Nella stanza sopravvissuta che dà il nome alla pompeiana Villa dei Misteri, le pareti affrescate che raffigurano il culto di Dioniso avvolgono lo spettatore e lo trasportano in un viaggio meta-architettonico. In voga nell’antica Roma, la pittura decorativa ricomparirà nel periodo barocco, quando i motivi ornamentali dipinti su pareti e soffitti di chiese e palazzi creeranno un formidabile effetto illusionistico e la tecnica del trompe-l’oeil diventerà popolare nell’arredamento della casa.
Si deve a personaggi come Joseph Dufour e Jean Zuber la moda di rivestire intere stanze di carte da parati panoramiche, che nel corso nel Novecento soppianteranno affreschi e arazzi. Come scrive Giuliana Bruno nel bel libro Atlante delle emozioni (Johan & Levi), la carta da parati panoramica «non era semplicemente un’estensione delle precedenti forme di decorazione murale, ma una nuova invenzione tecnologica». Un prodotto ibrido tra arte e industria, insomma, che avrà anche il merito di aprire la strada all’invenzione del cinema e alla sua rappresentazione dello spazio.
Ancora oggi la carta da parati permette di viaggiare senza muoversi. Nel suo nuovo catalogo, WallPepper/Group esplora modi inediti per decorare gli ambienti (case, hotel, ristoranti, caffè, persino navi). Non un semplice sfondo, spiega l’azienda, ma un elemento capace di trasformare lo spazio. Realizzate in collaborazione con artisti internazionali o sviluppate dal team creativo interno, queste carte da parati possono per esempio dare profondità e luminosità agli interni, esaltare l’architettura di un luogo e suddividere idealmente lo spazio, creando zone con diverse funzioni.
Le ispirazioni sono tra le più disparate: provengo dalla natura e dalla città, sono mix di forme e colori, composizioni scenografiche, effetti ottici, geometrie. Accanto alle immagini – prodotte su misura e personalizzabili nei colori – anche i materiali sono importanti: ecologici, morbidi come tessuti o capaci di resistere agli agenti esterni e in alcuni casi dotati di sistemi fonoassorbenti.
Dalla duratura collaborazione tra l’azienda inglese Cole & Son e l’ingegno tutto italiano di Fornasetti è nata invece Senza Tempo Vol II, collezione di carte da parati squisite dove soli dal volto umano, animali fantastici, elementi naturali e architetture stilizzate portano l’esterno all’interno, rendendo fantastica l’esperienza del quotidiano. Tra le novità c’è per esempio “Vista Mediterranea”, in cui molteplici punti di osservazione si sovrappongono per un viaggio incantato a Gerusalemme. Ma figurano anche l’illusionistica carta da parati “Frutta e Geometrico” e “Soli e Nuvole”, da un decoro nato negli anni Cinquanta dall’amore di Piero Fornasetti per Capri. Una curiosità: nel corso della sua storia Cole & Son ha realizzato tappezzerie per moltissime residenze storiche, come Buckingham Palace, il palazzo di Westminster e la Casa Bianca.
Ancora una novità è infine la prima linea di carte da parati de La DoubleJ, marchio fondato a Milano da JJ Martin e diventato in breve tempo una destinazione di culto per le sue stampe massimaliste su abiti e articoli per la casa. Per festeggiare questo esordio, durante la Design Week milanese, dal 18 al 23 aprile, La DoubleJ tappezzerà i bagni di alcuni locali milanesi, storici e non, ovvero: Apophis Club, Fioraio Bianchi Caffè, Giacomo Bistrot, LDJ Store, Pasticceria Cova, Pasticceria Cucchi, Trattoria Torre di Pisa e Vasiliki Kouzina. «Abbiamo pensato che il luogo più inaspettato per le nostre stampe sarebbe stato il bagno», spiega JJ Martin. «Quindi perché non presentare alcune delle nostre migliori stampe nei bagni di alcuni dei nostri luoghi preferiti di Milano?». Et voilà.