Lisbona è una città ricca di fascino, un luogo in cui si mescola eleganza e decadenza: non a caso è definita anche L’Avana europea. I colli su cui poggia mettono a dura prova le gambe ma i suoi miradouros (i panorami) ripagano della fatica. Perdersi tra le sue ruas significa rimanere incantati dai palazzi coperti di azulejos, le piastrelle che rendono Lisbona così piena di bellezza e colore. E in queste camminate è necessario esplorare anche la gastronomia lisboeta: dai sostanziosi e dolcissimi dessert alle declinazioni del bacalhau, dalle sardine arrostite ai sandwich di carne di maiale. Per mangiare come i local, infilatevi nelle tascas, le trattorie tipiche, specialmente nel quartiere dell’Alfama. Se vi serve qualche spunto, continuate la lettura.
Pastéis de nata / pastéis de Belém
I portoghesi amano i dolci e quello più iconico, tra una miriade di opzioni invitanti, è sicuramente il pastel de nata. Pastéis è il plurale, parola che vi servirà poiché nessuno si ferma a un pastel soltanto. Gli ingredienti sono semplici: pasta sfoglia che scrocchia piacevolmente sotto i denti, farcita con una crema di panna, tuorli, zucchero, farina e scorza di limone. Solitamente il tocco finale è una spolverizzata di cannella poco prima di addentare. A Lisbona soltanto se ne preparano decine di migliaia ogni giorno. I più famosi pastéis sono sicuramente quelli dell’Antiga Confeitaria de Belém, nel quartiere più turistico. Indubbiamente squisiti, vicini allo splendido Mosteiro dos Jerónimos, al Monumento delle Scoperte e alla torre di Belém, non sono necessariamente i migliori. Nel centro di Lisbona dovreste affidarvi a Manteigaria, ex bottega del burro custodita in un palazzo Art Nouveau nella zona del Chiado (ma ci sono varie sedi in città). Un pastel ancora caldo, mangiato al bancone con calma, senza una fila pressante di turisti, è uno dei massimi piaceri della vita. Leggermente salati e comunque ottimi anche i pastéis di Fábrica da Nata.
DOVE: Antiga Confeitaria de Belém (Rua de Belém 84-92), Manteigaria (Rua do Loreto 2), Fábrica da Nata (Praça dos Restauradores 62)
Bacalhau à Bràs
Il baccalà è ben radicato nella cultura gastronomica portoghese e i cuochi qui lo celebrano in decine di ricette: grigliato, al forno, fritto, a polpetta, stufato, al gratin. Imperdibile è lo squisito bacalhau à Bràs: petali di baccalà mescolati a uova, cipolle e patatine fritte. Se non amate il baccalà, fidatevi: è un piatto eccezionale, cremoso e saporito, che conquista anche gli scettici. A Lisbona compare nel menu di quasi ogni ristorante o tasca, con alcune piccole variazioni sul tema: chi aggiunge le olive nere, chi lo guarnisce con patatine stick croccanti, chi addirittura sostituisce il baccalà con i gamberi (da Beer’s nella LX Factory della zona di Alcântara). In città potete provarlo ai tavoli della minuscola tasca O Velho Eurico nel quartiere dell’Alfama, da Laurentina nella zona nord o ancora al Mercado da Ribeira.
DOVE: O Velho Eurico (Largo São Cristóvão 3), Laurentina O Rei do Bacalhau (Avenida Conde Valbom 71/a), Miguel Castro e Silva – Time Out Market (Avenida 24 de Julho Mercado da Ribeira)
Pastèis de bacalhau e pataniscas
Se è vero che il baccalà è molto amato a Lisbona, limitarsi ad assaggiarlo in una sola declinazione sarebbe limitante. I pastèis in questo caso non sono pasticcini ma polpette fritte di morbido baccalà, condite in diversi modi; le pataniscas invece sono frittelle. Entrambi sono tipici petiscos, snack simili alle tapas spagnole o ai pintxos baschi, da provare nelle taberna o tasca o anche nei chioschi disseminati nelle piazze e sui miradouros. La Casa Portuguesa do Pastel de Bacalhau ha diverse sedi in città, ma la più bella rimane quella che si affaccia sul Convento do Carmo e sull’elevador de Santa Justa. Se scegliete la Casa, provate il pastel farcito di formaggio Serra da Estrela DOP. Da Terra do Bacalhau, nel Mercado da Ribeira, le polpettine di baccalà sono disponibili anche con le olive e con il peperoncino.
DOVE: Casa Portuguesa do Pastel de Bacalhau (Elevador de Santa Justa), Terra do Bacalhau – Time Out Market (Avenida 24 de Julho Mercado da Ribeira)
Bife à Marrare
La miglior bistecca di Lisbona si mangia in un ristorante retrò, con camerieri attempati in divisa e dalla sottile ironia che conquista. Seduti comodi ai divanetti rossi in velluto, immersi tra arredi di legno scuro e luci soffuse, ordinate senza remore un bife à Marrare, succulenta lombata immersa in una salsa di burro e panna. Il contorno ideale sono le patatine croccanti. I più affamati possono coronare la bistecca con un uovo fritto, con il tuorlo ancora un po’ liquido. Patatine e uovo tornano anche nel bitoque, una sottile bistecca (di manzo o di maiale) marinata e cotta in padella, tipica della Beira, regione storica del Portogallo.
