Nella bassa Val Camonica, abbracciato da rilievi maestosi nati dai sedimenti di un antico mare, sorge il Lago d’Iseo: testimone silenzioso della paziente opera della natura, oggi si integra in armonia con gli artifici umani che offrono ristoro ai vacanzieri. A poco più di un’ora da Milano, la sponda orientale e quella occidentale si incontrano dove l’Oglio riemerge dal Sebino, nome alternativo di origine latina che richiama i seni lacustri (sinus binus). Proprio questo è il punto di partenza di un itinerario che si snoda lungo la costa franciacortina del lago, perfetta da esplorare in bicicletta prima che il caldo estivo subentri con prepotenza alla più mite primavera.
Se vi trovate in Lombardia (o lì vicino), dimenticate quei fine settimana che cominciano all’alba del sabato, in un clima angosciato dalla consapevolezza che pochi minuti di ritardo rispetto alla tabella di marcia comporteranno interminabili code in autostrada. Svegliatevi con calma e godetevi una buona colazione al bar, perché la prima tappa accoglie il centro esatto della regione. Il territorio di Paratico vanta tre polmoni verdi, perfetti per inaugurare un weekend a stretto contatto con la natura: il Parco Comunale, con la palazzina neogotica dell’Oselanda (sede di mostre d’arte contemporanea) e l’esposizione permanente di sculture in pietra, il Parco delle Erbe Danzanti in cui cimentarsi nel riconoscimento di fiori e piante, e il Parco dei Tassodi (o “cipressi calvi”), alberi di provenienza statunitense le cui fronde generose offrono un rifugio per la nidificazione a diversi uccelli, tra cui gli aironi.