Spiagge urbaneFare il bagno nel fiume in pieno centro non è mai stato così cool

Da Zurigo a Praga, passando per Utrecht e Vienna: un viaggio tra i lidi fluviali nel cuore delle città dell’Europa centrale e settentrionale. Festival musicali, sport insoliti, eventi e cocktail pieds dans l’eau per non sentire la mancanza nel mare

Courtesy of Zürich Tourismus

Facendo un paragone tra il 2022 e il 2023, una recente indagine di eDreams mostra che Vienna, Praga e Parigi rientrano tra le dieci destinazioni estive più in crescita tra gli italiani di tutte le età. Parliamo di tre grandi città “di fiume” dove si possono vivere esperienze eterogenee, senza mai annoiarsi, nonostante l’assenza del mare. L’elemento acquatico, però, rimane imprescindibile in una realtà fatta di ondate di calore e temperature a tratti proibitive. E anche le metropoli lontane dalle coste si stanno attrezzando a dovere. 

Se a Parigi la Senna non è balneabile (ma potrebbe diventarlo entro il 2024 o 2025), a spasso per l’Europa resta facile trovare spiagge urbane fluviali attrezzate, sede di festival musicali più o meno di nicchia e fonte di benessere all’interno di un tour turistico incastrato tra musei, cattedrali e piazze storiche. Noi italiani, abituati alle acque cristalline della Sardegna o del Salento, tendiamo però a sottovalutare queste soluzioni, approcciandoci con diffidenza a un tuffo in un fiume in pieno centro. Con qualche esempio, vogliamo farvi cambiare idea.

Partiamo da Zurigo, o meglio dalla riviera zurighese. La città più popolosa della Svizzera, raggiungibile in tre ore di treno da Milano, è uno dei centri urbani con la più alta densità di stabilimenti balneari al mondo, alla faccia di Nizza o Valencia. Bagnata dall’omonimo lago e dal fiume Limmat, è una città che all’acqua deve una buona fetta del suo benessere economico. Qui, stando ai numeri aggiornati, spiccano venti lidi lacustri e fluviali. 

Courtesy of Zürich Tourismus

Tra concerti nei Badi-Bar e un pomeriggio all’insegna del pumpfoiling – sport in cui si plana sull’acqua con una tavola da surf dotata di un’ala sottomarina e di una sporgenza laterale –, gli stabilimenti balneari sul Limmat stanno diventando un’attrazione irrinunciabile per local e turisti, anche grazie a un’acqua inaspettatamente cristallina. 

Tra le spiagge più belle di Zurigo segnaliamo quella di Oberer Letten, che – oltre a un campo da beach volley e innumerevoli bar con terrazza – offre uno spazio di quattrocento metri per nuotare e una piattaforma di due metri per tuffarsi. Lo stabilimento fluviale è caratterizzato da una struttura in cemento in stile modernista: merito dell’architetta zurighese Elsa Burckhardt-Blum (1900-1974), che nel 1952 inaugurò una location capace di innovarsi e migliorarsi anno dopo anno. 

Spostiamoci ora in Austria, con tappa nella già citata Vienna e a Graz. Un consiglio per chi viaggia nella capitale nel periodo estivo è quello di dedicare un pomeriggio – o anche una giornata intera – all’isola di Donauinsel, lunga ventuno chilometri e larga tra i venti e i duecento metri. Costruita tra gli anni Settanta e Ottanta per proteggere la città dalle inondazioni, ora è un polmone verde galleggiante con più di duecento metri di spiagge sabbiose. Dopo un tuffo rinfrescante nel fiume, l’ideale è girare l’isola grazie ai numerosi sentieri pensati per pedoni e ciclisti. E, per finire, bere un cocktail al tramonto negli eleganti lounge bar con spiaggia privata. 

L’isola di Donauinsel a Vienna (Wikimedia Commons)

A Graz, invece, lungo la Mura c’è la Mur Beach Graz, dove è molto facile incrociare pallavolisti professionisti o semi-professionisti mentre si allenano negli splendidi campi affacciati sul fiume. Qui, i residenti amano trascorrere una serata al City Beach. Non fatevi ingannare dalla scarsa originalità del nome, perché la location sotto il ponte Erzherzog-Johann – sorta da un vecchio bar sulla spiaggia – è un imprescindibile punto di riferimento culturale per i giovani di Graz. 

Nei Paesi Bassi, se siete a Utrecht, è obbligatorio prendere il sole e nella spiaggia urbana Soia, nel quartiere Oog in Al. In questa zona, dove confluiscono l’Amsterdam-Rijnkanaal e il Merwedekanaal, si può cenare in un ristorante pieds dans l’eau o partecipare a uno dei tanti festival di musica elettronica a pelo d’acqua. Degno di nota è l’Het Zand Festival 2023 (programma), dove il 12 agosto – tra gli altri – suoneranno Bibi Seck ed Elias Mazian. 

Un’altra spiaggia urbana fluviale da salvare sullo smartphone in vista di un viaggio futuro è la Žluté Lázně (Terme Gialle), a Praga, sulla Moldava. Situata nel quartiere Podolí, è una riserva naturale caratterizzata da immensi prati dove prendere il sole, aree verdi, campi sportivi polifunzionali e una miriade di eventi musicali e culturali da maggio a settembre. 

YouTube screenshot / light2tube

Chiudiamo con le Strandbad di Berlino, le spiagge sul lago o lungo i tratti più centrali dello Sprea. Attrezzate quasi come i lidi romagnoli, queste lingue di sabbia artificiali permettono di evadere dall’afa urbana e di godersi esperienze eterogenee a prezzi accessibili. La Sprea non è (ancora) balneabile: ecco perché la spiaggia Badeschiff Arena Berlin ha una passerella di legno che collega una piscina galleggiante sul fiume. Per prendere il sole sulle sdraio a strapiombo sulla Sprea, invece, consigliamo la Capital Beach Berlin, una delle più amate dai berlinesi DOC.