DOVE: Café de São Bento (Rua de São Bento 212)
Francesinha
Più comune nella città di Porto, la Francesinha è un sandwich esageratamente generoso e amato anche a Lisbona. Farcita con carne di manzo o di maiale, salsiccia e prosciutto, la Francesinha è poi ricoperta di formaggio, cosparsa con abbondante salsa a base di pomodoro e birra e guarnita con un uovo al tegamino. Non è finita: solitamente si accompagna con tante patatine fritte. Affrontatela solo se avete l’appetito giusto, perché non è un’impresa facile (ma sicuramente gustosa).
DOVE: Tanite Pasteleria (Largo das Fontaínhas 15), Leitaria da Anunciada (Largo da Anunciada 1), Miguel Castro e Silva – Time Out Market (Avenida 24 de Julho Mercado da Ribeira)
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Sardinhas assadas
Una guida illustrata su come mangiare le sardine arrostite si trova nella meravigliosa graphic novel Portugal di Cyril Pedrosa, il che dovrebbe definitivamente convincervi a provarle, se avete qualche dubbio. Nelle tascas più autentiche di Lisbona non le troverete fuori dal periodo migliore per mangiarle, ossia in giugno, durante le Festas locali e quando le sardine sono più grasse e saporite: un momento in cui tutta la città profuma deliziosamente di barbecue. Le sardinhas assadas sono condite solo con sale e olio, cosparse talvolta di coriandolo fresco a fine cottura.
DOVE: Páteo 13 (Calçadinha de Santo Estêvão 13), Último Porto (Estação marítima da Rocha do Conde de Óbidos)
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Conservas
Tra i simboli della città ci sono le conserve di pesce, quelle lattine super colorate che ora sono tra i souvenir di Lisbona per eccellenza. Ne troverete ovunque e la qualità si mantiene solitamente molto alta. La varietà è impressionante, sia nelle materie prime, sia nei condimenti: sardine, polpo, tonno, anguille, baccalà, cozze, sgombro, immersi in olio d’oliva, aceto, salsa di pomodoro piccante, salsa all’aglio, cipolle, e via dicendo.
DOVE: Conserveira de Lisboa (Rua dos Bacalhoeiros 34), Lojas das Conservas (Rua do Arsenal 130), O Mundo Fantástico da Sardinha Portuguesa (Praça Dom Pedro IV 39)
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Ginjinha
Chiamata anche solo ginja, la ginjinha è un liquore molto dolce a base di amarene lasciate a macerare nell’aguardiente, distillato ad alta gradazione. Leggenda vuole che sia nata nel minuscolo bar di Largo São Domingos, A Ginjinha Espinheira, nel 1840. Racchiusa in bottiglioni di vetro chiusi da un tappo di legno e colmi di amarene, la ginjinha si versa in minuscoli bicchierini e si può bere liscia o com, ossia con qualche amarena intrisa di liquore (attenzione ai noccioli). In alcuni locali la ginjinha è servita in pirottini di cioccolato fondente: una sorta di Mon Chéri più buono ed evocativo. Se vedete tavolini alti cosparsi di bicchierini e gente che conversa amabilmente, siete vicini a un locale di ginjinha.
DOVE: A Ginjinha Espinheira (Largo São Domingos 8), Ginjinha Rubi (Rua Barros Queirós 27), Ginjinha Sem Rival (Rua das Portas de Santo Antão 7)
Porto Tónico
Non riesco a immaginare una bevanda migliore da sorseggiare con la città che si allarga davanti a sé, da un miradouro o in una bella piazza, luoghi in cui solitamente si trovano i quiosque, chioschi dove si beve, si mangia uno snack (o lanche) e in generale ci si rilassa. Dorato e frizzante, il porto tónico unisce porto bianco della valle del Douro e acqua tonica: è rinfrescante, leggero, il perfetto drink per una giornata di sole a Lisbona. Accompagnatelo con un’empanada di pollo o di spinaci e formaggio e avrete l’aperitivo perfetto.
DOVE: Quiosque do Refresco (Largo da Sé), Bairro do Avillez (Rua Nova da Trindade 18)
Bifana e Prego
I portoghesi amano i sandwich di carne, specialmente quelli molto semplici e sazianti come la bifana (tipica della regione dell’Alentejo, a base di maiale grigliato e immerso in una salsa all’aglio) e il prego (una bistecca sottile di manzo condita allo stesso modo). Sembrerà insolito, ma il prego è spesso servito alla fine di un pasto a base di pesce, come sostituto del dessert.
