Corona EconomyIl falso mito dell’«anno nuovo, vita nuova», i prossimi sostegni e la road map aggiornata del Pnrr

Nella newsletter di questa settimana: perché gennaio non è per forza il mese migliore per cambiare lavoro, gli interventi in arrivo su ristori e caro bollette, le crisi aziendali sul tavolo del governo nel 2022, le nuove norme su stage, cassa integrazione e smart working. Ma anche la nuova geografia e la nuova mappa da seguire per quest’anno. Ascolta il podcast!

(Unsplash)

ANNO NUOVO, LAVORO NUOVO?
Sulla spinta dell’aumento delle dimissioni del 2021 e l’arrivo del nuovo anno, in tanti potrebbero pensare che non ci sia momento migliore di gennaio per mollare il vecchio capo e lanciarsi finalmente in una nuova avventura professionale. La pandemia, poi, ci ha fatto ripensare il senso del lavoro e il primo mese sul calendario rappresenta di solito un nuovo inizio. Nonostante Omicron e la ripresa dei contagi aprano in realtà scenari imprevedibili. Ma da Bbc WorkLife arriva un monito: la narrazione secondo cui gennaio sarebbe il momento “migliore” per cambiare lavoro è solo un mito.

  • In realtà è difficile individuare un momento dell’anno ottimale, soprattutto ora che il Covid-19 ha rivoluzionato i tradizionali calendari di assunzione. Meglio concentrarsi sui tempi di carriera più adatti a sé, dicono gli esperti. E capire prima in quale settore o azienda è più opportuno spostarsi.

A ognuno il suo Ogni Paese, tra l’altro, ha un suo calendario per le nuove assunzioni. In Europa e negli Stati uniti, di solito, a dicembre le assunzioni calano e gennaio è storicamente un mese chiave per essere assunti. I dati di LinkedIn mostrano che in Francia, prima della pandemia, a gennaio c’era il 47% in più di assunzioni rispetto alla media mensile, negli Stati Uniti il 30% in più. In Italia, i mesi clou sono settembre e gennaio. Negli Stati Uniti, poi, ulteriori picchi si verificano anche a maggio e giugno, quando i neolaureati entrano nel mercato del lavoro. In gran parte dell’Europa c’è un boom di assunzioni a settembre, con la fine delle vacanze estive. Ma in altri Paesi non è così. In Cina a marzo, mese successivo al capodanno cinese, le assunzioni sono superiori del 32%. Negli Emirati Arabi Uniti, invece, le aziende sospendono le assunzioni fino a dopo il Ramadan. I tempi di assunzione, poi, possono variare a seconda del settore e dell’azienda.

Calendario imprevedibile In ogni caso, il Covid-19 ha stravolto ogni schema. A dicembre 2021, in Italia erano previste 354mila assunzioni. A novembre 465mila. Più di quelle di gennaio, che si fermano a 458mila. Tra le dimissioni, la scarsità di candidati e la paura del contagio, la domanda di lavoro si è spostata ben oltre i soliti mesi di picco, concentrata nei settori esplosi con l’emergenza sanitaria, a partire da logistica, digitale e sanità.

Il lavoro al centro Josh Brenner, ceo di Hired, società di reclutamento basata sull’intelligenza artificiale, suggerisce quindi di non aspettare un mese in particolare per cambiare lavoro. Il mercato oggi è guidato dai candidati, dice. E il potere dei lavoratori sta aumentando, ha scritto pure il Financial Times. Le aziende hanno scoperto che la disponibilità di manodopera non è scontata, e fanno molta più attenzione di prima alle risorse umane. Secondo l’American Staffing Association, nel 2022 il 41% dei lavoratori cercherà un nuovo impiego. Più che di Grande Dimissione, dovremo cominciare a pensare alla Grande Transizione dunque. Ben oltre gennaio.

