Quanto manca al Natale? Troppo… O troppo poco. Dipende dai punti di vista. Quel che è certo è che spesso le feste si portano dietro momenti di felicità, è vero, ma anche un carico notevole di stress. La soluzione potrebbe essere quella di fuggire e prendersi qualche giorno per ricaricare le batterie. La bella notizia è che non serve volare dall’altra parte del mondo per andare lontano. In Italia, infatti, esistono luoghi in cui staccare totalmente, approfittando di un’esperienza a tutto tondo: natura, buon cibo e buon vino. In fondo, questo è il bello di vivere nel Bel Paese, no?
Nella lunga lista di angoli incantevoli da scoprire, noi siamo andati a visitare uno dei wine resort più interessanti dell’offerta italiana: Roccafiore, una struttura a pochi passi dalla medioevale Todi, in Umbria, sulla strada dei vini del cantico in omaggio a San Francesco, che ha tracciato le linee della spiritualità in queste meravigliose colline.
Roccafiore è un sogno che si è fatto realtà, che Leonardo Baccarelli ha tirato fuori dal famoso cassetto e ha superato ogni aspettativa.
Baccarelli, imprenditore umbro appassionato (non solo di hotel, ma anche di automobili) ha trovato infatti in questa terra, dolce e scoscesa allo stesso tempo, il luogo perfetto per sviluppare la sua visione di ospitalità: un resort, una spa olistica, un ristorante e una cantina con produzione di vini con vigneti autoctoni, realizzati in maniera sostenibile. Oltre vent’anni dopo l’inizio del progetto, Roccafiore è diventato un luogo con una forte identità, che si distingue non solo per la qualità dell’ospitalità e dei vini prodotti, ma per la sua anima, familiare e discreta, che riesce ad incantare chiunque varchi le sue soglie.
Oggi sono i figli di Leonardo, Luca e Ilaria Baccarelli, a continuare con dedizione il sogno del padre, raccogliendo e arricchendo la preziosa eredità. Luca porta avanti la passione per la produzione di vini sostenibili mentre Ilaria gestisce il wine resort e la spa olistica.
Roccafiore è un vero e proprio gioiello dell’Umbria. Lusso e natura si fondono per offrire un’esperienza difficilmente dimenticabile. La prima sensazione, infatti, che si percepisce è quella di una pace interiore, in grado di accompagnare il visitatore per tutto il tempo del soggiorno.
Il Wine Resort & Spa si sviluppa su una grande villa, con il giardino intorno e una piscina a sfioro che dà sulle colline di Todi, e camere con dettagli in legno, che ricordano un lusso antico e senza tempo. Ognuna ha il nome di un’automobile (l’abbiamo anticipata, la passione di Baccarelli) e sembra essere parte della natura intorno. D’altronde, come qui dicono «Affacciati alla finestra e respira la campagna»: hanno ragione, è esattamente quello che si è spinti a fare, appena aperta la porta.
Per chi desidera più privacy, c’è anche lo Chalet del Vino, che rappresenta l’esempio perfetto di enoturismo, dove poter gustare i migliori vini circondati da un ambiente sostenibile ed innovativo, immersi nella natura umbra. E se la natura non basta a distendere i nervi, ecco il centro benessere, dove protagonisti sono i trattamenti realizzati con vinacce prodotte dall’azienda agricola di Roccafiore.
Abbiamo detto luoghi da sogno e buon cibo. La cucina umbra è una vera e propria festa per il palato, fatta con ricette della tradizione e prodotti che sussurrano la storia e l’anima di questa terra. Qui il ristorante, aperto anche agli esterni, è la prova della veracità di questa cucina regionale, ma non solo. Al Fiorfiore si possono, infatti, trovare piatti realizzati con le materie prime prodotte qui, insieme a bontà locali, ma anche con una buona scelta di pescato.
