Le Regioni stanno preparando una lettera indirizzata al ministero della Salute e all’Istituto superiore di sanità per chiedere di considerare casi solo i sintomatici nel conteggio giornaliero dei positivi ricoverati, ma anche di togliere il tampone di fine quarantena per chi non ha sintomi e di rivedere le regole per le scuole elementari.
La Lombardia partirà già domani. Ma altre Regioni, Piemonte in testa, sono pronte a seguirla, scorporando dai ricoveri Covid-19 quei pazienti entrati in ospedale per altre patologie, che hanno scoperto di essere positivi con il tampone di ingresso. Una mossa che allontanerebbe il passaggio nella zona arancione, con le nuove restrizioni previste soprattutto per i non vaccinati.
La prima novità che gli assessori alla Salute chiederanno – spiega Repubblica – riguarderebbe quindi la definizione di caso positivo, che andrebbe ad allinearsi alla posizione dell’Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie, secondo cui il contagio va ufficializzato quando c’è la positività al tampone ma anche sintomi compatibili con il Covid-19. E, a cascata, questa revisione dovrebbe portare anche a una modifica delle norme sull’isolamento. Proprio come è già previsto negli Stati Uniti, dove i Centri per il controllo delle malattie hanno raccomandato che il positivo asintomatico, se ha la terza dose, non deve fare la quarantena.
Se passa l’idea delle Regioni, i casi del conteggio giornaliero sarebbero quindi solo quelli delle persone sintomatiche, che oggi rappresentano una minoranza, circa il 30% dei positivi. Grazie al vaccino, è diventato molto alto il numero di coloro ai quali l’infezione non dà alcun problema.
Il parere del Comitato tecnico scientifico sulla questione dovrebbe arrivare venerdì. Ma la Lombardia ha già deciso di muoversi in questa direzione, diramando una circolare a tutti gli ospedali in cui dispone, da domani, il nuovo sistema di conteggio dei positivi. «La Regione Lombardia – si legge – sarà in grado di distinguere all’interno dei “ricoveri Covid positivi” dei propri ospedali, quali ricoveri afferiscono direttamente a una patologia “Covid-dipendente” (polmoniti e gravi insufficienze respiratorie) e quali invece si riferiscono a pazienti ospedalizzati per altre patologie e poi riscontrati positivi al tampone pre-ricovero».
Il motivo di questa scelta è di «dare una rappresentazione più realistica e oggettiva della pressione sugli ospedali causata dal Covid. Per ora, non avendo ancora ricevuto nuove indicazioni in tal senso dal Ministero come da nostra richiesta, il flusso trasferito sarà ancora “unico”, privo quindi della distinzione sopra specificata».
Insomma, per fotografare nel modo giusto la pressione sugli ospedali bisognerebbe smettere di conteggiare chi viene ricoverato per un’altra patologia e poi scopre di essere positivo dopo i controlli. Queste persone, spiegano le Regioni, non andrebbero tra l’altro ricoverate nei letti destinati agli infettivi. Così i dati di occupazione dei letti, in base ai quali si determinano i colori, sarebbero più bassi di circa un terzo.
Al momento, gli esperti del ministro della Salute sarebbero critici sulla linea delle Regioni. Mentre è in arrivo il Dpcm che contiene la lista delle attività commerciali essenziali, dove si potrà entrare senza il Green Pass base, quello che si ottiene anche con il solo tampone. Si entrerà senza tampone in negozi alimentari, supermercati, edicole e tabaccherie. Per «esigenze sanitarie urgenti e indifferibili» si potrà entrare anche in ospedali, ambulatori medici, farmacie e studi dentistici. Nei palazzi di giustizia gli unici esentati saranno «i testimoni e le parti del processo», quindi imputati e vittime dei reati. Senza certificato si può andare a esporre denuncia al commissariato o in una stazione dei carabinieri. Tutto questo fermo restando l’obbligo di vaccinazione per gli over 50.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla Camera ha annunciato che il suo dicastero «invierà un elenco per indicare gli inadempienti all’obbligo vaccinale tra gli over 50 nel pieno rispetto della privacy». Sarà poi l’Agenzia delle Entrate a inviarlo agli interessati, «con la possibilità di un contraddittorio come previsto dai principi costituzionali».
Ieri intanto è stato segnato un record di vaccinazioni, con quasi 700 mila somministrazioni. L’ufficio del commissario straordinario Figliuolo ha fatto sapere che entro domani saranno distribuite 4 milioni di dosi. Ma ieri è stato segnato anche il record del numero dei decessi: 313, la cifra più alta dal 27 aprile. Anche se, a pesare sul dato, ci sarebbe un ricalcolo della Toscana.