 

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TORNANO I SOSTEGNI
Il governo sta mettendo a punto un nuovo decreto sostegni a favore dei settori maggiormente colpiti dall’ultima ondata di contagi e dalle misure restrittive. Nel provvedimento, atteso intorno a giovedì, verrà riproposta probabilmente la cassa Covid per evitare nuovi licenziamenti, ci saranno sostegni immediati ai settori più colpiti, come turismo e discoteche, ma senza scostamento di bilancio. Almeno non prima del voto per il Quirinale.

  • La base finanziaria dovrebbero essere gli stanziamenti dei fondi speciali per i ministri accantonati dall’ultima legge di bilancio e i risparmi di finanza pubblica. L’idea sarebbe quella di arrivare a un decreto intorno a 2 miliardi.
  • Qualche anticipazione potrebbe arrivare oggi dalla conferenza del premier Mario Draghi.

La voce dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, oltre alla cassa integrazione per 13 settimane, chiedono che per i lavoratori la quarantena per contatto sia equiparata alla malattia. Ma, con 200mila contagi al giorno, l’esborso potrebbe essere enorme. Al momento si sta ragionando a una copertura solo per i lavoratori fragili. Mentre Maurizio Landini, segretario della Cgil, torna a chiedere l’obbligo vaccinale per tutti e lamenta ancora la mancanza di ascolto da parte del governo.

 

GREEN PASS AL LAVORO
Il calendario
 Dopo l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per gli over 50 dall’8 gennaio, per il lavoro continuerà a bastare il Green Pass base che si ottiene anche con il tampone. Dal 15 febbraio invece scatterà l’obbligo di Green Pass rafforzato per tutti i lavoratori (pubblici e provati) e i liberi professionisti di almeno 50 anni. Oltre alla sanzione di 100 euro una tantum, sono previste multe da 600 a 1.500 euro per i No Vax che sul luogo di lavoro si presentano senza Green Pass rafforzato, raddoppiate in caso di violazione reiterata. Oltre, ovviamente, alla sospensione dal lavoro senza retribuzione.

 

COSE DI LAVORO
Bollettino mensile I dati Istat di novembre 2021 confermano la ripresa dell’occupazione, con 64mila posti di lavoro in più in un mese. Si tratta quasi unicamente di lavoratori autonomi (+66mila), che tornano a crescere dopo mesi di perdite, contratti a termine (+19mila) e over 50. Rispetto al periodo pre-pandemia, mancano all’appello ancora 115mila posti di lavoro.

La lite sul lavoro agile Mentre molte imprese sono tornate al lavoro da remoto con la ripresa dei contagi, la resistenza del ministro Brunetta sul lavoro agile per gli statali alla fine si è conclusa con una circolare scritta insieme al ministro Orlando per «usare al meglio la flessibilità». Il criterio del 49% indicato da Brunetta non riguarda però la percentuale di statali a cui garantire il lavoro agile, ma il tetto del lavoro agile nella programmazione mensile.

Nuova cig Con la legge di bilancio 2022, è entrata anche in vigore la riforma degli ammortizzatori sociali in chiave maggiormente “universalistica”. Si va dalla cassa integrazione allargata alle nuove regole per chiedere la disoccupazione, fino all’estensione dei contratti di solidarietà.

Troppi stage Nel mare magnum degli emendamenti approvati con la legge di bilancio, sono previste anche norme più stringenti per attivare i tirocini extracurriculari, effettuati al di fuori del corso di studi, con sanzioni fino a 6000 euro per le imprese che non versano le indennità agli stagisti. L’obiettivo è quello di arginare gli abusi. Ma queste novità richiedono provvedimenti di attuazione. E la materia è di competenza delle Regioni, per cui servirà prima un passaggio in Conferenza Stato-Regioni.

 

CARO BOLLETTE
Incubo rincari Oltre al decreto sostegni, il prossimo provvedimento nell’agenda del governo è un ulteriore intervento per calmierare i prezzi delle bollette. Ma non si tratterebbe più di aiuti a pioggia, bensì di misure mirate per le famiglie e le imprese in difficoltà con i pagamenti. Lo stanziamento dovrebbe essere di ulteriori 3 miliardi.

