Riapertura gradualeLa roadmap del governo per il ritorno alla normalità

La curva epidemiologica consente di allentare le misure di contenimento, come la rimozione delle mascherine all’aperto e la riapertura delle discoteche. Ma l’esecutivo preferisce usare molta prudenza: Draghi vuole evitare fughe in avanti che potrebbero poi costringere a ristabilire alcuni obblighi

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Prima le mascherine all’aperto, poi le discoteche, infine le mascherine al chiuso e il green pass. Il governo immagina un percorso a tappe, graduale, per il ritorno alla normalità. La roadmap individuata dall’esecutivo comincia oggi e termina il 15 giugno, quando scade l’obbligo vaccinale per gli over 50.

Nonostante l’Italia abbia superato la soglia simbolica e drammatica dei 150mila morti, i dati dell’evoluzione della pandemia sono confortanti. I nuovi casi di contagio sono stati 75.861, 325 le vittime con un tasso di positività stabile all’11,1.

«L’atteggiamento del governo è mutato», scrive il Corriere della Sera. «La curva epidemiologica consente di allentare le misure di contenimento, come già sta avvenendo in diversi Paesi europei. Ma il ministro della Salute e il premier Mario Draghi concordano sulla necessità di riaprire gradualmente evitando fughe in avanti che potrebbero poi costringere a passi indietro, come già accaduto in passato. Difficile dimenticare l’estate del 2020, quando la scelta del governo di riaprire le discoteche contribuì al forte aumento di casi in autunno. Ora anche il settore che è stato fra i più penalizzati in questi due anni di emergenza può ripartire».

Il percorso, dunque, è tracciato, ma dovrà sempre tener conto anche dell’andamento della curva epidemiologica.

«Da oggi non si dovrà più indossare le mascherine all’aperto, ma bisognerà sempre portarle con sé e metterle in caso di assembramenti o situazioni dove non sia possibile stare a distanza dalle altre persone», scrive il Corriere. E riaprono anche le discoteche sempre seguendo i protocolli già approvati: potrà entrare soltanto chi ha il green pass rafforzato, quindi è guarito o vaccinato. Il limite di capienza non può essere superiore al 75% all’aperto e al 50% al chiuso.

La prossima data cerchiata in rosso sul calendario è il 31 marzo. «Quel giorno, così come stabilito dall’ordinanza firmata da Speranza, cadrà l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso. È possibile che in alcuni luoghi si decida di prorogare la misura mantenendola fino al 15 giugno, quando scadrà anche l’obbligo vaccinale per gli over-50», si legge sul Corriere della Sera.

C’è poi il tema del green pass obbligatorio. La Francia potrebbe rimuoverlo a partire da aprile: lo stesso iter potrebbe seguire l’Italia. «Ma per ora l’intenzione di Draghi e Speranza è mantenere la certificazione verde (rafforzata) per tutte le attività che presentano un alto rischio di contagio come bar, ristoranti, cinema, teatri, sale da concerto, negozi non di prima necessità», scrive il Corriere.

«Credo che già dal mese di marzo si possa prevedere un allentamento del green pass, graduale, partendo dai luoghi all’aperto», ha suggerito il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.

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