Il Polo milanese Contro la destra e il Pd grillizzato, Renzi si appella all’Italia intraprendente

All’evento di chiusura della campagna milanese e lombarda, il leader di Italia Viva guarda al futuro: «Il nostro obiettivo è diventare il primo partito alle europee del 2024»

Italia Viva

«Io spero di prendere un po’ di più del 7%. Siamo come a scuola: 5 è insufficiente, 6 è sufficiente, 7 è buono. 10 è ottimo, naturalmente c’è chi sogna, com’è giusto». Matteo Renzi ha chiuso la campagna elettorale milanese e lombarda in piazza XXIV maggio.

La prospettiva elettorale nella regione lo conforta e in piazza dice di aver visto un buon clima: «Tanta gente moderata che non vuole votare la Fiamma, persone una volta elettori di Forza Italia o Lega; ho visto tanti del Partito democratico che però non vogliono votare Di Maio».

La preoccupazione degli elettori, ha detto il leader di Italia Viva, è «che un voto al Partito democratico sia domani a un voto all’accordo coi grillini». Quanto alla destra, Renzi è stato chiaro: «Noi non staremo mai con Meloni se diventa premier: staremo all’opposizione e non staremo mai in una marmellata con Partito democratico e Movimento 5 Stelle. Il nostro disegno è fare quello che ha fatto Macron, che ha preso voti a destra e sinistra e con un sistema che glielo ha consentito è andato al governo».

Il progetto del Terzo Polo è a lunga gittata, ha detto Renzi: «Il nostro obiettivo è quello di essere il primo partito alle europee del 2024».

Il leader di Itali Viva ha parlato di Berlusconi e della sua convinzione che Putin sia stato spinto alla guerra dai media russi: «Credo che Berlusconi non sia la persona più adatta per parlare di Putin. C’è bisogno di serietà in questo Paese: se abbiamo le bollette così alte la colpa, in parte, è della tensione geopolitica internazionale, ma anche dei no che sono stati detti: ai termovalorizzatori, ai rigassificatori, alle trivelle, al gas, al petrolio. Parliamo di cose serie. Berlusconi ha detto dei no quando c’erano delle trivelle per tirare fuori il gas in Adriatico. Berlusconi, come Meloni e Conte, ha detto di no al nostro progetto di tirare fuori il gas. Oggi le conseguenza è che le bollette costano di più».

Renzi ha concluso spiegando che «chi vuole un’Italia che lavora e che intraprende vota per noi, chi vuole un’Italia di sussidi assistenzialismo sceglie tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico, chi vuole un’Italia amica di Orban e Le Pen vota Meloni e Salvini».

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter