Per il Covid, per l’Ucraina, per l’Europa. C’è un nuovo inquilino in zona Bosco Verticale a Milano: è l’“Albero per l’Europa”, un ciliegio che simboleggia i valori della pace e della solidarietà che i popoli europei e le loro istituzioni hanno portato avanti durante la pandemia e nei confronti dei cittadini in fuga dalla guerra in Ucraina.
«La solidarietà è uno dei valori principali dell’Unione europea e noi siamo qui per ricordarlo», evidenzia a Linkiesta Stephen Clark, direttore degli Uffici di collegamento della Direzione generale della comunicazione del Parlamento europeo.
Un evento importante, che ha aperto difatti la due giorni a Milano dei rappresentanti di tutto il Continente di Europe Direct, centri creati dal Parlamento e dalla Commissione europea in tutti i Paesi membri per avvicinare le istituzioni comunitarie ai cittadini. Sono 24 in Italia e ben 424 in tutta l’Unione.
L’incontro è stato una vera e propria festa, alla quale hanno preso parte tanto i rappresentanti locali quanto quelli internazionali. Oltre a Clark hanno partecipato alla piantumazione del ciliegio anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana; gli assessori all’Ambiente del comune di Milano e di Bergamo, Elena Grandi e Marzia Marchesi, e anche la direttrice generale della comunicazione della Commissione europea, Pia Ahrenkilde Hansen.
«Sono contenta di rappresentare la Commissione in un momento tanto importante: dobbiamo combattere per la democrazia e stare realmente uniti. Siamo purtroppo ancora in una fase di crisi: ieri era il Covid e oggi la guerra di Putin», sottolinea a Linkiesta Hansen. Un concetto espresso anche dalle autorità locali, che prima della piantumazione e di un breve video ci hanno tenuto ad esprimere la ragione della loro presenza.
«Viviamo un momento difficile nel quale la crisi climatica e ambientale, oltre che politica, si avvertono in modo forte. Piantare un ciliegio è un atto importante, perché sottolinea l’importanza dell’ambiente: se vogliamo anche la guerra stessa è legata alla nostra cupidigia, alla nostra voglia di accaparrarci le risorse del pianeta. Auspicare un’Europa sempre più solidale e coesa, oltre che di grande impatto politico e sociale, per me vuol dire evidenziare l’importanza del progetto europeo», ha evidenziato nel suo breve discorso l’assessore Grandi.
Ciò che serve è soprattutto coinvolgere i cittadini, permettendo che la loro voce venga ascoltata dalle istituzioni. «È necessario renderli parte del processo europeo, soprattutto dei suoi valori, delle sue credenze, della sua identità. Penso che questo incontro possa importante per pensare all’Europa in modo diverso, cercando di coinvolgere maggiormente i cittadini e i loro sentimenti. In questo lavoro il Parlamento europeo è parte attiva, soprattutto nell’aiuto concreto ai più fragili: ieri abbiamo lottato con il Covid e oggi dobbiamo affrontare la questione ucraina, come ha dimostrato la presidente Metsola, che si è recata a Kiev a esprimere il suo supporto», ha evidenziato Clark nel discorso.
Europe Direct
La piantumazione del ciliegio ha aperto la due giorni di Europe Direct, che il 31 maggio e il 1° giugno si riuniscono a Milano. Un evento a suo modo storico: i delegati non si erano mai riuniti in una città che non fosse una capitale, ma Milano è riuscita a prevalere grazie anche alla sua facile raggiungibilità che ha permesso a tanti di arrivare in treno.
Il centro svolge un ruolo importante, considerando che aiuta i cittadini a conoscere le attività dell’Unione e opera a stretto contatto con i media locali, al fine di contrastare la disinformazione e promuovere la cittadinanza europea attiva nelle scuole.
«In tempi così incerti, comunicare l’Europa è più importante che mai, e più impegnativo. I nostri centri Europe Direct svolgono un ruolo di prim’ordine in quanto fondamentali punti di contatto tra i cittadini e le istituzioni europee. Tutti dovrebbero sapere dove si trova il centro Europe Direct più vicino, in modo da poter scoprire cosa sta facendo l’Ue per loro», ha dichiarato il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni in apertura di assemblea.
Un principio condiviso anche da chi ha partecipato all’incontro. «All’inizio abbiamo scelto Milano perché è stata tra le città più colpite dall’epidemia di Covid-19, una scelta che non abbiamo cambiato anche dopo il Green New Deal e la guerra in Ucraina. Per questo un posto come il Bosco Verticale, che rappresenta un perfetto bilanciamento tra modernità e natura, rappresenta la sintesi perfetta per Milano come centro pulsante della comunicazione europea per questi due giorni», dice a Linkiesta Richard Kühnel, direttore per la Commissione europea per la Rappresentanza e la Comunicazione negli Stati membri.
La scelta perciò è stata naturale. «Per questo ci è sembrato giusto organizzare qui l’incontro di Europe Direct: oggi comunicare l’Europa ai cittadini è davvero difficile, loro purtroppo non conoscono molto l’Europa. Abbiamo davvero bisogno di esperti che comunichino non solo i valori europei ai cittadini ma che riescano anche a stabilire un reale contatto: non a caso abbiamo più di 400 centri in ogni regione del Continente. Vogliamo davvero avvicinare i cittadini all’Europa».