Eni e Sonatrach realizzeranno nuovo gasdotto che collegherà l’Algeria alla Sardegna per trasportare gas, idrogeno ed elettricità. È questo il sorprendente risultato ottenuto dal ceo della compagnia energetica italiana Claudio Descalzi che ha firmato due memorandum di intesa con il suo omologo algerino, il ceo di Sonatrach, Toufik Hakkar. L’occasione è stato l’incontro diplomatico ad Algeri tra presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune.
L’intesa firmata da Eni e Sonatrach prevede diverse misure tra cui la promessa di ridurre le emissioni di anidride carbonica nelle strutture in Algeria, uno studio di fattibilità per migliorare il trasporto di gas esistente, la possibilità di costruire un nuovo cavo sottomarino che colleghi i due paesi e l’individuazione di una strategia per aumentare la fornitura algerina di gas liquefatto in Italia e in Europa.
«Solo due anni fa, l’Algeria dava all’Italia circa 21 miliardi di metri cubi di gas, mentre ora è arrivato a 25 miliardi. L’anno prossimo arriveremo a più di 28 miliardi e nel periodo 2024/25 ancora di più», ha promesso Descalzi davanti alla stampa.
Nei due memorandum firmati da Eni e Sonatrach ci sono anche piani per lo sviluppo delle energie rinnovabili, nuovi metodi per la cattura e lo stoccaggio di anidride carbonica, la produzione di idrogeno verde e il sostegno concreto per la sicurezza energetica. La firma è avvenuta in un luogo speciale: il Giardino Mattei nel quartiere di Hydra ad Algeri, dedicato allo storico fondatore dell’Ente Nazionale Idrocarbuti (Eni), Enrico Mattei.
Durante il bilaterale sono stati firmati altri accordi. Il governo Meloni ha pubblicato con Tebboune una dichiarazione congiunta per celebrare il ventennale del Trattato di Amicizia, siglato tra Italia e Algeria nel 2003 e un memorandum di cooperazione tra le agenzie spaziali dei due paesi. Mentre il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha firmato un partenariato con il Consiglio per il rinnovamento economico algerino.