Flower MenLa tribù saudita nascosta sugli altipiani desertici indossa corone di fiori

Il libro fotografico pubblicato da Assouline onora il passato e il presente dei cosiddetti Uomini dei Fiori, indagando gli aspetti più caratteristici ma anche quelli più familiari ed umani di una delle tribù più affascinanti al mondo

© Ibrahim Sarhan

In Arabia Saudita, nelle province meridionali di Jizan e Asir (lungo il confine yemenita), vive il solitario gruppo degli Uomini dei Fiori, membri della tribù Qahtan. Da secoli, questi discendenti degli antichi clan di Tihama e Asir, mantengono la pratica tradizionale di indossare delle colorate corone floreali sulla propria testa. 

© Laziz Hamani

Il motivo di questa peculiare caratteristica è semplice: alcuni li indossano quotidianamente per scopi estetici, mentre altri adornano il capo solo in occasioni speciali come le principali festività musulmane. Altri ancora li indossano quando sono malati, scegliendo erbe e piante appositamente per le loro proprietà medicinali.

© Laziz Hamani

Gli Uomini dei Fiori sono molto gelosi della propria tradizione di decorazione floreale: essa rappresenta un modo pacifico per distinguersi rispetto al resto del Paese arabo. Fino a venti anni fa, vivevano totalmente isolati senza elettricità o strade asfaltate, e seguivano le proprie leggi tribali. Per lungo tempo sono stati riluttanti nei confronti della possibilità di essere fotografati. Questo almeno fino agli anni 90 in cui il fotografo francese Thierry Mauge, che era riuscito a incontrarli, condusse i primi studi su di loro.

Da quegli anni molto è cambiato per il popolo che abita la regione più montuosa dell’Arabia saudita. Il libro fotografico “Flower Men”, pubblicato da Assouline, onora il passato e il presente di questa tribù, indagandone gli aspetti più caratteristici ma anche quelli più familiari, emotivi, umani. Le montagne desertiche in cui abitano queste persone vengono esplorate dal libro attraverso le fotografie di Laziz Hamani, Ibrahim Sarhan e di Ziyad Alarfaj, che riescono a catturare la vibrante eredità di un popolo davvero unico al mondo. 

© Laziz Hamani

Gli Uomini dei Fiori hanno un privilegio raro nel Regno saudita: sono l’unica tribù ad avere la possibilità di coltivare e consumare il khat, una pianta stimolante e stupefacente, che coltivano insieme al caffè su speciali terrazzamenti. Il possesso di stupefacenti in Arabia Saudita è infatti passibile di pena di morte. Con l’incessante crescita dello sviluppo economico in Arabia Saudita, la quotidianità è cambiata in fretta nonostante la società sia ancora molto conservatrice. Ad esempio, non è ancora possibile vedere alcuna donna negli spazi pubblici. Ma grazie al progetto “Vision 2030” il governo saudita, guidato da Mohammed bin Salman, intende attirare milioni di visitatori nel regno e gli Uomini dei Fiori rischiano di diventare uno strumento in più per attirare i turisti.

© Laziz Hamani

Gli Uomini dei Fiori sfruttano da sempre le montagne, luogo apparentemente inospitale, come un’antica risorsa che permette loro di monitorare la zona dai punti più elevati e al contempo assicura un po’ di fresco durante l’estate. 

© Laziz Hamani

L’area in cui vivono però è anche teatro dell’odierna contrapposizione tra l’Arabia Saudita e lo Yemen. Questo conflitto genera molte difficoltà nella loro comunità, dato che le persone della tribù vivono su entrambi i lati del confine, senza considerarsi, tuttavia, yemeniti. La guerra però influisce pesantemente sull’economia locale, basata su scambi commerciali quotidiani e ogni giorno fa arrivare molti rifugiati yemeniti in Arabia Saudita.

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