674 esemplari – dai cui semi si estrae la formula ideale per trattare pelli disidratate, arrossate e segnate e che viene utilizzato per il trattamento Fresh legs al melograno, per lenire pelli disidratate, arrossate e segnate dallo stress. Lo diceva già Ippocrate “lascia che il cibo sia la tua medicina”. Pare valga anche per l’estetica.