In una lettera aperta, trentacinque Premi Nobel lanciano un appello ai deputati europei della Commissione ambiente del Parlamento europeo, per chiedergli di votare in favore del testo sulle nuove tecniche genomiche (Tea), previsto il 24 gennaio.
Le due prime firmatarie dell’appello pubblicato da We Planet e ripreso da vari quotidiani europei, sono i premi Nobel Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna che nell’agosto 2012, hanno pubblicato su Science un articolo che ha trasformato il campo della genetica molecolare. Le due ricercatrici, hanno dimostrato che quando un batterio viene invaso una seconda volta da un virus, la copia dell’informazione genetica virale conservata nelle sequenze Crispr recluta una proteina chiamata Cas9, che cerca e distrugge il dna virale, tagliandolo. Questa scoperta ha aperto la strada a un approccio completamente nuovo ed entusiasmante all’editing del genoma. Da questa scoperta è nato Crispr-Cas9. Dietro questo nome complicato si nascondono forbici genetiche che possono essere utilizzate per tagliare il dna in punti molto precisi all’interno di geni mirati.
Queste forbici molecolari sono in fase di sperimentazione e danno molta speranza per il trattamento di patologie ereditarie o per il trattamento del cancro polmonare aggressivo. Esistono poi altre applicazioni importanti, come la creazione in laboratorio di una zanzara resistente al paludismo, che permetterebbe di sconfiggere malattie come la malaria.
Oltre che nel campo della salute, è in agricoltura che la Tea o Ngt hanno un futuro molto promettente. Infatti grazie alla forbice molecolare è possibile creare piante resistenti alle malattie, più resilienti rispetto alla siccità, con maggiori proprietà nutritive e rendimenti, che permetterebbero una riduzione considerevole di pesticidi, acqua e suolo. Le nuove tecniche genomiche a differenza degli ogm, che modificano il patrimonio genetico, riproducono e accelerano una mutazione che potrebbe avvenire in modo naturale.
Queste tecniche sono già autorizzate in moltissimi Paesi, come Argentina, Israele, Regno Unito, ecc. Senza una legge europea rischiamo che laboratori, ricercatori e investimenti fuggano dall’Unione europea.
La proposta della Commissione europea verrà votata il 24 gennaio in Commissione ambiente e il voto si annuncia molto risicato. Essendo un argomento molto tecnico, la speculazione populista è molto semplice. Infatti, come sul vaccino contro il Covid, è facile far planare paure e timori scatenando cosi l’opinione pubblica contro le nuove tecniche genomiche. Alcuni deputati europei (del gruppo dei Verdi e dei Socialisti europei) hanno persino osato accomunare queste tecniche all’amianto, lasciando planare l’idea che causeranno migliaia di cancri in un futuro prossimo. Centinaia di mail sono state inviate da bot per dissuadere i deputati a votare in favore di questa innovazione.
Da qui l’appello degli scienziati alla politica, che scrivono: «In questi tempi di crisi climatica, perdita di biodiversità e rinnovata insicurezza alimentare, un approccio scientifico e basato su prove è essenziale sotto ogni aspetto. Ora più che mai, dobbiamo superare l’ideologia e il dogmatismo. (…) come cittadini preoccupati che credono nel potere della scienza di migliorare le nostre vite e il nostro rapporto con il pianeta, vi imploriamo di votare a favore delle Ngt (…) I sottoscritti vi incoraggiano pertanto a confrontarvi con la stragrande maggioranza degli agricoltori e dei veri esperti, e non con i lobbisti reazionari anti-scienza della bolla Brussellese. Vi chiediamo di considerare l’inequivocabile corpo di prove scientifiche a sostegno delle Ngt e di prendere decisioni che siano in linea con gli interessi dell’Unione Europea e dei suoi cittadini. Il vostro sostegno alle Ngt non solo promuoverà l’innovazione, ma posizionerà l’Unione europea come leader nel mondo nella definizione di politiche responsabili e basate sull’evidenza».
Votare a partire da basi scientifiche senza ideologia e dogmatismo dovrebbe essere l’abc della politica, purtroppo non è affatto cosi e questo danneggia gravemente l’interesse dei cittadini, delle aziende e delle nostre economie oltre a mettere in serio pericolo le nostre democrazie.
Per leggere il testo integrale in inglese: https://www.weplanet.org/ngtopenletter
L’autrice, Caterina Avanza, è consigliera politica al Parlamento europeo e responsabile Agricoltura per Azione