I binari del tranelloNon fate guardare ai vostri figli Bob il Treno, è orrendo e pericoloso

Un lavoro sciatto, mal disegnato e stupido. Affascina i bambini più piccoli con filastrocche e musichette ma non bisogna assecondarli. È una copia mal riuscita di un originale inglese e ha contenuti inquietanti se non proprio disturbanti, di sicuro inadatti a un pubblico di bambini

da Youtube

BOB IL TRENO – Primevideo

Ogni famiglia ha il proprio cartone tabù. Quello che, per qualche ragione, non vogliamo far vedere ai nostri figli e ogni volta che scorriamo le home dei canali streaming preferiti desideriamo con tutto il cuore che non ne veda la locandina. Perché loro sceglieranno sempre quello, nonostante l’offerta tanto variegata, e non punteranno ai bellissimi di Miyazaki che stanno proprio lì accanto, ma a quell’orrendo cartone che hanno impiegato venticinque minuti a realizzare, e forse a occhi chiusi.

Il cartone di questa nuova puntata è uno dei più osceni che mi sia capitato di vedere, tanto nella mia infanzia quanto in quella di mio figlio ed è l’unico cartone che è stato in grado, pochi giorni fa, di farmi trasgredire alla regola che mi sono data: non mentire mai a tuo figlio, ma spiega sempre le ragioni per cui non può fare una certa cosa. Quando perciò mi ha chiesto con una certa insistenza di guardare Bob il treno, io ho detto sbrigativamente «No, quello no, purtroppo lo hanno tolto, è rimasta la locandina ma non c’è più». Una bugia detta così male che di sicuro se ne è accorto, ma non ha voluto infierire sul mio già mastodontico senso di colpa.

Perché ce l’ho tanto con Bob il treno?

Innanzitutto perché è disegnato malissimo e colorato peggio: non c’è un’idea artistica, è un insieme di forme e colori sgargianti che tuttavia non danno mai una sensazione di vitalità, ma di buio e contrizione. È tutto geometrico, le facce dei bambini che ogni tanto appaiono nei vari segmenti di ciascun episodio sono scavate da lunghe ombre, gli occhi sempre un po’ strabici, espressioni del tutto innaturali e si muovono a scatti.

Bob è, naturalmente, un treno. Per la maggior parte del tempo canta filastrocche e canzonette di grande popolarità fra i bambini dei nidi e delle scuole dell’infanzia. Una di queste: «cinque bambini saltano sul letto, uno cade giù e si rompe il cervelletto». Sfido chiunque ad ascoltare questa canzone senza una punta di angoscia e di atavico terrore, solo a sentire la parola cervelletto viene la pelle d’oca.

L’intenzione di Bob è istruire i bambini piccoli impartendo lezioni basilari sull’alfabeto, i numeri, i versi degli animali. Le rime cantate sono ripetitive, come mantra e preghiere che non servono a guadagnare un posto in paradiso, ma uno all’inferno. Vi sarete accorti che i bambini si lasciano molto sedurre dai cartoni, dalle immagini e dai suoni che scorrono davanti ai loro occhi e a volte si ha la sensazione che siano completamente rapiti. Con Bob il treno, dovete moltiplicare tutto questo per dieci, perché la sensazione che avrete è che i vostri figli siano stati rapiti dagli alieni.

Non vorrei spaventarvi troppo, ma se guardate nei loro occhi vi sembrerà che Bob il treno stia succhiando via la linfa vitale dai bambini. Bob il treno come un mago oscuro, Bob il treno come il demonio, Bob il treno come il nuovo lupo nero che faresti bene a non incontrare nel bosco. Se vi sembra che stia esagerando è perché per vostra fortuna non siete finiti a guardare uno degli episodi più terrificanti e, a mio avviso, violenti di questa serie.

Lo trovate su youtube, finora conta più di 15 milioni di visualizzazioni. All’inizio dell’episodio Bob, con voce da robot rigenerato, dice ai soliti bambini strabici di seguirlo in un posto eccezionale e li porta in un campo militare. Qui incontra le armi e i carri armati, i quali sostengono senza alcun pudore di «proteggere il Paese e i suoi confini».

Poi «Arriva il bombardiere! Guardate bambini!».

«Ciao Bob, mi chiamo bombardiere, e i nemici faccio tremare, le mie bombe distruggono qualsiasi obiettivo, sia sulla terra che per il mare!». Bob il treno è prodotto da una casa di Mumbai ed è stato disegnato sulla falsariga del famoso Trenino Thomas, un cartone animato assai popolare in UK, Thomas è diventato mascotte di tantissimi bambini e bambine da intere generazioni e ancora oggi la produzione continua. I piccoli non vanno molto per il sottile, se vedono il Trenino Thomas, gli sembrerà inizialmente che Bob il treno sia lo stesso cartone, ma quando capiranno l’inganno sarà troppo tardi e non smetteranno di fissarlo con gli occhi dilatati come un tossicodipendente guarda la sua droga preferita.

Bob è un prodotto dell’algoritmo, esiste una selva molto oscura su Youtube dove fare attenzione ai contenuti che appaiono a prima vista innocui e invece sono dei tranelli diabolici e molto, molto inquietanti. La riproduzione automatica può proporre video che a un occhio sbadato sembrerebbero normali, come Peppa Pig o Topolino, e invece sono riproduzioni degli stessi cartoon con all’interno scene disturbanti e molto poco adatte a un pubblico di bambini piccoli.

Da anni le segnalazioni si sono moltiplicate e oggi è molto più raro inciampare in questi video horror, ma non impossibile. Si tratta in ogni caso di produzioni di cartoon su cui non esiste nessuna supervisione, fatti malissimo, privi di narrazione e senza un reale fine educativo e pedagogico, inquietanti perché sono brutti e vuoti e perché, come un canto di sirena, ipnotizzano senza portarti da nessuna parte.

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