Tagliare le estremeNel centrodestra c’è chi vuole ancora Draghi, dice Calenda

Il volto del Terzo Polo delinea la possibile maggioranza per far rimanere l’attuale presidente del Consiglio a Palazzo Chigi: «Fuori Fratelli d’Italia e Movimento 5 stelle» e annuncia per il 2 settembre un’iniziativa di Italia Viva e Azione aperta a tutti coloro che si riconoscono in un’area liberale popolare e riformista: «Dobbiamo costruire un Partito per la Repubblica»

LaPresse

«Molti del centrodestra, non nelle interviste ovviamente, dicono di essere assolutamente convinti che dopo le elezioni Draghi sia la persona migliore per continuare a guidare il Paese. Per ora lo dicono sottovoce». Ospite del talk show Metropolis del gruppo Gedi, Carlo Calenda si sbilancia e disegna il perimetro la possibile maggioranza per far rimanere a Palazzo Chigi Mario Draghi, con due esclusioni: «fuori Fratelli d’Italia e Movimento 5 stelle». Dentro potrebbe starci anche la Lega, ma senza Matteo Salvini: «Pensiamo alla quantità di cretinate che sta dicendo in questa campagna elettorale. Se qualcuno ancora lo vota credendogli ha dei problemi. Lo faranno fuori tre minuti dopo le elezioni».

Secondo il leader di Azione con la destra al governo l’Italia rischia un grande caos: «Sono le due ali del populismo. Se uno compara il programma di FdI con quello di Fratoianni e Bonelli è molto simile. Anche sulle nazionalizzazioni. Sulle pensioni invece il programma di Fratoianni è simile a quello di Salvini».

Il volto del Terzo Polo «propone un’agenda di buonsenso, che rimetta in piedi il Paese. La stessa che portano avanti popolari e socialdemocratici in Europa» e annuncia per il 2 settembre un’iniziativa di Italia Viva e Azione aperta a tutti coloro che si riconoscono in un’area liberale popolare e riformista: «Dobbiamo costruire un Partito per la Repubblica. Purtroppo non possiamo chiamarlo partito repubblicano. Ma le porte rimangono aperte per Cottarelli, Bonino o Giorgetti».