Il chilometro zero però piace tanto a Roccafiore, tanto che qui è coltivato anche un orto con produzione di spezie ed erbe officinali. Il menu segue l’andamento delle stagioni, ma ciò che non manca mai sono le paste fatte in casa, i salumi di Cinta Senese, di maialini allevati allo stato brado nella tenuta, e l’olio, prodotto anch’esso in questi chilometri di verde. E allora via all’autunno che si fa profondo e piovoso con i tagliolini al burro affumicato e tartufo nero. O i tortelli di zucca, lardo e uva. O il brodo di ossobuco con bottoni di Parmigiano stagionato a 36 mesi. I secondi sono importanti, come lo sono sempre qui in Umbria: il maialino arrosto, l’agnello.
Vi è venuta l’acquolina in bocca? Speriamo sia accompagnata anche da un po’ di sete, perché Roccafiore è un wine resort e qui si produce il vino buono. «Per creare vini d’eccellenza non basta solo la qualità delle materie prime. Serve anche visione, innovazione e coraggio» – questa l’idea di Leonardo e Luca Baccarelli. Una ricetta per creare una viticoltura moderna frutto di ragionamenti, anima, passione e tecnica.
La cantina Roccafiore è un luogo progettato per lavorare in armonia con la natura riducendo al minimo gli interventi meccanici. Anche la struttura è pensata per integrarsi totalmente all’ambiente circostante. Si usa la forza di gravità durante la vinificazione ed è uno dei modi in cui l’azienda dimostra il suo rispetto per l’ambiente, per la salute dei consumatori e per coloro che lavorano in cantina. «La visione di produrre vino senza ricorrere a un’eccessiva tecnica enologica è nata nel momento in cui abbiamo elaborato il nuovo concept per la nostra cantina ed è poi diventata la chiave del nostro lavoro. Da qui la decisione di puntare anche sulle energie rinnovabili, sul recupero delle vinacce esauste, che vengono utilizzate come concime in vigneto, sull’utilizzo di bottiglie alleggerite o l’adozione di biocarburanti per i mezzi agricoli» racconta infatti Luca.
Il rispetto per il luogo, la valorizzazione dei vitigni autoctoni qui da secoli. Una scelta audace unita alla pazienza sono i segreti per ottenere un prodotto di qualità che riflette l’amore e la dedizione dell’azienda verso la natura. Sperimentazione che è solo una parte della missione di Roccafiore. La sostenibilità ambientale è un valore fondamentale tanto quanto le scelte colturali. Roccafiore investe nell’energia solare risparmiando circa novantamila chilogrammi annui di Co2 e utilizza bottiglie alleggerite ed energia rinnovabile.
Una filosofia, quello di Roccafiore che cerca di trovare nuove strade per il vino. Innovare. Luca Baccarelli insieme all’enologo Alessandro Biancolin hanno voluto infatti intraprendere un percorso di affinamento del Grechetto di Todi in anfore di terracotta progettate su misura per lo studio del vitigno. Vitigno particolare, in quanto qui si è scelto di utilizzare uve poco diffuse e presenti solo nella zona di Todi. Il risultato è quello di un Grechetto nuovo: la sfida è stata quella di farlo affinare in botte grande per ottenere un vino con una personalità da acquisiti nel tempo. Un vino, il Fiorfiore, affinato per dodici mesi, che diventa perfetto qualche anno dopo la vendemmia.
Roccafiore è una cantina che punta sui vigneti autoctoni. Oltre al Grechetto, troviamo infatti il Trebbiano Spoletino, il Sangiovese e il Sagrantino. E nonostante si tratti di tecniche di coltura tradizionali, si guarda al futuro con procedimenti più attuali e contemporanei.
Un’anima sostenibile, il cuore pieno di progetti e una visione familiare sono al centro di tutta la visione di Roccafiore, dal resort alla cantina. E, forse, è questo che rende speciale questo angolo di paradiso nel Cuore Verde dell’Italia.
Roccafiore
Loc. Chioano di Todi 06059, Chioano PG