«Il fatto positivo della protesta è che gli agricoltori sono riusciti ad aprire gli occhi a quella parte della politica che di questi temi mai si era occupata». Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, è colui che ha presentato l’emendamento per ripristinare l’esenzione dell’Irpef agricola scaduta nel 2023. «Il fatto positivo è che il governo ha chiesto di accantonare l’emendamento in vista di una nuova proposta di maggioranza», spiega il leghista al Corriere.
La premier Giorgia Meloni ha rivendicato il dietrofront europeo sul taglio dei pesticidi come «una vittoria anche italiana». Ma per gli agricoltori italiani è solo «un primo passo» e la protesta sui trattori non si ferma.
Il governo è al lavoro per rispondere alle richieste dei contadini attraverso il decreto Milleproroghe. Dalla proroga dell’esenzione dell’Irpef per i redditi agrari a quella del credito d’imposta per il carburante agricolo, fino alla decontribuzione per i giovani agricoltori under 40: secondo i calcoli del Corriere, servono poco più di 200 milioni di euro.
Il problema è dove trovarli. Per Molinari, i soldi «si possono trovare». E il senatore leghista Gianmarco Centinaio invita la premier «a mettere a disposizione quelle risorse senza troppe difficoltà, per dare un segnale agli agricoltori che non riescono a tirare avanti».
Intanto oggi alla Camera inizia anche il voto sugli emendamenti a un provvedimento che rimodula la tassa sui terreni agricoli salvaguardando i redditi più bassi. Da Italia viva ai Cinque Stelle, arrivano richieste simili per prorogare l’esenzione dell’Irpef agricola, il credito d’imposta per l’acquisto di macchinari agricoli e la decontribuzione per i nuovi imprenditori agricoli. Anche il Pd chiede risorse e attacca il governo «che anziché trovare le risorse per aiutare gli agricoltori, sta varando l’ennesimo condono fiscale», riferendosi alla possibile riapertura dei termini della rottamazione.
Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida (un volantino dei trattori ribelli ieri ne invocava le dimissioni) ribadisce che «dobbiamo ragionare sulle risorse che abbiamo e io preferisco intervenire su chi ha meno». Venerdì riceverà la Cia Agricoltori che aveva chiesto un incontro urgente.