Inizialmente nato come magazine dall’uscita biennale, Acne Paper è un progetto editoriale diretto da Thomas Perrson. Dal 2005 al 2014 ha contribuito a diffondere la cultura, declinata nelle sue varie sfaccettature ed espressioni artistiche, dando vita a un prodotto eclettico, fantasioso e trasversale. Contenuti fotografici, artistici e letterari realizzati da professioniste e professionisti di alto livello hanno permesso di esplorare e approfondire il concetto di arte con un approccio interdisciplinare. L’intento è quello di indagare i modi in cui il passato ha contribuito e tuttora contribuisce a dare forma al presente, in un dialogo aperto e costante.
Dopo sette anni di assenza, il magazine torna nel 2021, a seguito del lancio del suo omonimo book. L’ultimo numero della rivista, pubblicata nel giugno 2023, propone uno stimolante itinerario artistico che passa attraverso l’arredamento di casa, quella di Acne Paper. Il lettore viene accompagnato in un home-tour alla scoperta dei suoi spazi, degli angoli nascosti e delle chicche che impreziosiscono ogni stanza.
In copertina, una villa Art Déco arricchita da un tempietto celeste e affiancata da due eleganti figure di Pierrot. Una struttura classica e opulenta realizzata da Pablo Bronstein, che fa da scrigno alla collezione interna. Sul retro della copertina, una figura che si diverte al piano superiore (probabilmente la proprietaria della villa), mentre Pierrot annoia Colombina con la descrizione dettagliata di uno stipite elaborato che si affaccia sul giardino.
La rivista si articola lungo una precisa mappatura strutturale, che segue l’architettura dell’edificio. La casa ha nove stanze e un giardino, per un totale di dieci spazi, ciascuno dei quali permette di approfondire un nodo tematico. Aprendo la porta si accetta di entrare in contatto con personalità di rilievo del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, della performance e della letteratura. In ogni ambiente è esposta inoltre una collezione di pezzi d’arredamento, arte e oggetti unici ed evocativi, che conversano tra di loro e con lo spazio circostante.
In questa casa gli inquilini non mancano e, anzi, le loro chiacchiere animano l’intera struttura attraverso i loro linguaggi artistici. All’ingresso, l’arte di Nicky Haslam parla con quella di Christopher Garis; in solaio la scrittrice e artista Yasmine Seale conversa con Natasha Fraeser e lo scambio di idee non si interrompe neanche in sala da bagno, dove lo scent artist Sissel Tolaas si confronta con Jad Salafiti. Un dialogo artistico informale, ma vivace, che rende quella di Acne Paper una casa unica nel suo genere. Un’abitazione immaginaria, uno scrigno extratemporale che custodisce i pezzi più interessanti dei designer contemporanei, elementi iconici delle arti decorative, oggetti artistici surreali, pezzi d’antiquariato, capolavori dal valore inestimabile e addirittura prodotti di cake designer.
All’interno di ogni stanza si possono trovare anche oggetti insoliti, tra cui le posate di Salvador Dalì, le sedie di Philippe Malouin e una toilette in oro da 18k di Maurizio Cattelan. Ogni oggetto esposto è illuminato da una didascalia accademica nello stile di un catalogo d’asta da collezione. Sotto il tetto di casa Acne Paper si respira anche un forte senso di teatro, percepibile dalle stanze pregne di talenti, conoscenze, idee e arricchite da scambi creativi e contaminazioni di ogni genere e forma.