Gastronomika torna anche in podcast! Raccontare il mondo del cibo è complesso e necessita di tanti livelli di riflessione: per questo abbiamo immaginato un modo diverso, pratico ed efficace, ma soprattutto “portatile” di raccontare questo settore così dinamico e in perenne mutamento.
Eccovi dunque in anteprima la prima puntata di Affamati, che raccoglie le voci dei partecipanti al Festival di Gastronomika e ci offre uno spaccato dei temi più attuali di cui abbiamo parlato durante il nostro evento, e che indaghiamo quotidianamente sul nostro giornale.
In questa prima puntata del podcast capiamo come il cibo e la ristorazione possano diventare motore dell’integrazione sociale, e dare a prime e seconde generazioni di immigrati l’occasione professionale ma anche la giusta posizione sociale, e un’importante occasione di condivisione culturale mutuata attraverso il cibo. Lo facciamo con l’imprenditrice Gaia Trussardi, che ci parlerà del suo impegno per portare l’imprenditorialità al servizio dell’integrazione, e dalle riflessioni dell’ideatrice e dei cuochi del LAC – Laboratorio di Antropologia del Cibo di Giulia Ubaldi, un vero e proprio laboratorio antropologico dove persone e cucine da tutto il mondo si incontrano, ogni volta in modo diverso. I cuochi qui sono persone varie con qualifiche differenti: migranti di prima, seconda e terza generazione; rifugiati e richiedenti asilo; home chef, ristoratori e cuochi professionisti; badanti, musicisti, casalinghe, artisti. Tutti sono accomunati da una profonda passione per la cucina e dalla voglia di trasmetterla, cioè di farsi portavoce dei loro luoghi d’origine e dei piatti di casa veri, autentici, del cuore. Abbiamo incontrato la cuoca armena Shakè, la palestinese Majudin e Gabriel metà milanese, metà messicano.
Ma il cibo non è solo integrazione, è anche racconto, e spesso un racconto che passa dalla vista. Al podcast hanno partecipato anche Ernst e Frau Knam e Stefano Cavada, che hanno raccontato la loro esperienza di divulgazione e intrattenimento nel mondo della tv e del digitale. Personaggi diversi, con abilità e età differenti, che sono in grado di raccontarci come la narrazione del cibo sia profondamente cambiata e sia diventata nel tempo sempre più puntuale, settoriale e di livello.
Grazie a Eugenia Torelli e a Giambattista Marchetto che hanno curato le interviste, a Roberto Natale per il montaggio e a Samanta Cornaviera, che ha invece studiato l’art direction e la parte sonora di questo podcast.
Lo ascoltiamo insieme? QUI IL LINK