I giornali internazionali hanno scelto nuove figure, più giovani, per rappresentarsi di fronte agli investitori e ai lettori come adatti ai tempi che corrono, sensibili alle questioni sociali che appassionano maggiormente le nuove generazioni. Una strategia usata anche dagli editori italiani, in un tentativo di ringiovanire un panorama abbastanza impolverato. Basti pensare che dal 2023 la raccolta pubblicitaria dei magazine online supererà ufficialmente quella dei magazine cartacei. Ma qual è il passato della critica di moda in Italia? E a che punto siamo ora? Ci salveranno i “genuinfluencer”, voci esterne al classico sistema editoriale, e però dotate di una loro voce, già assai amati dai brand di moda?
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