Un altro decretoControlli ai raggi X sui migranti minori e chi mente sull’età sarà espulso

Oggi il governo dovrebbe approvare il provvedimento che riscrive la legge Zampa. Non ci sarà più la possibilità di autocertificazione, si procederà a un «accertamento socio-sanitario effettuato da un’equipe multi-disciplinare», da svolgere con «rapidità», anche avvalendosi di radiografie del polso. Critica la garante per l’infanzia

(La Presse)

Il problema sono i migranti minori stranieri non accompagnati? Basta non classificarli più come minori e la soluzione è pronta. Oggi il governo guidato da Giorgia Meloni dovrebbe approvare un nuovo decreto che riscrive la legge Zampa a tutela dei minori stranieri. Sono 11.650 quelli registrati quest’anno dal ministero dell’Interno, mandando in tilt i centri. L’idea è quella di prevedere controlli medici per tutti quelli che non sono palesemente adolescenti. E se verrà dimostrato che l’età dichiarata è un falso, ciò sarà sufficiente per un’espulsione.

Non ci sarà più la possibilità per i migranti di autocertificare la propria minore età. All’arrivo verranno sottoposti ad accertamenti rapidi, anche ai raggi X, per evitare false autocertificazioni. In caso di dubbio però, come prevede la direttiva europea, saranno ritenuti comunque minorenni.

In caso di momentanea indisponibilità di strutture speciali per i minori, un prefetto potrà «disporre la provvisoria accoglienza del minore di età non inferiore a sedici anni in una sezione dedicata nei centri e strutture ordinarie». Unico limite: la convivenza tra minori e adulti non dovrà superare i novanta giorni.

Le donne incinte, poi, vengono eliminate dalle categorie di persone ritenute vulnerabili e perciò meritevoli di un’accoglienza particolare. All’articolo 17, tra le persone portatrici di esigenze particolari, le parole «in stato di gravidanza» vengono soppresse. Dopo le critiche dell’opposizione, Palazzo Chigi è intervenuto con una nota ufficiale per dire che il senso della norma è l’opposto di quello che si è capito: vulnerabili da ora in poi saranno considerate tutte le donne, non soltanto quelle in stato di gravidanza. «Si tratta di un forte rafforzamento, quindi, della tutela delle donne migranti».

Il decreto prevede anche la cancellazione delle richieste di asilo internazionale quando lo straniero non si presenta all’ufficio di polizia per la verifica dell’identità e per la formalizzazione della domanda di protezione. Non basterà la prima indicazione al momento dello sbarco: «La manifestazione di volontà precedentemente espressa non costituisce domanda secondo le procedure previste e il procedimento non è instaurato».

Per gli stranieri sottoposti a misure di sicurezza, «l’espulsione è disposta dal prefetto» per gravi motivi di pubblica sicurezza, in analogia con quell’espulsione speciale che può essere disposta «per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato dal ministro dell’Interno». L’espulsione potrà essere disposta anche nei confronti dei richiedenti asilo o chi gode di un permesso di soggiorno di lunga durata e anche se soggetti a misure di prevenzione e persino quelli con procedimenti penali in corso. Basterà essere considerati socialmente pericolosi per essere espulsi.

La senatrice dem Sandra Zampa, che fu ispiratrice della legge, ha dichiarato: «Decidere, come annunciato dal governo, che possono essere accolti in promiscuità con gli adulti significa ripartire dal via, dalla disastrosa situazione che ha preceduto l’approvazione della legge, quando nel caos generale, i minori non accompagnati scomparivano, venivano reclutati da organizzazioni malavitose, sfruttati sessualmente, reclutati per il lavoro nero».

Critica il provvedimento su Repubblica anche Carla Garlatti, garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. «In alcuni Paesi come Afghanistan o Pakistan non esiste neanche il registro delle nascite, a tenere il conto degli anni è il maestro a scuola. Sono in tanti a non sapere proprio quando sono nati. E poi vi siete chiesti perché nella fascia 16-18 sono per lo più maschi?», dice. «Perché la stragrande maggioranza delle ragazze, anche se 15enni, arriva con l’ordine di dichiararsi maggiorenne per essere subito immessa nel circuito della prostituzione. Adesso la mia preoccupazione è che se condizioniamo la protezione di ragazzi di 16-17 anni alla capacità di dimostrare la loro minore età, li consegniamo nelle mani delle organizzazioni criminali».

Perplessità sono state espresse ieri in pre-consiglio dei ministri anche da Forza Italia sull’ipotesi di invertire l’onere della prova della minore età. Dubbi manifestati anche sull’ipotesi di far decadere la domanda di asilo per chi non si rende rintracciabile dopo averla presentata. «Riserve solo tecnico-giuridiche, perché quando si tratta di minori occorre avere la massima attenzione. Nessun contrasto politico», assicurano da Forza Italia.

Alla fine si è concordato che per stabilire la minore età si procederà a un «accertamento socio-sanitario effettuato da un’equipe multi-disciplinare», da svolgere con «rapidità», anche avvalendosi di radiografie del polso (che sono già utilizzate in altri Paesi).

Nel decreto è previsto anche un rafforzamento del personale per i controlli sui visti. E dell’operazione strade sicure, con 5 mila militari sulle strade.

 

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