(Non) Eldorado europeoLa storia di un comune della periferia parigina e dei suoi abitanti

La prima puntata di “Fermata Nanterre”, podcast di Arianna Poletti che intreccia memoria, presente e futuro di intere generazioni, descrivendo le origini della segregazione sociale e urbana che hanno portato alla stigmatizzazione delle banlieu. Un progetto di Sphera e Bulle Media, disponibile su tutte le piattaforme digitali, come Apple Podcast e Spotify

AP/Lapresse

Fermata Nanterre, il podcast reportage prodotto da Sphera e Bulle media, ha vinto il premio miglior podcast nella categoria Diversity agli Italian Podcast Awards.

In Fermata Nanterre Arianna Poletti racconta la storia di un comune della periferia parigina e dei suoi abitanti. La cittadina di Nanterre è stata costruita sulle macerie delle bidonvilles sorte nel dopoguerra dove vivevano gli operai di origine algerina e le loro famiglie.

Ripercorrendo la storia di chi ha vissuto in una baracca a pochi metri dalla Tour Eiffel, il podcast racconta generazione dopo generazione quali sono le origini della segregazione sociale e urbana che hanno portato alla stigmatizzazione delle periferie. In questo comune dove «tutti vengono da altrove ma tutti sono di Nanterre», come racconta un abitante, c’è chi prova a salvaguardare e valorizzare la memoria di un’epoca perché questa non venga dimenticata.

Il primo episodio di Fermata Nanterre racconta la storia di Brahim Benaicha e del suo arrivo in Francia nel 1955. Originario di Guemar, una cittadina nella zona desertica del sud-est dell’Algeria coloniale, Brahim parte per seguire suo padre, assunto da Citroën a Parigi. Da bambino immaginava la Francia metropolitana come la terra del benessere e dell’abbondanza, l’eldorado europeo. Quando atterra all’aeroporto di Bourget scopre però che dovrà dormire in una baracca, al freddo, nella bidonville di Nanterre. La sua storia, che l’autore racconta nel libro “Vivre au paradis, d’une oasis au bidonville” (edizioni Ddb), assomiglia a quella di tante famiglie algerine che lasciano il Paese negli anni del dopo guerra per raggiungere un padre, un fratello, un figlio assunti come operai in Francia.

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