Caro vitaL’emergenza inflazione nel futuro ancora incerto degli italiani

Quali saranno i comportamenti dei nostri connazionali nel 2022, sospesi tra la voglia di cambiamento – con al primo posto la sostenibilità e la fiducia nella tecnologia – e l’incertezza determinata dalla ripresa dell’inflazione, anche della spesa alimentare? Rispondono due studi di Coop

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In bilico sul bordo del trampolino, pronti al grande salto verso il nuovo futuro a cui la pandemia sembra aver dato inizio, ma allo stesso tempo su quello stesso trampolino ancora trattenuti dalle incognite del momento. È l’istantanea degli italiani che si affacciano al 2022 scattata dalle due survey dell’Ufficio Studi Coop condotte a dicembre 2021:

  1. La prima, “2022, Coming Soon – Consumer”, svolta in collaborazione con Nomisma su un campione rappresentativo della popolazione italiana.
  2. La seconda “2022, Coming Soon – Manager” sulla community di esperti del sito italiani.coop.

Le parole e la lista dei desideri
Le parole da accostare ai prossimi 12 mesi sono le stesse dell’anno appena trascorso: speranza (la indica il 32% del campione consumer), ripresa (16%), cambiamento (15%). Ma nel 2022 è soprattutto il timore a crescere, più che raddoppiando dal 3% al 7% rispetto allo scorso anno. Con la generazione Z (i nati fra il 1997 e il 2012) che più di tutte vive la contraddizione del momento, si trova infatti in quel segmento del campione la media più alta di coloro che scelgono la parola timore (9%) e allo stesso tempo la percentuale più evidente di chi spera nel cambiamento (19%). A preoccupare maggiormente secondo il 47% dei manager intervistati è soprattutto l’instabilità politica (con gli effetti sui possibili ritardi del Pnrr) e la crescita dei prezzi, stimata dal nostro panel al 2,9%.

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