Serrande abbassate Intanto, mentre l’inflazione a dicembre è cresciuta del 3,9%, soprattutto a causa dei beni energetici, molte aziende ad alto consumo di energia – tra cui fonderie, cartiere e produttori di ceramica – hanno annunciato che non riapriranno a causa dei costi delle bollette troppo elevati.

 

DOSSIER CALDI
Dove eravamo rimasti Da Gianetti ruote alla ex Whirlpool, da Embraco a Jsw, i tavoli di crisi secondo i dati del Mise si sono ridotti da 149 a 69. Ma i sindacati temono che il numero sia destinato a crescere. Già partita, infatti, la richiesta di una convocazione sulla Caterpillar di Jesi e sulla Bosch di Taranto, mentre si rincorrono voci su Marelli. Per la Speedline è stata fatta marcia indietro sulla chiusura dello stabilimento e per Gkn è partito un nuovo percorso con l’acquisto da parte del gruppo Borgomeo. Ma restano da risolvere i nodi di molte aziende del settore aereo, in primis Air Italy. Martedì 11 gennaio è prevista a Roma una manifestazione dei dipendenti licenziati.

Scacchiere Tim Su Telecom, invece, i consiglieri hanno chiesto nuovamente al presidente Salvatore Rossi la convocazione di un cda straordinario. Mentre nell’Agcom si è verificata una spaccatura sul coinvestimento di Tim per lo sviluppo della banda larga. E l’offerta amichevole di Kkr è ancora sospesa nel limbo, in attesa di una risposta.

Risiko bancario Sono attese a breve novità imminenti invece sull’offerta di Bper per Carige. Nel weekend, l’istituto emiliano ha migliorato l’offerta che potrebbe sbaragliare la concorrenza di Cerberus e Crédit Agricole. Ora il socio di maggioranza, ovvero il Fondo interbancario, dovrà decidere.

Acciaio fuso Inizio d’anno rovente per la ex Ilva di Taranto. L’articolo 21 del decreto Milleproroghe, che vuole spostare 575 milioni di euro dalla bonifica dei siti inquinati alla realizzazione dei futuri impianti per produrre acciaio con la decarbonizzazione, ha provocato l’opposizione di Pd, Cinque Stelle e Italia Viva, ma anche di sindacati e ambientalisti. Sono soldi che rientrano nei 1.1071 milioni sequestrati dalla Procura di Milano ai Riva.

 

PAZIENTE ITALIANO
Cronoprogramma Dopo i 51 obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza raggiunti entro il 2021, per il 2022 il programma concordato con la Commissione europea prevede 45 tappe per ottenere la seconda rata da 24,1 miliardi. Vale a dire sette traguardi al mese, difficilmente compatibili con scenari ipotetici di una crisi di governo.

 

ORIZZONTI 2022
La nuova geografia A inizio anno, un professore di Harvard e uno di Stanford hanno tracciato i trend principali del lavoro futuro, tra modelli ibridi, spostamenti dalle metropoli ai centri più piccoli e nuovi stili di leadership. Vox ha spiegato anche come il lavoro da remoto potrebbe ridisegnare l’America.

La nuova mappa E se, come emerso da una indagine di Inapp, i lavoratori delle piattaforme digitali in Italia sono oltre 570mila, ora si aspettano gli effetti della proposta di direttiva della Commissione europea. In un caso su due non si tratta di lavoretti, ma dell’impiego principale, con forme di subordinazione mascherata. Ma per il futuro del lavoro, scrive Fast Company, non dovremo più scegliere tra libertà del lavoro autonomo e sicurezza: «Le organizzazioni più lungimiranti e innovative saranno quelle che danno ai propri dipendenti il senso di libertà e flessibilità della gig economy insieme a tutele, sicurezza e alla consapevolezza di servire una missione più grande».

 

Buona settimana,

Lidia Baratta

 

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