DOVE: Casa das Bifanas (Praça da Figueira 6), O Trevo (Praça LuÍs de Camões 28), Cervejaria Ramiro (Avenida Almirante Reis 1)
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Chouriço assado
Il nome potrebbe esservi familiare, ricordando il chorizo: a differenza della saporita salsiccia spagnola, il chouriço è meno grasso. Per prepararlo assado, si poggia su una pirofila di ceramica (assador) il cui fondo è cosparso di aguardiente, e gli si dà fuoco. Il chouriço diventa così caldo e croccante, da accompagnare semplicemente con del pane fresco e, perché no, un bicchiere di vinho verde, un vino bianco giovane.
DOVE: Medrosa d’Alfama (Largo de São Rafael 6), Tasca do Chico (Rua do Diário de Notícias 39)
Dolci del convento
Monaci e suore sono stati i principali inventori di dessert portoghesi, fin dal XV secolo: il numero di conventi e la varietà di dolci era impressionante; mentre i primi oggi vanno scomparendo, le ricette originali rimangono. Gli ingredienti principali sono tuorli d’uovo e zucchero ai quali si aggiungono spezie, farina, frutta secca e grasso di maiale. I papos de anjos, doppi menti d’angelo, sono ricchi di tuorli, rum e scorza d’arancio. Gli ovos moles sono delicate ostie delle forme più diverse farcite di tuorli e zucchero. Il toucinho do céu, letteralmente bacon del paradiso, creato nel convento di Santa Clara nel nord del Portogallo, prevede grasso di maiale, tuorli (naturalmente), mandorle e zucchero. Decine di questi bocconcini celestiali vi aspettano nelle pastelerias di Lisbona: lasciatevi ispirare dai banconi traboccanti, andrete sempre sul sicuro.
DOVE: Alcôa (Rua Garrett 37), Confeitaria Nacional (Praça da Figueira 18/b)Casa dos Ovos Moles (Calçada da Estrela 142)
Croquete
L’aspetto può ricordare quello di una crocchetta di patate, ma la farcitura racconta un’altra storia: solitamente è carne di manzo o vitello e ricorda le nostre polpette di lesso. A Lisbona le croquetes sono uno snack perfetto per aspettare il pranzo o per il lanche del pomeriggio: si trovano ai chioschi sparsi per la città, nei cafè, nelle birrerie oppure nelle pastelerias, accanto a dolci e brioche. Con un goccio di senape sono ancora più buone.
DOVE: A Brasileira do Chiado (Rua Garrett 122), Restaurante Gambrinus (Rua das Portas de Santo Antão 23), Pastelaria Versailles (Avenida da República 15/a)
Frango assado com piri-piri
Marinato con olio e peperoncino piri-piri, il pollo è poi arrostito e servito con una salsa piccante a base dello stesso peperoncino, aglio, timo, succo di limone e aceto. Ricorda molto il pollo peri-peri africano, tanto che si ipotizza che la ricetta sia giunta in Portogallo dalle ex colonie Angola e Mozambico. In città anche lo chef stellato José Avillez ne propone una versione al Bairro do Avillez, il suo quartiere culinario nella zona del Chiado: qui è servito con patatine fritte e una salsa all’avocado. Più tradizionale quello di Frangasqueira Nacional, un minuscolo locale con solo due tavoli dove arrostiscono polli a ciclo continuo.
DOVE: Bairro do Avillez (Rua Nova da Trindade 18), Frangasqueira Nacional (Travessa Monte do Carmo 19)
Petiscos e piatti da tasca moderna
La bistronomia ha attecchito anche a Lisbona, pur in misura minore. Alcune tascas propongono piatti più moderni, pur attingendo a piene mani al tesoro di materie prime portoghesi di alta qualità. Un esempio è la Taberna da Rua das Flores, una trattoria con pochi tavoli dove l’attesa per un posto può essere lunga, ma i piatti sono fenomenali. Il menu cambia quotidianamente e comprende anche piatti tradizionali (con un twist). Interessanti sono le proposte con influenze asiatiche, sia tra gli ingredienti che nelle preparazioni: un esempio è il bhel puri di tonno, con una bella acidità che stimola l’appetito per le portate successive. Squisita la guancia di maiale con cavolo arrostito all’aglio e purè di patate, così come i cubi di tapioca farciti di formaggio e fritti.
DOVE: Taberna da Rua das Flores (Rua das Flores 103)
Torta al cioccolato di Landeau
Sì, non è un piatto tipico, ma negli ultimi 10 anni la torta di Landeau si è guadagnata un posto su tutte le wishlist di chi arriva a Lisbona. Quella di Sofia Landou, lisboeta di origini francesi, è una torta al cioccolato che non somiglia a nessun’altra. Cosparsa di cacao amaro, è cremosa come una mousse, ricca come il più umido dei brownie, con note di caramello salato, mai eccessivamente dolce. In città se ne vendono decine al giorno, ossia centinaia di fette. Con una bica (espresso) o un bicchiere di latte, è una merenda favolosa.
DOVE: Landeau Chocolate (Rua Rodrigues de Faria 103 / Rua das Flores 70 / Lx Factory)