La crisi climatica è un grosso macigno che pesa sul presente e sul futuro quest’epoca. Riscaldamento climatico, acidificazione degli oceani, inquinamento, distruzione delle foreste, espansione delle megalopoli, erosione di ecosistemi vitali per il pianeta sono le più grandi criticità di quest’epoca. Urge un cambio di rotta, è arrivato il momento di dare inizio a una riconciliazione degli esseri umani con il vivente, del lavoro con l’ambiente, del consumo con la pietà, del desiderio con il senso del limite.
È per questo motivo che il Teatro Franco Parenti sceglie di inaugurare un traguardo significativo come il suo 50esimo anniversario connettendosi con il mondo e le sue complessità, e proiettandosi nel futuro. “Verso il futuro” è appunto un messaggio di speranza lanciato attraverso il teatro, che vuole ispirare i prossimi passi e parlare al cuore della comunità. Uno spettacolo che, in forma visionaria, mescolerà poetica, scienza, pensiero e letteratura. Un’esperienza da vivere insieme. È un richiamo a invertire la rotta prima che sia troppo tardi: la consapevolezza di un pericolo che non viene dalla natura ma dallo scempio che ne è stato fatto.
In un luogo suggestivo come le piscine dei Bagni Misteriosi, “Verso il futuro” è uno spettacolo en plein air per la regia di Monica Maimone, dedicato ad Andrée Ruth Shammah per il 50esimo del Teatro Franco Parenti, che andrà in scena il 5, 6 e 7 maggio.
Trenta artisti coinvolti tra performance di danza aerea, macchine, coreografie volanti, azioni teatrali, corpi, parole, musica, immagini e apparati, in un intreccio d’invenzioni che, grazie alla memoria emozionale, lascia in ogni spettatore una traccia profonda e durevole.
L’evento ai Bagni Misteriosi è diviso in due segmenti: il primo indica le cause del danno provocato dall’uomo alla natura, il secondo vuole cogliere la speranza del futuro, il vero cambiamento. I quadri dello spettacolo si ispirano al pensiero di Stephen Pinker, al paradosso di Giddens, e ai grandi snodi evolutivi, dall’Homo Sapiens all’Antropocene, per arrivare al “Biocene”, cioè l’era in cui la società avrà compiuto il suo processo di riconversione ecologica, riassoggettando l’economia agli interessi del bene comune: l’unico vero cambiamento che potrà salvare il pianeta.
Ma non è finita. Al Teatro Franco Parenti, da oggi, 26 aprile, inizia anche “La Grande Età”, una rassegna rassegna culturale per raccontare un nuovo approccio alla longevità.
“La Grande Età” nasce dalla collaborazione tra il Teatro Franco Parenti e la Fondazione Ravasi Garzanti,mette in luce le potenzialità di ogni stagione della vita e il ruolo attivo che le persone anziane possono continuare a svolgere all’interno della società.
La rassegna comprende moltissimi appuntamenti tra spettacoli teatrali e di danza, incontri, mostre e laboratori in programma fino al 2023. Dopo “Visite”, lo spettacolo del Teatro dei Gordi andato in scena nello scorso marzo è la volta di “Una vita che sto qui”, interpretato da Ivana Monti in programma fino al 7 maggio.
Si prosegue con Gioele Dix e il suo “GIOVEDIX – Ai nostri tempi (biblici)”, il 26 maggio. E lo stesso Dix poi veste poi i panni del regista per dirigere Paolo Hendel in “La Giovinezza è sopravvalutata”, una sorta di confessione ironica sugli anni che passano (21-26 giugno).
Adriana Asti è invece la protagonista di “Lezione d’amore”. Ideato per lei da Andrée Ruth Shammah, lo spettacolo racconta l’incontro di due vite diverse: quella di un’insegnante di pianoforte in età avanzata e quella più fragile di un giovane considerato inadatto alla società. E poi ancora musica e danza con “Gardenia – 10 years later” di Frank Van Laecke e Alain Platel in scena al Piccolo Teatro Strehler l’8 e il 9 settembre; “Tango di luna”, ai Bagni Misteriosi (18-28 ottobre 2022), che vede come protagonista la grande danzatrice Luciana Savignano. Inoltre, la ballerina e coreografa Susanna Beltrami terrà un laboratorio artistico che coinvolge 10 coppie composte, ciascuna, da un danzatore over-60 e un giovane.
Di nuovo spazio alla musica con altri artisti straordinari: Charlotte Rampling, che propone “Shakespeare – Bach” una suite per violoncello creata a partire dai sonetti di Shakespeare e dalle musiche di Bach in scena Teatro degli Arcimboldi l’11 e il 12 luglio insieme alla violoncellista Sonia Wieder-Atherton; il grande trombettista jazz Enrico Rava, in coppia con Francesco Grillo al pianoforte in “Concerto in duo”, previsto il 28 giugno ai Bagni Misteriosi e infine Ornella Vanoni, questa volta non nelle vesti di cantante ma protagonista di una intervista pubblica a cura della grande scrittrice Dacia Maraini sempre nella cornice dell’ex Centro Balneare Caimi.
Completano la rassegna 6 incontri tematici su invecchiamento e longevità con protagonisti personaggi del mondo della cultura e della scienza. Apre Chiara Saraceno, tra le maggiori esponenti della sociologia italiana e honorary fellow al Collegio Carlo Alberto di Torino, in “Eredità”: parla di ciò che viene lasciato come traccia dalle generazioni precedenti; Giulio Busi, professore di studi ebraici alla Freie Universität di Berlino, affronta il tema dell’invecchiamento con un approccio filosofico in “Uno, la fiamma che brucia le apparenze”.
Silvio Garattini, medico e Presidente dell’Istituto Mario Negri, e Michele Mirabella, autore e conduttore televisivo, in “Elisir di lunga vita? Disegnare strade nuove” dialogano su come la medicina possa mettersi al servizio delle persone.
Isabella Saggio, genetista e docente alla Sapienza Università di Roma, con “L’età, se esiste” fa il punto su età e invecchiamento dal punto di vista genetico. Lo scrittore Valerio Magrelli presenta il suo libro “EXFANZIA”, dedicato a infanzia e vecchiaia e, infine, Nicola Palmarini, direttore del National Innovation Centre for Ageing di Newcastle, in “Città pronte per la longevità” parla di come la longevità sia un’occasione di trasformazione per le nostre città.