Per scandire il ritmo dei pomeriggi trascorsi sotto l’ombrellone, o seduti al fresco in qualche rifugio di montagna, ecco cinque consigli di lettura, ognuno per approfondire un argomento diverso.
Sul tema del lavoro, segnaliamo “Le grandi dimissioni, Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita”, il nuovo libro della sociologa Francesca Coin, edito da Einaudi. Il testo spiega come le persone abbiano iniziato a fuggire da posizioni lavorative che erano diventate insostenibili e nocive su più livelli: fisico, mentale, economico e relazionale. Da tanti anni si registra un malcontento legato alla pervasività del lavoro, che dilaga e si appropria anche degli spazi della vita privata. L’autrice analizza il significato e il valore che le dimissioni hanno acquisito negli ultimi anni per molti lavoratori, diventando un gesto affermativo di dignità, liberatorio, un atto di emancipazione da un sistema troppo frenetico e opprimente e in cui spesso perdiamo il senso di ciò che stiamo facendo. Partendo dall’assunto secondo cui il lavoro è, spesso, considerato il principale mezzo di realizzazione personale, attraverso cui definirsi come persone meritevoli e degne di stima, Francesca Coin ci porta a riflettere sulla vita e sul senso che le vogliamo attribuire, proponendo un’alternativa al concetto del «lavoro, quindi sono».
Per approfondire alcune cruciali questioni geopolitiche, in particolare del ruolo che la Cina gioca e giocherà nello scenario mondiale, proponiamo “La Cina è già qui. Perché è urgente capire come pensa il Dragone” (Mondadori), scritto dalla sinologa Giada Messetti. Il “Dragone,” con la sua cultura e il suo soft-power, è già molto influente nelle vite di ognuno, anche se non ce ne accorgiamo. Dalle questioni di politica estera, all’influenza del confucianesimo e delle altre convinzioni religiose, passando per i sistemi filosofici che predicano un sogno di “armonia collettiva”. Un libro necessario per riuscire a ribaltare una visione eurocentrica del presente e per comprendere perché «l’Occidente ha bisogno della Cina tanto quanto la Cina ha bisogno dell’Occidente», affrontando il tema nella sua complessità, senza limitarsi a una visione parziale e polarizzata del Paese.
È trascorso ormai un anno e mezzo dall’inizio della guerra in Ucraina. Per fare un passo indietro e provare a comprendere più in profondità le radici del conflitto, consigliamo “La Russia eterna. Origini e costruzione dell’ideologia post-sovietica” (Luiss University Press 2021), scritto da Luca Gori, diplomatico italiano che per anni ha lavorato alla Farnesina. Il testo ripercorre la genesi del progetto conservatore sovietico. Partendo dalla caduta del muro di Berlino e dalla fallimentare esperienza liberale di El’cin, Gori racconta come l’orizzonte ideologico di Vladimir Putin sia cambiato e si sia consolidato nel corso degli anni, proponendo un’analisi puntuale dei modi in cui egli sia riuscito a perseguire un sogno di indipendenza e autonomia geopolitica, accentrando a sé il potere, nonostante le influenze esterne che spingevano verso la modernizzazione.
Per coloro che amano approfondire gli effetti della tecnologia sull’economia, “Trading at the Speed of Light” (Princeton University Press, 2023), scritto da Donald MacKenzie, sociologo esperto in scienze e tecnologia, è una lettura che ripercorre e analizza la storia e il modo in cui gli algoritmi hanno accelerato il ritmo dei mercati finanziari e delle loro transazioni a partire dal 1990, anno in cui l’HFT (High Frequence Trading) iniziò a diffondersi a livello mondiale. Questa nuova automatizzazione, che grazie a server e computer ha permesso di coprire distanze atlantiche alla velocità di un nanosecondo, ha dato il via a una vera e propria sfida tra algoritmi. MacKenzie propone una disamina del fenomeno, indagandone le possibili prospettive future.
L’ultimo titolo è dedicato agli appassionati e alle appassionate di politica e media. “La fabbrica del consenso. La politica e i mass media” (2014), scritto dal linguista, filosofo e teorico della comunicazione Noam Chomsky, insieme all’economista statunitense Edward S.Hermann, è un libro che approfondisce il legame tra forze politiche, economiche e social media. Soffermandosi su come l’informazione sia da sempre un campo dove si gioca un’effettiva battaglia per il potere. Partendo dall’analisi della situazione americana, gli autori spiegano come anche nei Paesi democratici l’opinione pubblica sia soggetta a meccanismi di manipolazione che passano anche e soprattutto attraverso le notizie e il modo in cui queste vengono veicolate. Una lettura interessante e sorprendentemente attuale, nonostante il mondo dell’informazione sia molto cambiato rispetto al 2014, anno di scrittura del libro.