Ciao Milano! Non è il titolo di una canzone, ma un’ode alla città che si può leggere (e comprare) sul piatto in ceramica che omaggia la prima boutique di Bitossi Home al mondo, aperta in Via Santa Marta 19: uno spazio luminoso, vitaminico, che riflette lo spirito colorato e vivace del family brand che si ispira alla gioia italiana dello stare a tavola. Non a caso la sua collezione più celebrata della Tavola Scomposta è l’espressione di una cultura inconfondibilmente nostrana, legata alle origini tradizionali di Bitossi ma che si tinge di vivacità e diversità.
Una tavola sempre apparecchiata accoglie chi entra nel mondo fatto di contaminazione tra forme, stili e texture, del negozio nelle 5Vie. La boutique, oltre ad essere un microcosmo che porta in scena l’artigianalità della maison, è anche lo spazio che ospita Emporio, l’ultimo nato in casa Bitossi: uno scrigno di pezzi dal carattere vintage, selezionati tramite una ricerca che mette insieme i valori, le tradizioni e lo spirito del brand, unendo passato e presente in una linea continua che condivide pienamente la filosofia della Tavola Scomposta.
Ma Bitossi Home è anche un luogo di ricerca, quello legato al suo storico archivio, di ben 7000 pezzi che è testimonianza della storia e del know-how della famiglia attraverso generazioni di maestria nella ceramica. Il loro vasto archivio, che comprende ricerca artigianale, innovazione e collaborazione con i grandi maestri del design come Aldo Londi ed Ettore Sottsass, è stato accuratamente conservato e documentato e ora presentato come parte della collezione permanente del Museo Archivistico Bitossi, un’iniziativa della Fondazione Vittoriano Bitossi. Uno sguardo unico su un mestiere legato saldamente al territorio con particolare attenzione alla conservazione e valorizzazione della storia delle manifatture del distretto fiorentino.
Il recupero e l’acquisizione di ceramica e altri materiali non è mai stato interrotto. Tutto il patrimonio dell’archivio è oggetto di un costante lavoro di catalogazione e digitalizzazione. Il patrimonio viene messo a disposizione per la realizzazione di mostre temporanee, secondo le modalità previste da un apposito regolamento dei prestiti. L’Archivio Industriale Bitossi è stato segnalato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana.